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TWIN PEAKS, un personaggio alla volta: LAURA PALMER

Qualche tempo fa cercavamo di spiegarvi perché Twin Peaks fosse un capolavoro insuperabile, e lo facevamo in 7 punti. Uno di questi era “I PERSONAGGI LEGGENDARI”. Quello che ci proponiamo di fare ora, è di raccontarvi (o ricordarvi) chi sono questi personaggi strepitosi. Un po’ per coccolarci nella nostalgia di un passato tanto memorabile (come quello che ha per sottofondo l’imperdibile colonna sonora di Angelo Badalamenti), un po’ in vista della futura terza stagione, augurandoci che sia altrettanto memorabile.  Una sorta di ripassino pre verifica, insomma. Anche perché, credetemi, vale la pena ricordarsi le sfumature di certi personaggi, soprattutto se partoriti dalle menti di Lynch e Frost.

Mi sono interrogata su quale fosse il personaggio più adatto per aprire questa sorta di rubrica. Dopo svariate congetture, ho pensato che avesse senso solo iniziare da colei che ha dato ragion d’essere a tutto questo: Laura Palmer.

Già QUI cercavo di dimostrarvi con un giochetto quanto questo personaggio fosse entrato nell’immaginario collettivo. Chi di voi non ha MAI sentito nominare Laura Palmer alzi la mano e poi mi spieghi come ha fatto a sopravvivere tutto questo tempo chiuso in casa senza mezzi di comunicazione. Già, perché non esiste proprio altra scusa per non aver mai sentito pronunciare questo nome. Prima di dirvi chi è ‘sta Laura Palmer, vi racconto un aneddoto che mi manda sempre ai matti e che vi darà un pelo l’idea della portata del fenomeno lynchiano. Brad Dukes, nel suo libro Reflections: An Oral History of Twin Peaks, ci racconta che il presidente della casa di produzione della serie (Spelling Entratainment Inc) aveva ricevuto una chiamata dal fondatore della casa di produzione, Mr Spelling, che voleva assolutamente sapere chi avesse ucciso Laura Palmer. Sembrava una questione di vita o di morte, quindi il presidente chiamò direttamente David Lynch che però non gli diede la bramata risposta (secondo il produttore, in realtà, nemmeno il regista sapeva chi fosse l’assassino). Il presidente richiamò Spelling dicendogli che non era riuscito a scoprire niente, ma che ora era molto curioso di sapere perché Spelling volesse venire a conoscenza del nome dell’assassino.  Lo vuole sapere Bush, aveva risposto Spelling. Bush, a sua volta, era stato chiamato da Mikhail Gorbaciov, l’ultimo presidente dell’URSS, per sapere chi avesse ucciso Laura Palmer. Ripeto: pare che colui che mise fine alla guerra fredda, che permise la dissoluzione dell’URSS, la riunificazione della Germania, insignito e della Medaglia Otto Hahn per la Pace e del premio Nobel per la pace, fosse stato tanto invasato di Twin Peaks da chiamare il suo “ex nemico” George Bush, per sapere un’unica cosa: CHI HA UCCISO LAURA PALMER? E poi venite a dirmi che Twin Peaks non è magia!

Dicevamo che Laura Palmer è il centro della storia (almeno fino a un certo punto). La cosa fondamentale da tenere a mente è che tutto gira intorno a lei, ma lei è morta. Già entro i primi minuti del pilot, Laura è morta stecchita, diventata cibo per vermi, andata, passata a miglior vita, defunta, mettetela giù come preferite. Eppure, eppure, il suo spirito aleggia sempre, in ogni singolo secondo, nella cittadina di Twin Peaks. Non esiste Twin Peaks, senza Laura Palmer.

CHI È LAURA PALMER?

