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The Sopranos – Paulie Gualtieri, la vecchia manovalanza del crimine

Paulie Gualtieri

Paulie Gualtieri: il misogino, il taccagno, il violento, il paranoico, lo strampalato, l’ignorante, lo xenofobo, lo schietto, l’atavico.

I Soprano rievocano la magia dei grandi attori e del grande cinema, raccontando le ingombranti tradizioni e il malaffare dello stivale italico. Se I Soprano raccontano una storia di manovali del crimine, Paulie è la metafora di quella classe media della malavita che resta sempre tale. Stesso ruolo, mentalità e compiti, anche se dalla ‘famiglia’ ci si aspetterebbe di essere ritenuti dei senatori intoccabili.

Dedicare un articolo all’iconico mafioso vecchia scuola, dalla mascella leggermente inclinata e dagli occhi eternamente accesi e sgranati, era un atto doveroso. Paulie Gualtieri è semplicemente uno dei volti più iconici ed eterni del famoso show HBO,  l’attore Tony Sirico in questa interpretazione è assolutamente impeccabile.

In presenza di Paulie Gualtieri è meglio redigere un trattato di guerra perché: l’arte della diplomazia cessa dove Paulie appare”

Paulie Gualtieri

Paulie Gualtieri fa parte dei fantastici quattro dei DiMeo, è il fulcro operativo e capomandamento, è l’epicentro delle riscossioni, delle intimidazioni per conto del clan. Il braccio destro della mala a servizio del boss Tony Soprano.

Se il buon Silvio Dante è la penna contabile , il buon Paulie è la pistola fumante.

Paulie ha ormai sorpassato la mezza età, ha percorso l’intera e burrascosa trafila delle gerarchie criminali per ritrovarsi a questo punto ed ha una anziana madre a cui è legatissimo.

Paulie è intrappolato in un triangolo ossessivo – paranoico: il denaro, sua madre ed il potere.

È compiaciuto ma non soddisfatto del potere che si è costruito partendo dal basso, venera sua madre (frammenti di complesso edipico) come unica donna dignitosa ed amabile dell’intero universo femminile ed è ossessionato dal denaro, sempre limitato e mai bastevole.

Per quanto riguarda la singolare concezione sessuale, possiamo estrapolare il ragionamento deduttivo che Paulie fa con il buon Tony, qualcosa di tanto folle quanto ironico:

– Paulie: Una cosa assurda dei serpenti, è che loro si riproducono spontaneamente.
– Tony: Cosa vorrebbe dire?
– Paulie : Loro hanno sia organi maschili che femminili. Ecco perché se non ci si fida di qualcuno, lo chiami serpente. Come c… ti potresti fidare di qualcuno che si fotte da solo ?!
– Tony: Non pensi che l’espressione derivi dalla storia di Adamo ed Eva?! Quando il serpente tentò Eva con la mela?
– Paulie: No !!! I serpenti si fottono da soli da molto prima della storia di Adamo ed Eva.

Il sillogismo del filosofo Paulie è intriso di ironica arguzia e piacevole vacuità.

Zio Paulie è uno dei protagonisti assoluti di alcuni dei migliori momenti del cult seriale per eccellenza. Dalla preoccupante piega tragicomica che avviene nella ‘caccia al russo’ tra il ghiaccio e la neve in compagnia dello scapestrato Chris, alla violenta riformulazione da terapia di gruppo in ‘terapia d’urto‘ con il pestaggio al tossico Chris.

Paulie Gualtieri

Paulie è stato un protagonista assoluto di momenti indelebili nel corso del dramma.

Paulie è un soggetto spigoloso ma riesce a simboleggiare una singolare idea di fedeltà, anche se le vecchie promozioni tra ‘bravi ragazzi’ hanno creato dissapori ed una sorta di frattura insanabile nella sua concezione di rispetto per i DiMeo. Il boss Tony Soprano è comunque più giovane di lui e Paulie è stato già al fianco del padre di Tony, passano gli anni ed il buon Paulie ricopre sempre lo stesso ruolo.

Se Chris-Paulie simboleggiano lo scontro generazionale tra nuova e vecchia malavita, Paulie trova una sorta di alter ego ancora più irrispettoso e dal raggio d’azione quasi illimitato come Ralph Cifaretto (di cui abbiamo parlato meglio qui).

Paulie è irritato da Ralph, sa che è un uomo d’onore come lui, sa che Cifaretto gode come lui di rispetto, ma intravede la voglia di sopraffazione che Ralph non sopprime né nasconde mai, a sua differenza. Lo scherzo telefonico con protagonista Ralph e con vittima designata la cara madre di Paulie, è una sequenza comica a dir poco stupefacente.

La misoginia imperante, il crudo pragmatismo ed i suoi metodi brutali, fanno di Paulie Gualtieri un’istituzione sacra di questo eterno cult.

Non è l’amore che fa girare il mondo” (cit.Paulie)… Ma anche e soprattutto quelle persone come Paulie.

Un saluto agli amici della pagina I Soprano-Fan Club Italiano  

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