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Sono il riflesso che vedi nello specchio.

Ma non sempre, solo quando guardi con attenzione; allora avrai l’impressione che il tuo riflesso stia davvero ricambiando il tuo sguardo. Solo allora, guardando fisso, e per non più di pochi istanti, vedrai quello che sono. Heisenberg. Sono il luccichio che affiora nei tuoi occhi per pochi momenti al giorno, quando sei da solo, quando non hai che te stesso di cui occuparti, nei momenti prima di rientrare a casa ed essere sommerso dal dovere.

Heisenberg

Non credere che io sia un’invenzione della tua nuova vita, un’allucinazione o una manifestazione del tuo ego dovuta ai successi che hai avuto: io ci sono sempre stato. Quante volte ti sei detto da solo “fallito, incapace”, quante volte ti spaccavi la schiena per ottenere in cambio un pugno di sabbia che, per quanto cercavi di trattenere, poteva solo sfuggirti dalle mani? Tutte quelle voci, quel senso di fallimento e di frustrazione, ero io, Walt. Ti spingevo a cambiare, premevo per nascere da te come un bambino già formato e pronto ad affrontare il mondo.

Sono affiorato dentro di te come un pensiero in dormiveglia, indistinto e sfumato all’inizio, e sono diventato sempre più forte man mano che lasciavi andare il giudizio e lasciavi che fossi io a parlare per te. Sussurrarti all’orecchio, all’inizio, è stato difficile; non volevi ascoltarmi, ti lasciavi influenzare dalla pietà, da quello che ti avevano insegnato, dalle parole degli altri. Ma c’ero io a prendere il comando, quando le cose si facevano difficili. Quando si è trattato di scegliere tra la tua vita e quella degli altri, se non ci fossi stato io, tu non saresti sopravvissuto.

Di tutte le decisioni che hai preso nella tua vita, solo quelle che ti ho suggerito io ti hanno portato al successo.

E nel posto in cui ti sto portando, Walt, non serve nient’altro che la tua ambizione. Liberati del resto, lascia andare la pietà, l’autocommiserazione, lascia andare chi non può capire, anche la tua famiglia. Non possono comprendere la grandezza di quello che fai, e ti odieranno per questo, per l’unica cosa importante che hai fatto nella tua vita. Lasciali andare, o ti fermeranno, tenteranno di spegnere la tua passione, e si allontaneranno da te mentre il tuo cuore è ancora tenero, lasciandolo spezzato a metà.

Heisenberg

Io e te siamo la stessa persona, Walt, eppure abbiamo valori così diversi. Tu non hai che la tua famiglia, che a un colpo di vento può voltarti le spalle, io ti offro invece lo spazio sconfinato, confortevole e luminoso del successo e della realizzazione. Se avessi voluto tenermi confinato dentro di te, avresti accettato la diagnosi terminale con la rassegnazione dello schiavo, a testa bassa, come hai vissuto tutta la vita. Ma dal primo momento in cui mi hai lasciato andare, è stato come liberare un cane reso feroce dalla fame e dalle botte; sapevi che non mi sarei fermato, e mi hai dato la chiave della tua vita, con cui ti ho aperto porte che non sapevi come raggiungere.

Ora che non hai più scuse, che non hai più tempo, ho io il comando della tua vita.

Hai passato la vita ad avere paura, l’hai detto tu stesso, eppure ora che sei faccia a faccia con la morte non ce l’hai più. Io ti ho tolto le paure e ti ho dato un motivo per restare in questo mondo, mentre il cancro ti divora, e per non restarci solamente per aspettare che abbia finito di divorarti. Ben prima del cancro, la paura di vivere ti divorava, la paura di non essere abbastanza, quella sensazione di esistere con il freno a mano tirato, di rimandare sempre gli appuntamenti con quello che conta davvero nella vita.

Abbiamo passato insieme tutta la vita, Walt, e ti conosco abbastanza da sapere che Walt è debole, ma Heisenberg è indistruttibile.

Ho abbastanza forza per entrambi, non temere; non posso sottrarti alla morte, ma non lascerò che ti presenti a lei a mani vuote. Sono qui per farti avere quello che non hai mai osato chiedere, che ti limitavi a sussurrare, sperando che qualcuno ti sentisse. Io sono qui per fartelo urlare, perché tutti sentano che tu, Walter White, non te ne andrai da questo mondo senza esserti preso quello che ti spetta, quello che altri ti hanno preso, e senza aver lasciato un segno del tuo passaggio.

Heisenberg

Le cose che abbiamo fatto insieme non pesano sulla mia coscienza. Non ce l’ho. Walter White non avrebbe mai avuto il coraggio di fare quello che ha fatto, ma Heisenberg sì, ed è per questo che sono qui. Non ti svegli di notte urlando in preda agli incubi, perché l’incubo peggiore l’hai già superato, ed è una vita senza scopo, senza infamia e senza lode, vissuta per compiacere gli altri. Se hai tanto talento, non è certo perché lo sprechi insegnando chimica al liceo. Io ti ho dato prospettive che neanche lontanamente immaginavi, e per dartele ho dovuto sacrificare la parte di te che ti aveva sempre impedito di osare, che ti teneva nei ranghi.

Quando, davanti a Jane che agonizzava, tu, Walt, volevi lanciarti sul letto per rianimarla, io ti ho fermato.

“Fermati, che fai? Ci rovinerà, distruggerà tutto quello che hai e ti porterà via il tuo socio. Rimarrai solo, e sarà stato tutto inutile. Fermati, lasciala andare. È solo una tossica, e tu sei il potente Heisenberg. Tieni la città nel palmo della mano, non puoi farti impietosire dai rantoli di una maledetta sanguisuga che voleva rubarti tutto”. Io c’ero, per te. Avresti rovinato tutto, se non ci fossi stato io, Heisenberg, a salvarti.

Breaking Bad

Non so come finirà questa storia, anche se può sembrare che sia già stato tutto scritto. Tu sei condannato dall’inizio, e lo sappiamo; io posso solo aiutarti  a scrivere l’ultimo e più importante capitolo della tua vita.

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