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Il simbolismo religioso di Gomorra

Ogni grande opera, che sia letteraria, cinematografica, artistica, è piena di simbolismo. Esso è uno dei mezzi più ricercati (ma al tempo stesso immediati) che permette di trasmettere un messaggio, un sentimento o una provocazione all’osservatore. Gomorra ha un suo preciso simbolismo, e l’analisi odierna si concentra sull‘aspetto religioso presente in esso: da dove parte? Cosa significa? Domande complesse, a cui si possono dare diverse risposte e interpretazioni.

Innanzitutto, si deve partire da un dato di fatto: il simbolismo religioso, e più in generale la fede religiosa, è molto presente nella delinquenza organizzata nella nostra vita reale, oltre ad essere un elemento caratterizzante di molte famiglie italiane. Dunque Gomorra probabilmente riproduce anche da questo punto di vista un aspetto realmente esistente fra i delinquenti che vengono raccontati. Come detto, però, anche la gente (e spesso, la povera gente) si circonda di statue, quadri, santini che raffigurano personalità alle quali chiedono presumibilmente protezione. Ma perchè Gomorra sottolinea questo aspetto? Ovviamente è un elemento visivo decisivo nell’ambito scenografico, ma non altrettanto per la trama: allora perchè renderlo così presente?

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Si potrebbe pensare che tale devozione sia un mezzo per presentare questi personaggi negativi e mostruosi come più umani. Tuttavia, questa comunicazione non regge, considerato che nessuno coltiva quel lato umano. Perciò il messaggio potrebbe essere in realtà un altro, e anzi l’opposto: il simbolismo religioso è il veicolo massimo attraverso cui rappresentare l’ipocrisia dei protagonisti. I più grandi insegnamenti del Cristianesimo (e nello specifico quello della serie è ovviamente il Cattolico) sono la misericordia, il perdono, l’amore verso il prossimo, l’umiltà: niente di tutto ciò è minimamente accomunabile ai protagonisti che, circondati da simbologie e figure forti per la storia, prima di uccidere qualcuno si fanno il segno della croce oppure prima di una “missione” importante toccano i piedi delle statuette per ricevere l’opportuna fortuna e protezione.

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Protezione che invece cercano con forza i proprietari degli interni occasionalmente mostrati dei soggetti che della delinquenza sono vittime o passivi collaboratori: nelle case della “povera gente” sono frequentissime le figure del simbolismo religioso, con un significato sicuramente diverso da quello ipocrita attribuibile ai delinquenti. Quella terra è dimenticata da Dio: il modo di dire calza a pennello in questo caso, e fa ben capire quanto bisogno di sicurezza la gente abbia nella rappresentazione televisiva, forse anche a causa della consapevolezza di non avere speranza di condurre una vita felice.

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Scena tratta dal film Gomorra

Ma quali sono le figure che appaiono più comunemente? Il simbolismo dilaga attraverso ogni mezzo: rosari, santini, statue, rituali, fotografie, quadri. Gli occhi più attenti però si saranno accorti che sono in particolare tre i soggetti religiosi che compaiono: Gesù, principalmente sotto forma di statua; la Madonna, anch’essa spesso fra le statue; San Pio, invece fortemente presente in piccoli quadri o santini. La sofferenza per amore di Dio è uno degli elementi che accomuna i tre e senza dubbio vuol dire qualcosa che non potremo mai sapere con certezza; tuttavia, la sofferenza della Campania, dell’Italia e dell’intero mondo di fronte alle atrocità commesse dalla criminalità organizzata è qualcosa che, per le persone che la vivono o l’hanno vissuta, nella religiosità può trovare un contro-altare molto potente.