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Perché i Defenders devono esserci negli ultimi due film sugli Avengers

Dal 2008 il responsabile e produttore del Marvel Cinematic Universe, Kevin Feige, ha messo in chiaro le intenzioni della “Casa delle Idee“: creare il più grande franchise cinematografico mai esistito. Dal primo Iron Man (2008) a Doctor Strange (2016) sono passate due fasi e mezzo, precisamente volte a portare, con la fine della Fase 3, ad una conclusione di questa prima generazione di supereroi. Ma in questo universo non ci sono soltanto i film: prima Agent of S.h.i.e.l.d. ha aperto le danze; poi, con un milionario accordo con  Netflix, sono nate Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist. Questi quattro eroi, che prendono il nome di Defenders (i Difensori), saranno riuniti nell’omonima Serie Tv, in uscita nel 2017.

Potenzialmente, i Marvel Studios hanno i diritti per inserirli nei loro prossimi film, in particolare in Infinity War e nel secondo film sugli Avengers ancora privo di titolo: potrebbe mai succedere?

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Innanzitutto, per capire se parliamo di aria fritta oppure di qualcosa che avrebbe senso si verificasse, cerchiamo di comprendere le posizioni ufficiali sull’argomento.

Non sono state molte le prese di posizione al riguardo, ma vanno sicuramente segnalate quella di Kevin Feige, che in passato non ha sostenuto né un’apertura né una chiusura totale alla cosa; quella degli attori che interpretano gli eroi Marvel-Netflix (in particolare Charlie Cox, Daredevil), che ovviamente non vedrebbero l’ora di ricevere notizia della loro inclusione; ed è infine proprio di oggi quella dell’attore che interpreta Falcon, Anthony Mackie, secondo cui un’unione simile non funzionerebbe.

In definitiva, potremmo dire che l’unione delle posizioni è abbastanza vaga, come spesso accade in questi casi: sembra che si tenti di preparare il terreno in modo che in fan non se lo aspettino, ma questo ci permette di escludere la possibilità? Assolutamente no.

Dobbiamo necessariamente utilizzare la logica e la fantasia per analizzare questo argomento, e inevitabilmente è necessario partire dai due film in cui potremmo aspettarci di vedere i Defenders: Avengers – Infinity War e la sua seconda parte, tuttora priva di nome, in uscita rispettivamente nel maggio 2018 e 2019.

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Ovviamente si sa veramente poco: le certezze sono che ritroveremo gli Avengers, aiutati dai supereroi che sono stati presentati in diversi film della Fase 2 e Fase 3 (non mancheranno sicuramente i Guardiani della Galassia, Ant-Man, Doctor Strange, Spiderman ecc.), impegnati nella lotta contro il più potente nemico che abbiano mai incontrato, il titano Thanos.

A questo proposito, e prima di procedere, è importante mettere in chiaro una importante distinzione concettuale: quella tra Avengers e Defenders.

Come è intuibile sia per i lettori dei fumetti che per coloro che hanno visto solo i film, viene sempre sottolineata la differenza che c’è fra i supereroi che possono essere dei Vendicatori e coloro, invece, che si occupano di altro (come Doctor Strange) o semplicemente non sono ancora pronti o all’altezza (come Spiderman).

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Il motivo è legato ai ruoli che i fumetti prima e i film poi hanno consegnato ad alcuni personaggi: i primi Vendicatori (del film del 2012) sono i cosiddetti “eroi più potenti della Terra” (Iron Man, Thor, Captain America, Hulk, Vedova Nera, Occhio di Falco) a cui è di fatto affidata la missione di proteggere il pianeta dalle minacce aliene di altri popoli.

I Defenders, invece, sono la massima espressione dei cosiddetti “Eroi di strada”, come emerge dalle Serie Tv. Il loro interesse è quello di risolvere i problemi locali, aiutare a migliorare le vite delle singole persone (Daredevil ad Hell’s Kitchen o Luke Cage ad Harlem, ad esempio). In alcuni tratti parlano con distacco e disinteresse degli eventi “più grandi di loro” di cui si occupano i Vendicatori (si pensi ad una delle prime conversazioni fra Jessica Jones e Luke Cage).

Per fare un altro esempio, Spiderman è l’eroe di strada per antonomasia: il famoso detto “il tuo amichevole Spiderman di quartiere” ne è la prova, anche se nei fumetti (e, sicuramente, anche nel MCU) il suo ruolo crescerà al punto di diventare una pedina fondamentale tra i Vendicatori.

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Chiarita questa distinzione, soffermiamoci ora sul perchè sarebbe divertente e lecito aspettarsi anche solo una comparsa dei Defenders negli ultimi due film sugli Avengers.

Innanzitutto, pensiamo al fumetto a cui questi due film sono ispirati, La Guerra dell’Infinito. In esso, Thanos riesce ad impossessarsi di tutte le Gemme dell’Infinito, unendole nel Guanto, cominciando la sua opera di distruzione di pianeti per impressionare la sua amata Morte. Così facendo, si imbatterà con i supereroi terrestri che uniranno tutte le loro forze ma venendo ugualmente sconfitti.

Nel film Avengers – Infinity War l’idea di base è esattamente la stessa, visto che tutti i supereroi che abbiamo conosciuto si uniranno per proteggere la Terra dall’attacco del super-cattivo: i Defenders, che non hanno i poteri dei più noti supereroi, potrebbero tuttavia essere utilissimi per strada, come Captain America e Vedova Nera hanno fatto in Avengers contro i Chitauri.

È una soluzione che avrebbe senso logico (nessuno si aspetta che Daredevil inizi a combattere contro essere soprannaturali come lo stesso Thanos) e permetterebbe, anche solo con una comparsa, di trasmettere il messaggio secondo cui gli eroi di strada decidono di collaborare non solo più per il bene locale, ma anche per quello planetario.

Non sappiamo se idee simili frullino nella testa dei produttori, ma una cosa è certa: in un film in cui si vedrà il maggior numero di supereroi mai visto al cinema tutti insieme, quattro Defenders in più non faranno di certo del male.

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