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Tutti la amano, ma io no: vi spiego perchè detesto Sansa Stark

Parliamo di opinioni impopolari. Ecco, io, in questo, sono campionessa mondiale: ho sempre tifato per le coppie più improbabili (tipo Dawson e Joey, o Dylan e Brenda), ho una spiccata predilezione per i cattivi, tanto che ho adorato Cesare Borgia e Tate Langdon che non erano proprio due stinchi di santo. Per cui, contrariamente alla maggior parte dei fan di Trono di Spade, detesto Sansa Stark, ma proprio non la sopporto al punto che ogni volta che compare in scena, non posso fare a meno di roteare gli occhi.

E, prima di venire lapidata dai Sanser, (credo che i fan di Sansa Stark si chiamino così), spiego il perché.

Partiamo dal presupposto che, Sansa cara, inizi stagione uno di Trono di spade bene, ma non benissimo ai miei occhi: nella serie sei un’adolescente di 14 o 15 anni e, tesoro bello, lo so che son tempi cupi e tu sei ancora una giovincella coi poster degli One Direction appesi in cameretta a Grande Inverno, ma lo capisco anche io che sono un’inguaribile romantica che non puoi fidanzarti con lo psicopatico di turno e poi sperare di avere la classica storia d’amore da Bacio Perugina.

Perché si capisce fin da subito che Joffrey non promette bene: simpatico come l’esattore delle tasse, tignoso, viziato, protetto da mamma e assecondato in tutte le sue perversioni, senza dimenticare quella eterna espressione disgustata sulla faccia di qualcuno che ha appena annusato una flatulenza. Dai, lo potevi capire che non era l’uomo per te e potevi aspirare a qualcuno di meglio. Quanto meno, un campanello nella testa ti doveva scattare fin dal momento in cui il giovanotto aveva fatto il bulletto del quartiere aggredendo tua sorella sulla riva del fiume. Ma tu niente, non prendi posizione, glissi, fai la fedele e non denunci il biondino davanti a tuo padre e a quell’altra simpaticona di Cersei. Arya avrebbe voluto darti volentieri due ceffoni, ma tu non ricordi, non c’eri e, se c’eri, stavi dormendo. Solo che ti va male e il tuo fidanzato, insieme a mammina, fanno fuori il tuo amato metalupo che, poveraccio, non c’entrava nulla.

A essere sinceri, manco Joffrey attendeva con ansia la luna di miele.

sansa stark

Tu, rossa con quell’espressione un po’ così, vai avanti indomita per la tua strada, perché sei innamorata e l’amore vince su tutto. O non sai prendere una decisione concreta nella tua vita, chissà. Solo quando il promesso sposo ti mostra la testa di papà sulla picca, inizi ad avere qualche cedimento e pensare che, forse, Joffrey non è il tronista figo che pensavi fosse, ma uno psicopatico che gode nel vedere soffrire chi lo circonda e ti ama quanto io posso amare mia suocera.

Comunque alla fine schivi la pallottola ed eviti un matrimonio disastroso con il buon Joffrey. Come direbbe  Mister Allegri: “Fiuuu”.

Ti propongono Tyrion Lannister che almeno ti avrebbe fatta ridere e rifornita di scorte illimitate di vino rosso, ma non ti va bene manco lui, santa pazienza.

A questo punto si presume che abbia fatto tesoro delle tue sfortunate vicende amorose e sia venuto il momento di prenderti una pausa dalle relazioni sentimentali o anche solo dalla compagnia maschile, che so? Una vacanza con le amiche ad Ibiza, un taglio di capelli nuovo, sfruttare, finalmente, l’abbonamento in palestra che avevi fatto mesi fa.

Altra delusione: ti affidi alle cure di uno dei personaggi più inquietanti di tutta la serie (il che la dice lunga…), uno che, tanto per gradire, si fa chiamare Ditocorto. Uno con un atteggiamento talmente viscido che faceva schifo pure a sua madre, che non esita a gettare la promessa sposa in un pozzo senza fondo, uno che aveva una discreta cotta per tua madre e preferirei non aggiungere altro. Inspiegabilmente ti fidi di lui; sul serio, Sansa, bella di mamma, a questo punto ho ormai perso tutte le mie speranze con te.

Lo segui obbediente come un cagnolino. Rifiuti l’aiuto di Brianne alla quale affiderei anche il mio conto corrente, ma sai, ormai hai Ditocorto con quella sua aria affidabile… tanto affidabile che non esita un secondo a gettarti tra le braccia di un’altra personcina per bene, Ramsay Bolton, che è un’evoluzione Super Saiyan della psicopatia di Joffrey. Sì, perché Joffrey era crudele, ma a volte aveva atteggiamenti un po’ da bimbominkia che a me facevano tanto ridere (rimane epico il ceffone che si beccò da Tyrion), mentre Ramsay è pazzo e razionale al tempo stesso. Al posto tuo sarei scappata con la stessa nonchalance di Usain Bolt, ma tu, dall’abisso della tua dabbenaggine, invece di fare a entrambi il gesto dell’ombrello, lo sposi, perché te l’ha detto Ditocorto.

Quando finalmente, dopo che quell’altro poveraccio di Jon Snow si smazza tutto il lavoro sporco di far fuori un esercito a mani nude e pestare a sangue Ramsay, mentre tu stai sulla collina vestita come lo yeti, ecco, lì, quando mi aspetto che saresti alla buon’ora rinsavita, dopo che hai abbracciato, tenerona, il tuo fratello perduto, tu, Sansa Stark, che combini?

Fai la ragazza acidella, trattandolo come lo scemo del villaggio. E, non paga di averlo trattato a pesci in faccia (non che Jon non sia abituato a ricevere mazzate sui denti da chiunque…), riallacci i rapporti con Ditocorto.

Mia cara, proprio non ti capisco: a meno che tu non sia destinata a diventare cattivissima, unico motivo che potrebbe farmi interessare alla tua storia, puoi pure tornare da Ditocorto che sicuramente ha rassicuranti e disinteressate intenzioni nei tuoi confronti.

E, comunque, se parliamo di mai una gioia, sempre meglio cento giorni da Sansa Stark che uno da Reek.

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