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Cowboy Bebop, l’anime con la colonna sonora più bella che abbia mai ascoltato

Il connubio anime-colonne sonore ha portato, nel corso degli anni, a veri e propri capolavori. In un mondo in cui l’animazione rende tutto possibile, ma in cui non sempre risulta facile connettersi con i personaggi e le ambientazioni coinvolte, la musica riveste infatti un ruolo fondamentale. Quello di far immergere ancora di più lo spettatore all’interno della storia, avvolgendolo con sinuosità, per trasportarlo in un mondo di colori. In un panorama di eccellenza, vi è però, sopra tutti, un anime che ha saputo stregarci con la sua colonna sonora, la più bella che un prodotto del genere ci ha per ora mai offerto. Stiamo parlando dell’indimenticabile soundtrack di Cowboy Bebop, anime fantascientifico dalle sfumature noir che ha fatto la storia della fine degli anni ’90, attualmente disponibile su Netflix.

Non è un mistero che Cowboy Bebop debba una buona parte del successo ottenuto in tutto il mondo proprio grazie alla musica che accompagnava le avventure spaziali di Spike Spiegel e dei suoi compagni.

Ci è parso quindi doveroso provare ad approfondire il significato che essa nasconde e il valore aggiunto che ha apportato a Cowboy Bebop.

L’iconica squadra di Cowboy Bebop

Lo abbiamo già detto. La colonna sonora di Cowboy Bebop costituisce un elemento fondamentale della serie e ha contribuito in modo significativo a far appassionare ad essa il pubblico mondiale.

Ma cosa sappiamo di preciso su di essa?

La mente dietro a tutte le tracce musicali della serie è quella della talentuosa Yoko Kanno, una rinomata compositrice giapponese nota per la sua versatilità e la sua capacità di spaziare tra vari generi musicali.

Oltre a Cowboy Bebop, Yoko Kanno ha infatti composto musiche per numerosi altri anime di successo, tra cui ricordiamo Ghost in the Shell: Stand Alone Complex, Macross Plus e Wolf’s Rain. Il suo stile musicale varia notevolmente da progetto a progetto, spaziando dal jazz al rock, dalla musica classica alla musica elettronica, aspetto che valorizza la sua ecletticità e la sua abilità nel padroneggiare una vasta gamma di generi tra loro anche molto diversi. Oltre al lavoro negli anime, Kanno ha poi composto anche numerose musiche per videogiochi, film e serie tv, guadagnandosi una reputazione di fama mondiale.

Insomma, un mostro sacro nel suo ambito che ha influenzato in maniera massiccia il mondo degli anime e dei videogiochi nipponici. La donna, incaricata di supervisionare tutto l’impianto musicale dell’opera da Shin’ichirō Watanabe, regista e sceneggiatore dell’anime, decise di fondare per l’occasione la band jazz/blues dei The Seatbelts in cui lei suonava come tastierista, che si occupò di registrare tutta la soundtrack. Dire che il risultato finale fu un successo è dire poco: il gruppo musicale pubblicò infatti ben sette album acclamati dalla critica contenenti la colonna sonora di Cowboy Bebop.

Un concentrato di musicalità ora sinuose e seducenti ora adrenaliniche, ora struggenti.

cowboy bebop

La colonna sonora, con la sua miscela di jazz, blues, rock e altri generi musicali, è riuscita a catturare perfettamente lo spirito avventuroso, malinconico e misterioso di un mondo sì futuristico, ma anche dall’estetica retrò della serie, avvolta talora da atmosfere noir e improntate all’esistenzialismo.

Essendo fortemente influenzata dalla cultura popolare e dalle opere cinematografiche occidentali, in particolare dai film noir e dai film di gangster degli anni ’40 e ’50, Cowboy Bebop vive di una musicalità dove a trionfare è il jazz. Un genere musicale che si adatta perfettamente a una vasta gamma di contesti e ambientazioni, intrinsecamente legato alla libertà e all’improvvisazione, aspetto che si allinea perfettamente con lo spirito avventuroso e anarchico dei protagonisti dell’anime, che vivono vite da cacciatori di taglie erranti. Personaggi che spesso finiscono per improvvisare nuove soluzioni ai loro problemi e affrontare sfide inaspettate. Insomma, una musica che si adatta perfettamente alle immagini proposte su schermo, nonché caratterizzata da un approccio eclettico e camaleontico tanto da spingere tanti a chiedersi come sia stata possibile una simile sinergia di intenti.

La risposta? Una discreta fetta delle musiche composte da Yoko Kanno sono precedenti alla stesura stessa delle sceneggiature e della regia della serie.

Al contrario di quanto molto spesso accade, la fase di scrittura non ha sempre preceduto quella della composizione musicale. Lo stesso Watanabe ha ammesso di aver sceneggiato e diretto molte sequenze della serie tenendo ben presente la colonna sonora che avrebbe accompagnato le immagini. Tale aspetto ha portato la componente visiva e musicale a risultare completamente inscindibili, un tutt’uno che ha portato gli spettatori a sentirsi ancor più coinvolti. “Una fusione tra musica, azione e animazione“.

Netflix

Manifesto della colonna sonora della serie è sicuramente Tank!, che accompagna la sua sigla simbolo, una delle opening più celebri e riconoscibili dell’intero panorama dell’animazione giapponese. Tanto amata e apprezzata da spingere lo spettatore non solo a non saltarla mai, ma anche a divertirsi come un matto ad ogni ascolto. Mentre le silhouette nere dei protagonisti sfilano su sfondi caratterizzati dai colori primari ben in evidenza, il brano presenta un mix energico di jazz, funk e rock, con una sezione ritmica incalzante, potenti fiati e suggestivi archi.

Un arrangiamento dinamico e travolgente che cattura perfettamente lo spirito avventuroso e frenetico di Cowboy Bebop. Aspetto che, non a caso, è stato mantenuto anche nella criticata versione live action di Netflix.

Ma non solo Tank! Sia nelle sequenze di chiusura dei titoli di coda che nel mezzo degli episodi non mancano canzoni assolutamente memorabili che si adattano a ogni occasione. Da The Real Folk Blue, ballata malinconica e struggente nonché sigla di chiusura della serie cantata dalla dolcissima voce di Mai Yamane alla eterea e sognante Space Lion. Dall’intimistica ed emotiva Blue, passando per la splendida Green Bird, al centro di alcuni dei momenti più importanti della serie. Come non citare poi Rain, Elm o The Real Folk Blues? Musiche che hanno fatto scuola e che difficilmente verranno mai superate.

Faye Valentine

La musica di Cowboy Bebop, d’altra parte, non è utilizzata solo per rispondere all’esigenza di connotare le altalenanti atmosfere dello show, che passa in scioltezza dalla pura azione al dialogo filosofico. Essa viene infatti spesso utilizzata anche per caratterizzare i vari personaggi della serie. Ogni membro dell’equipaggio ha infatti un proprio tema che riflette la sua personalità e la sua attitudine. Il tema di Spike, ad esempio, è spesso associato al jazz e al blues, che riflettono il suo atteggiamento rilassato e la sua aura misteriosa.

Senza se e senza ma, la colonna sonora di Cowboy Bebop ha avuto un impatto duraturo non solo nel panorama anime, ma, in generale, in quello della cultura pop. La sua combinazione di stili musicali unici e di una narrativa cinematografica ha ispirato la creatività di molti. Le sue tracce musicali continuano infatti ad essere tuttora ricordate e amate da fan sparsi in tutto il mondo, che ancora non smettono di ascoltarsi in loop i suoi pezzi più indimenticabili.

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