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Better Call Saul 2×01 – Cambiamenti e Responsabilità

Finalmente è arrivato. Aspettavamo con ansia il 16 Febbraio, giorno in cui sarebbe stato rilasciato il pilot della 2° stagione di Better Call Saul ormai celebre spin-off di Breaking Bad (lo ripeto per quelle 3-4 persone al mondo che ancora non sanno cosa sia). Contrariamente all’abitudine, Netflix rilascerà un episodio a settimana in contemporanea con la trasmissione USA. Nessuna indigestione di 10 episodi uno dietro l’altro quindi, ma un lento pasto che ci permetterà probabilmente di assaporare meglio l’ennesima idea super di Vince Gilligan. Partiamo!

Già il titolo parrebbe dire tutto: “Switch”, tradotto in “Cambiamento”. E già, perché sembra proprio che il nostro James (non ancora Saul) voglia cambiar vita. Ma andiamo con ordine.

Iniziamo subito vedendo nuovamente Saul invecchiato e leggermente imbolsito, con degli improbabili baffoni, a fare caffè, pulire e portare la spazzatura in un bar di un centro commerciale. La scena richiama l’inizio del pilot della 1° stagione, ancora in bianco e nero e ancora solo con una musica di sottofondo e sicuramente ci viene mostrata una versione del nostro protagonista che, prima o poi, vedremo approfondita in BCS. Avevamo lasciato Jimmy che dopo il funerale del suo vecchio amico Marco torna ad Albuquerque con la prospettiva di diventare socio della Davis & Mane che affianca la HHM nella class action contro la Sandpiper Crossing. Esce però praticamente subito dal tribunale e chiede a Mike perché sono stati così stupidi da restituire al procuratore i soldi sottratti ai Kettleman invece di tenerli per sé e sparire una volta per sempre. Mike gli risponde che era stato pagato per fare quel lavoro e lo aveva svolto al meglio, come sempre. Jimmy gli dice, e ripete a se stesso, che mai più avrebbe fatto una cosa così stupida e va via canticchiando “Smoke on the Water” dei Deep Purple. Ricominciamo dunque da qui, con Jimmy che rifiuta il posto alla Davis & Mane e va via dal tribunale dicendo a Mike la frase appena citata. E’ qui che prende la decisione di cambiar vita e abbandonare la legge!

La scena si sposta poi su Mike nel solito parcheggio in attesa di Pryce, il mite neo criminale che vende farmaci sottobanco a Nacho per produrre droga. Il tizio si presenta però con una improbabile Hummer gialla che di sobrio e poco appariscente non ha nulla. I due iniziano a discutere e Mike si auto licenzia, consigliando però ugualmente a Pryce di non andare all’appuntamento da solo. L’occhialuto omino però non lo sta a sentire, si presenterà da solo e in un attimo di distrazione Nacho riuscirà a scoprire il suo vero nome e l’indirizzo, segno inequivocabile che qualcosa succederà.

Si ritorna su Jimmy che vediamo in piscina a bere drink e a rilassarsi nell’attesa di Kim che arriva e cerca di convincerlo che lasciare il lavoro di avvocato è un errore, che dovrebbe ripensarci e che è preoccupata per il suo futuro. Jimmy così decide di mostrarle cosa vuole fare e organizza una messinscena con un broker fingendo di aver avuto una cospicua eredità e di volerla reinvestire totalmente in borsa. In pratica vuole solo scroccargli il conto salatissimo della sua giornata tra piscina e bar. I due si divertono e finiscono, finalmente, a letto insieme. Ma la magia del momento viene interrotta dalla donna che cerca di riportare Jimmy con i piedi per terra dicendogli chiaramente che la loro storia non ha futuro.

Si passa poi a casa di Pryce che chiama i poliziotti per una rapina subita in casa ma il suo fare sospetto e il modo in cui la rapina si è consumata fanno insospettire i due tutori della legge che non si bevono la sua storia e iniziano a sbirciare in casa, trovando un nascondiglio ben nascosto dietro il divano.

Torniamo nuovamente a Jimmy ancora in piscina e in procinto di trovare una nuova preda da spennare ma all’improvviso, mentre chiama Kim per cercare di ripetere il duetto riuscito perfettamente con il broker, sembra accendersi in lui una scintilla e lo rivediamo, poco dopo, in giacca e cravatta davanti la sede della Davis & Mane, pronto ad accettare l’offerta di diventare socio dell’importante studio legale. E così che gli prospettano davanti la possibilità di avere uno studio tutto per se, un assistente personale, un’auto aziendale, cibo personalizzato, insomma, ogni suo vizio, ogni suo capriccio, lo studio è pronto a soddisfarlo. Persino cambiargli la scrivania con una in legno cocobolo, un legno pregiato e di difficile lavorazione che normalmente viene utilizzato per costruire chitarre o bassi. L’episodio termina con Jimmy che scruta l’orizzonte guardando dalla finestra del suo nuovo studio.

Conoscendo Gilligan e il suo stile non mi aspettavo certo un pilot-bomba. Il buon Vince, si sa, ama partire piano e far si che la storia faccia il suo corso nel giusto tempo necessario. In fondo ha acquisito talmente tanto credito da non aver bisogno certo di un pilot super per poter accalappiarsi gli spettatori. Che vedranno come James “Jimmy” McGill si sia trasformato in Saul Goodman a prescindere dai tempi e dai modi in cui ciò avverrà. Jimmy si conferma un uomo poco coerente con se stesso e sempre pronto a cambiare idea. Negli 11 episodi rilasciati fino ad ora all’interno di ogni decisione importante che ha preso, ci sono almeno due-tre decisioni diverse. E’ come se avesse una doppia personalità che a volte lo spinge nel verso sbagliato (truffare la gente, sbattere la porta in faccia alla HHM prima e alla Davis & Mane poi, litigare col fratello Chuck) e altre volte lo spinge nel verso giusto (l’aiuto agli anziani truffati, l’accettare il lavoro alla D&M, Kim). Cosa bisogna aspettarsi adesso? Un Jimmy più maturo, serio, sereno nel suo nuovo lavoro? Oppure si stancherà ben presto anche di questo nuovo posto e comincerà la “trasformazione” nel Saul che conosciamo?

Paolo Martina