EP.67: CRISTAL VS AQUARIUS
Ed infatti quel momento arriva subito dopo. Per parlare del duello forse più intenso e devastante di tutte le 12 case (e forse di tutta la serie de “i Cavalieri dello Zodiaco”), basterebbe guardarne la fine, non prima di aver preparato i fazzoletti e aver gonfiato il petto per un linguaggio al limite della perfezione
Il risultato finale è frutto di scelte molto ardite, non solo nella storia di Aquarius, del quale viene accentuata la componente individuale, rendendolo di fatto l’unico cavaliere d’oro fondamentalmente estraneo alla battaglia tra Lady Isabel e il gran sacerdote. In particolar modo vengono stravolti i dialoghi originali per la scena che è forse la vetta più alta del dramma e dell’epica delle 12 case.
Per avere il bene supremo si è disposti a tutto, l’abbiamo già visto con Phoenix, ma anche ad uccidere il proprio maestro? Aquarius arriva a morire per creare un Cristal degno di lui, Cristal arriva ad uccidere Aquarius non per potere personale ma soltanto per permettere ai suoi compagni di continuare il viaggio.
Inoltre quasi tutte le battaglie più importanti, come questa, sono legate all’acquisizione del settimo senso, ciò che ancora distingue i cavalieri d’oro da quelli di bronzo.
Verso la fine del combattimento Cristal riesce ad acquisire il settimo senso e a copiare, di fatto, da Aquarius il suo colpo migliore per sconfiggerlo. Ancora una volta viene battuta l’arroganza del cavaliere più forte, ma in Aquarius c’è una consapevolezza diversa: il cavaliere dell’undicesima casa sta creando il suo successore in una duplice incredulità. La battaglia diventa sempre più intensa e caratterizzata da prove decisive: il coprispalla ghiacciato, Crystal che si trova libero di tutto, soprattutto dell’armatura, per arrivare a livelli mai visti prima.
Ancora una volta la voce e i dialoghi sono devastanti. Quando Aquarius urla
sto uscendo di senno
sentiamo come nostra tutta l’incredulità dell’uomo che sta per perdere le sue certezze più incrollabili.
E la fine della battaglia, rappresentata con un fiocco di neve che si scioglie nella mano di Andromeda, è la sintesi più pura, triste e perfetta di un duello epico
