Una domanda ha aleggiato sulla mia testa, subito dopo aver recepito il trauma della fine di How I Met Your Mother (per l’elaborazione, siamo ancora lontani): ma perché a Barney Stinson non è stato concesso l’amore, dopo tutto quello che ha passato, dopo l’evoluzione incredibile che ha avuto, dopo le delusioni cocenti che ha patito, dopo il sentimento forte che ha provato? Perché, di tutti i personaggi di HIMYM, a rimanere escluso dal destino di felicità di coppia deve essere proprio lui?
Barney nasce come spalla comica, o potremmo sbrigativamente definirlo così: ma fin dalla sua prima apparizione dimostra di essere ben altro (e lo dice lo stesso Neil Patrick Harris). Complicato, contorto, perverso e machiavellico, ma capace allo stesso tempo di slanci d’affetto spassionati, col tempo impariamo a conoscere il suo lato fragile; la paura dell’abbandono, grande trauma della sua vita, che esorcizza collezionando una serie incredibile di avventure usa e getta, buone per una notte, ma che non colmano il vuoto che vediamo allargarsi sempre di più.
Barney è speculare in questo a Robin, sua grande amica e vera anima gemella: innamorata del padre assente e prevaricatore, Robin investe nella carriera non solo per sano spirito di autoaffermazione, ma anche come compensazione e balsamo per le ferite che si lecca in solitaria la sera, per quel dolore di cui non riesce a parlare a nessuno. Non può avere figli (e nonostante abbia sempre dichiarato di non volerne, ricordiamo tutti lo strazio che accompagna la scena del monologo immaginario nel parco, sotto la neve, davanti alla poltrona con dei figli mai nati). È troppo indipendente e autonoma per il maschio medio, che vorrebbe imbrigliarla, comprimerla col suo amore, e da cui lei fugge, per rifugiarsi negli spiriti liberi, con cui vivere un amore spensierato, libertino, ma anche pieno di insidie e che da un momento all’altro può voltare la faccia e trasformarsi in sofferenza.
Robin si infila perfettamente nei pezzi mancanti di Barney, così bene che loro due, insieme, sono un vero disastro: si autodistruggono, si massacrano a vicenda, ma si amano sinceramente e selvaggiamente, di un amore che non guarda al domani ma vive l’ora e subito, e si tracanna in un sorso, come un bicchiere di scotch.
Il loro amore si sviluppa fino all’ultimo istante in una selva di dubbi, di incertezze, di pensieri contrari: l’apparente liberazione che trovano l’uno nelle braccia dell’altro nel momento della dichiarazione di Barney è momentanea, e vivranno tutti i loro giorni fino al matrimonio assillati da paranoie e insicurezze. Ora la domanda è: perché negare a due personaggi del genere un po’ di pace nel rispettivo amore, dopo che, di stagione in stagione, entrambi erano maturati ed evoluti moltissimo nella direzione dell’accettazione del sentimento e del viverlo per com’è, essendo semplicemente se stessi?
Perché Barney viene condannato implicitamente per i suoi mascheramenti, anche quando mossi da un sentimento sincero, quando a Ted viene invece concesso di fossilizzarsi tanto sul concetto di amore fine a se stesso? Atteggiamento che lo porta a sabotare qualsiasi relazione, quando non le vive invece come una compensazione della sua ossessione per Robin, la donna più antitetica a lui che si potesse concepire, che si dimostra a sorpresa, nel finale, essere quella giusta? Barney e Robin potevano essere, in antitesi a Lily e Marshall, la dimostrazione che si può essere le persone più giuste e insieme più sbagliate, e che un rapporto va mantenuto nel tempo, lottando perché non si spenga. Questa energia solo loro due avrebbero potuto metterla, in quanto personaggi abituati per natura a lottare contro tutti, e contro se stessi. Una lotta che non è violenza reciproca, ma che è quella dimostrazione di “io e te contro il mondo”, il mondo che ci vuole divisi, il mondo che non crede in noi, il mondo che dirà sempre che siamo sbagliati l’uno per l’altra.
Perché la differenza tra Barney e Ted, nell’amore per Robin, è una ed è cruciale: Ted si è sempre chiesto se Robin fosse quella giusta per lui, Barney si è sempre domandato “sono davvero l’uomo giusto per lei?”. Ed è in questo processo di messa in discussione che Barney dimostra di essere davvero l’uomo destinato a rendere felice Robin.
E con la sua repentina involuzione dell’ultima puntata, rimaniamo spiazzati.
Che ne è stato del personaggio complesso, sfaccettato, profondo che aveva dimostrato di essere? Torna ad essere unidimensionale, superficiale. La sua salvezza è nel riconoscere a Robin lo status di “donna della sua vita”, e che dopo un amore così grande non sarebbe stato possibile viverne altri. In questo sacrificio Barney perde la possibilità di essere felice che aveva impiegato nove stagioni a dimostrare di meritarsi. Meritava molto di più, il nostro povero Barney. Meritava di stringere tra le braccia una figlia avuta dalla donna che amava, e non da una donna qualunque. Meritava una vita diversa, che l’amore avrebbe reso veramente leggendaria.