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Il Re 2×03/2×04 – I confini del compromesso morale: la Recensione del terzo e del quarto episodio

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Il Re 2×03/2×04, gli ultimi due episodi del prison drama di Sky andati in onda venerdì!!

Bruno Testori è tornato sul ponte di comando. Ma non è detto che questa, per il direttore del San Michele, sia una buona notizia. Il personaggio interpretato da Luca Zingaretti, in questa seconda stagione de Il Re, si ritrova a fronteggiare minacce più subdole e oscure rispetto alla prima stagione. Come dicevamo già nella recensione dei primi due episodi della serie, con questo nuovo capitolo, il San Michele apre le sue porte verso l’esterno. Il penitenziario, che era stato anche scenograficamente il grande protagonista della prima stagione, diventa solo una base d’appoggio per raccontare una storia molto più complessa e sfaccettata. Molte scene di Il Re 2×03/2×04 sono ambientate all’esterno del carcere, come anche negli episodi precedenti.

La scelta scenografica ha ovviamente delle implicazioni sul piano della scrittura: quello de Il Re cessa di essere un microcosmo chiuso e autoreferenziale e si lascia attraversare dal mondo esterno, con tutta la sua problematicità e complessità. E se da un lato tutto ciò comporti una perdita di quel senso di claustrofobico che aveva caratterizzato tutta la prima stagione della serie, dall’altro si apre però al vero grande tema di questa serie: il rapporto umano con la collusione e il compromesso. Quello che la serie Sky vuole mostrarci, e che Il Re 2×03/2×04 ha reso ancora più palpabile, è che in ciascun individuo esiste una parte marcia e corruttibile. La questione è solo stabilire se con questa parte bisogna scendervi a compromessi o invece respingerla in un luogo remoto della coscienza. Bruno Testori e i personaggi Il Re vengono costantemente messi alla prova su questo punto.

Il Re 2x03/2x04
Bruno Testori in una scena de Il Re 2×03/2×04 (640×360)

Ne Il Re 2×03/2×04, il direttore trova il detenuto Mancuso privo di sensi in un bagno di sangue.

L’ex magistrato, finito in cella con l’accusa di omicidio, ha tentato di togliersi la vita per avere l’occasione di uscire di prigione e comunicare con l’esterno. Testori, pressato con insistenza dai Servizi segreti, intuisce che qualcosa non torna. Qualcosa di losco, di inconfessabile, si cela dietro l’interesse ambiguo degli agenti dei Servizi. E il direttore del San Michele ha tutta l’intenzione di scoprire di che si tratta. Quella del personaggio interpretato da Luca Zingaretti (col personaggio di Montalbano siamo amici da vent’anni) è una battaglia per venire a capo della verità, ma è anche e soprattutto una corsa contro il tempo per scagionarsi e sottrarsi al ricatto di soggetti esterni. Con l’aiuto della sua ex moglie, Bruno riesce a mettere insieme i primi pezzi, in un quadro che si fa ad ogni mossa più fosco.

Gli uomini che hanno contattato Testori sono disposti a tutto per ottenere ciò che vogliono. E quando si dice “tutto“, si intende anche il ricorso a pratiche illegali come la tortura. In ballo ci sono interessi molto più grandi di quelli che possono riguardare le vicende di un carcere. Il direttore lo sa e ne Il Re 2×03/2×04 prova ad allentare il cappio stretto attorno al suo collo e a non farsi usare come una pedina. Ma quando difronte hai dei personaggi abituati ad agire senza badare a questioni etiche, sei costretto a prendere le giuste contromisure. Abbiamo visto come il personaggio di Bruno abbia una morale tutta sua. Non è un esempio di rettitudine, ma non è neppure un personaggio malvagio. È un uomo costretto ad affermare una qualche forma di giustizia in una realtà che schiaccia i deboli e confina i buoni nel mondo delle favole.

Il Re 2x03/2x04
Luca Zingaretti e Barbara Bobulova, Il Re 2×03/2×04 (640×360)

Persino il suo cinismo ha però dei limiti. Limiti oltre i quali neppure lui riesce ad andare.

