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10 cose che pensa chi ha guardato male Black Mirror

Black Mirror è una di quelle Serie Tv che non puoi dimenticarti di aver visto. Tra i suoi pregi c’è quello di essere riuscita a rappresentare in modo cristallino l’incontro, e lo scontro, dell’uomo contemporaneo con la tecnologia, dipingendo scenari straordinariamente realistici.

Tra i difetti, praticamente inesistenti, si possono indicare solamente l’eccessivo pessimismo (ma, guardandoci intorno, non possiamo proprio dargli torto) e la facilità con cui alcune teorie e scenari rappresentati dalla Serie sono stati fatti propri da complottisti ed estremisti tecnologici. Viene da pensare che forse la Serie ha esagerato, condizionando la mente delle persone?

Black Mirror

No, semplicemente, se da quando avete finito la visione di Black Mirror vi ritrovate a cercarvi un microchip mentre vi grattate l’occhio, l’avete guardata nel modo sbagliato. Ecco dieci errori comuni che possono capitare durante la visione di questa Serie.

LA TECNOLOGIA È CATTIVA

Black Mirror

È il primo pensiero che passerà per la mente, almeno una volta, a chiunque avrà visto Black Mirror. È normale provare un moto di repulsione, dopo aver visto a cosa porta l’uso sbagliato o lo strapotere della tecnologia. Ma l’assenza della tecnologia dalla nostra vita non è la risposta.

Prendiamo un episodio della terza stagione, San Junipero: ambientato quasi interamente negli anni Ottanta, in una ridente cittadina di mare in cui i ragazzi si trovano ancora in sala giochi, sboccia l’amore tra due ragazze, interrotto continuamente e misteriosamente. La tecnologia è assente per quasi tutta la puntata; l’unica cosa che la fa da padrone è l’amore vero e tormentato di queste due donne.

Che, se può continuare e durare per sempre, è proprio grazie alla tecnologia, che si stende sulle due ragazze come una mano benedicente sul loro amore, rendendole per sempre giovani e spensierate, insieme. Difficile immaginare un finale più strappalacrime, e per una volta tutto grazie agli avanzamenti tecnologici (se invece la pensate diversamente, leggete qui).

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