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Se l’attesa del piacere è essa stessa il piacere, allora Tracy McConnell dovremmo amarla senza sé e senza ma anche solo per essersi fatta attendere per ben otto stagioni, per un totale di 183 episodi. Sì, avete letto bene, ho scritto proprio 183 episodi. Episodi bellissimi, eh, però – ammettiamolo! – la curiosità ci stava divorando e non ce la facevamo davvero più. Volevamo, anzi dovevamo sapere chi era la Madre, di cui fino a quel momento avevamo visto solo una caviglia! E di cui nemmeno sapevamo il nome!!

Onestamente, se non ci avessero mostrato fin dall’inizio Ted che racconta la storia ai suoi figli, non sarei stata tanto convinta che questa fantomatica donna esistesse. E ammetto di aver pensato che i figli fossero un’allucinazione quando abbiamo scoperto che così era per Robin.

Certo, sarebbe stata una mossa azzardatissima e per fortuna non è andata così.

Tracy McConnell è arrivata e ci ha rubato il cuore, come dimostra anche questa lettera, anche se per poco, troppo poco tempo. E poi ce l’ha spezzato perché la sua storia è stata breve, anche se intensa. Vediamo perché.

OMBRELLO GIALLO

Tracy McConnell

È l’emblema del romanticismo. È il segno del destino. Tracy McConnell perde un ombrello giallo, Ted Mosby lo trova e poi lo perde a sua volta… a casa di lei! Sembra assurdo, impossibile, eppure è quello che è successo.

In quell’occasione Ted ha già avuto modo di rendersi conto di quanto si senta in sintonia con la coinquilina della sua ragazza, Cindy, per cui non stupisce che poi sarà proprio sotto quell’ombrello giallo, conservato con cura, che inizia la loro relazione.

Meno male che Tracy l’ha comprato!!

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