Quando Verna cerca di far emergere le sue contraddizioni e si spinge a chiedergli di torturare un uomo, la cocciutaggine del direttore gli fa trovare delle strade alternative per riaffermare quantomeno la propria autorità sul San Michele. E se per farlo bisogna lasciarsi delle vittime collaterali sulla strada, poco importa. La violenza fa parte dell’uomo e fa parte anche della giustizia. Non ci può essere giustizia senza violenza. Vittime e carnefici si scambiano i ruoli in questa serie. Il Re 2×03/2×04 ci abitua a questo costante ribaltamento di prospettiva. Lo stesso Bruno è più volte vittima (condizionato da “agenti esterni” che tentano di manovrarlo come vogliono) e aguzzino (si spinge al di là delle prerogative di un direttore e mette in pericolo la sicurezza dei detenuti). Ma anche gli altri personaggi agiscono come menti e pedine all’interno di un gioco ad alta tensione che porterà qualcuno a farsi male davvero.

Il Re 2×03/2×04 dà anche maggiore spazio ai personaggi femminili.

Abbiamo già visto come la new entry Claudia Agosti rappresenti il personaggio positivo che insegue la verità e prova a riaffermare una parvenza di giustizia. Il suo è uno sguardo allo stesso tempo idealista e disincantato sulla vicenda. L’avvocato cerca di difendere il suo cliente, ma non si accontenta della parcella. Il suo obiettivo è anche quello di portare a galla una verità che lei stessa capisce essere troppo scomoda per qualcuno. Al momento, appare lei la figura meno compromessa di tutti. Ma qualcosa ci dice che implicazioni familiari (o d’altro tipo) potrebbero portare anche l’avvocato a dover fare delle scelte difficili.

Claudia Agosti, Il Re 2×03/2×04 (640×360)

L’altro personaggio femminile che sta acquistando pian piano più spessore è quello di Barbara Bobulova. L’ex moglie di Testori ha in questa seconda stagione un ruolo chiave. Non solo perché è vicina al direttore del San Michele, ma anche perché la sua posizione professionale la porta ad invischiarsi nelle faccende che riguardano i Servizi e Mancuso. Sorvegliata e tenuta d’occhio dagli stessi uomini che ricattano Bruno, Gloria dovrà offrire il suo contributo per aiutare ad uscire da una situazione che si fa via via più ingarbugliata.

E mentre fuori dal carcere le pedine si muovono in un gioco di sottile strategia, all’interno del penitenziario le cose non vanno meglio.

Quando rinchiudi le persone in uno spazio ristretto, le tensioni si acuiscono e devi fare i conti con il fatto che facilmente esploderanno. A gestire il calderone ribollente c’è Sonia (Isabella Ragonese), che, nel nuovo ruolo di potere, è costretta a misurarsi con concetti scivolosi come il compromesso e la contiguità. Ma se Bruno è in grado di gestire i propri dilemmi interiori, Sonia si mostra invece più fragile e vulnerabile. Gli strascichi delle azioni compiute hanno lasciato in lei una macchia troppo vistosa da poter essere lavata via con disinvoltura. Il suo personaggio sta per crollare, è sull’orlo del baratro. Sarà una delle tante vittime collaterali sulla strada di Bruno Testori?

Il Re 2×03/2×04 sta proseguendo a ritmo alto, senza lungaggini narrative o momenti di stasi. La serie conta un numero ridotto di episodi, per cui ogni puntata ci regala la giusta dose d’azione. Lo show ha preso in prestito dal prison drama d’oltreoceano alcuni schemi narrativi ben riconoscibili, ma sta provando a raccontare una storia tutta italiana. La lunga mano dei Servizi segreti sulle faccende più torbide che hanno riguardato il Paese, la corruttibilità dei pubblici ufficiali e la situazione carceraria del San Michele, fanno emergere tematiche tutte italiane, che sarà interessante approfondire nella seconda metà di questa stagione. L’appuntamento è sempre a venerdì, con i nuovi episodi della serie disponibile on demand su Sky. E se vi interessano le migliori serie italiane prodotte da Sky negli ultimi tre anni, sfogliate il catalogo con attenzione!