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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SULLE 15 STAGIONI DI E.R.

Sono seduta alla scrivania davanti al computer e mi ritrovo a pensare a quante sensazioni e dettagli potrei scrivere su E.R. (ne abbiamo parlato anche qui) Questa serie tv rappresenta un decennio in cui tutto era diverso: la società, il modo di vivere, la tecnologia. Quest’ultima soprattutto ha dato un’accelerata proprio in quel periodo, segnando un confine netto e irreversibile tra un prima e un dopo. A quei tempi infatti non c’erano ancora i dvd e tantomeno le piattaforme di streaming. Si poteva registrare dalla televisione con le VHS e se si seguiva una serie tv si viveva l’attesa e la curiosità, perché le puntate andavano in onda un giorno solo a settimana, e nel frattempo si parlava dell’episodio precedente con i propri amici e famigliari. Si sognava a occhi aperti, immaginando cosa sarebbe successo ai personaggi, se sarebbe morto qualcuno, se si fossero innamorati o separati. E così via. Era magia.

Ma quella magia fortunatamente riesco a ritrovarla in parte anche oggi, quando mi capita di parlare di E.R. con le persone che lo hanno seguito nel tempo. E mi rivedo in loro. Ognuno porta con sé il ricordo di ciò che stava facendo in quegli anni, o di dove si trovasse, mentre le stagioni di E.R. si susseguivano, una dopo l’altra. Alcuni addirittura ricordano una puntata precisa, o la battuta di un personaggio, o la storia di un paziente.

Ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo di dedica ai 10 episodi più emozionanti di E.R.

1) La rapina – Stagione 3×15 di E.R.

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Ewan McGregor nei panni di Duncan

È una giornata particolare per l’infermiera Carol Hataway (Julianna Margulies), sospesa dal lavoro fino a nuovo ordine. La vediamo quindi al di fuori del Policlinico Universitario di Chicago, mentre si reca al piccolo negozio di alimentari del quartiere in cui abita, al cui interno ci sono alcuni clienti e la coppia di proprietari.

È in questo luogo che entra in scena la guest star di questo episodio, un giovanissimo Ewan McGregor nel ruolo di Duncan, un improvvisato rapinatore di origini scozzesi venuto a Chicago insieme al cugino. I due sono inesperti ma armati, quindi la rapina si trasforma velocemente in una sparatoria, con vittime e feriti. Inoltre, tutte le persone all’interno del minimarket vengono prese in ostaggio.

Carol, inizialmente preoccupata e scossa, prende in mano la situazione cercando di mettere in pratica tutta la sua esperienza soccorrendo i feriti. È coraggiosa e determinata a compiere il suo dovere di infermiera, a prescindere dal tipo di persona che si trova davanti, che sia un presunto criminale o un anziano signore. Allo stesso tempo capisce che Duncan non è un cattivo ragazzo e tanto meno un assassino. I due sviluppano una sorta di complicità silenziosa, che culmina nel tentativo di Carol di far fuggire lo scozzese di nascosto, tramite un’uscita secondaria del negozio. Tutti noi spettatori siamo con lui.

Purtroppo la storia non ha un lieto fine: mentre Duncan sta scappando, i poliziotti lo vedono e uno di loro gli spara a bruciapelo, uccidendolo. Dall’altro lato però, esiste una consolazione per tutti gli amanti del personaggio di Carol: l’infermiera diventerà un’eroina agli occhi dei colleghi e per questo verrà reintegrata.

2) La Tempesta (parte 1) – Stagione 5×14         

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George Clooney, Anthony Edwards e Julianna Margulies

Può una madre porre fine volontariamente alle sofferenze del proprio bambino? Possono le scelte e le azioni di un medico essere considerate eticamente corrette ma illegali? Qual è il confine? Queste sono le domande che il Dr. Ross (George Clooney)si pone durante tutto il corso di questo episodio, entrato nella storia perché, insieme al successivo La Tempesta – Parte 2, rappresenta l’addio di George Clooney a E.R.

La vicenda è tra le più tragiche: Ricky è un bambino affetto da una rara malattia che lo costringe a letto in stato semi-vegetativo, assistito 24 ore su 24 dalla madre Joi. Per questo motivo il Dr. Ross, di nascosto dai colleghi e dopo un lungo tormento interiore, mostra a Joi come somministrare la dose di medicine necessaria affinché il figlio possa morire senza soffrire, a casa sua, nel proprio lettino. La situazione però si complica quando il bambino viene portato in ospedale in fin di vita facendo emergere tutta la verità, la quale avrà delle implicazioni molto gravi sia per l’alta dirigenza dell’ospedale, sia per i rapporti del Dr. Ross con la compagna Carol e con il migliore amico e responsabile del pronto soccorso, il Dr. Greene.

E in un attimo, tutto ciò che prima ci sembrava giusto, ci appare sotto un’altra luce. Possono le nostre scelte influenzare o danneggiare le persone che amiamo? Esiste una via di mezzo capace di mettere armonia tra ciò che si vuole e ciò che si può o non si può fare?

Il Dr. Ross deciderà di dimettersi in seguito all’accaduto (e di lasciare la serie).

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