Laura Palmer, la bella Laura Palmer, la dolce Laura Palmer, la bravissima Laura Palmer eppure, se la liceale perfetta è finita incellophanata in un lago con le pulsazioni a zero è anche perché conduceva una vita che dire doppia è dir poco. Considerata da tutti la ragazza modello (reginetta della scuola, ottimi voti, animo gentile, amata da tutti), la sua vita non è il bel sogno che sembra. Anzi, è un incubo. Solo che nessuno lo sa. Laura, infatti, si confida solo con il suo diario. Viene abusata, appena adolescente, da un “uomo” che lei chiama BOB. Da quando è iniziato questo incubo, tuttavia, tutta la sua vita ne è stata “deformata”: fa uso di cocaina, lavora come prostituta al One Eyed Jacks e ha un numero di amanti che farebbe invidia a Samantha di Sex and the City. Ella è ben consapevole della perdizione della sua anima, e, proprio per questo, “si consegna” al proprio assassino, come a redimersi mediante il sacrificio.

laura palmer pizap

Il percorso mefistofelico della sua anima prende avvio quando, Laura, subisce le violenze notturne di Bob. Inizialmente, la giovane, crede che Bob sia solo frutto della sua immaginazione, ma, dopo continui abusi, si insinua in lei un senso di malvagità che nasconderà benissimo dietro quel visino da ragazza modello, e che la porterà a considerare Donna Hayward, la sua migliore amica, l’esempio supremo della purezza. La perdizione di Laura si manifesta prevalentemente nell’abuso di sostanze stupefacenti e nell’ambito sessuale: Laura arriverà a posare nuda per riviste pornografiche, a prostituirsi e a partecipare a orgie. Dall’altro lato, tuttavia, Laura non abbandona il suo essere “una brava ragazza”. Attenzione, non pensiate che questo lato del carattere del personaggio sia usato meramente per mascherare la parte perversa. Laura è doppia, è bifronte, è – contemporaneamente – il diavolo e l’acqua santa, ma è comunque sempre vera. In ogni manifestazione di ciò che è ( voi siete davvero solo una cosa?). Così, trascorre gran parte del suo tempo con Johnny Horne, un ragazzo ritardato, consegna a domicilio pasti agli anziani, cerca di proteggere Donna. Ciò che le accade prima di morire è raccontato in Fuoco cammina con me, prequel di Twin Peaks. Una settimana prima della sua morte, la giovane inizia a fare dei sogni premonitori che hanno per protagonisti un Nano, l’agente Cooper e Annie Balckburn. Lei viene a conoscenza della “vera” identità di Bob, grazie alle sibilline verità della Signora Ceppo, della Signora Chalfont e dell’uomo con un braccio solo. L’identità di Bob sconvolgerà totalmente la ragazza che parteciperà a un’orgia con Leo Johnson (suo amico e spacciatore), Jacques Renault e la sua amica e collega Ronette Pulaski. Ma l’orgia verrà interrotta da Bob e il suo ospite, i quali interverranno mettendo in fuga i due uomini, e torturando le ragazze allo scopo di possedere Laura. Salvifico l’intervento di MIKE che permetterà la fuga di Ronette. Bob e il suo ospite, perdendo le staffe, uccideranno Laura. La mattina successiva Pete Martell troverà il cadavere della giovane dando inizio a quella Twin Peaks che noi tutti amiamo. In realtà Laura ricompare nella serie nei sogni dell’agente Dale Cooper e nella Loggia nera. Spetterà proprio a Laura prefigurarci (genialmente) la terza stagione dicendo a Cooper Ci rivedremo tra venticinque anni!”

NELLA VITA VERA: L’attrice che interpreta Laura Palmer si chiama Sheryl Lee. L’abbiamo vista anche in Cuore selvaggio, Twin Peaks- Fuoco cammina con me sempre di David Lynch e in svariati altri film, tra i quali quello più degno di nota è Un gelido inverno (Winter’s Bone) di Debra Granik. Protagonista di diversi camei e ruoli in serie quali: La signora del West, One Three Hill, Dottor House – Medical Division, CSI- NY, Lie to me…

IL PERSONAGGIO OLTRE LA SERIE: Nel 1990, Jennifer Lynch (indovinate un po’ di chi è figlia) scrive Il diario segreto di Laura Palmer. I Bastille intitolano una traccia del loro album Bad Blood con il nome della nostra eroina, Stefano Accorsi, in 1992, indossa una maglietta che reca la scritta: Io ho ucciso Laura Palmer.

LA FRASE: Chi ha ucciso Laura Palmer?

Elisa Belotti

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