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Le 7 teorie più assurde che sono state fatte su Lost

J.J. Abrams, uno dei creatori di Lost, dice:

“Che cosa sono le storie se non scatole dei misteri?”

Nel settembre del 2004, l’emittente televisiva ABC manda in onda il pilot di Lost. La Serie, coi suoi misteri inesplicabili, diventa presto emblema di un nuovo modo di tradurre le storie in immagini. Episodio dopo episodio, gli indizi disseminati guidano la community alla ricerca di una spiegazione plausibile agli eventi. Lo spettatore, in questo modo, viene chiamato a interagire in prima persona con le dinamiche della storia per comprenderla appieno.

Mi piace pensare che Lost non sia una Serie Tv da guardare semplicemente, ma da vivere. Nella sua interezza.

Non è possibile fare una maratona senza perdersi nel marasma di questioni che crea questa Serie. Meglio godersela in un tempo più ampio, così da svelare e dare la propria personale interpretazione agli elementi della storia che altrimenti rimarrebbero irrisolti.

Prima, soltanto X-Files e Twin Peaks hanno ispirato la community a individuare delle spiegazioni plausibili alle trame. Ma è con Lost che si comincia a comporre teorie e a condividerle per la prima volta sui social media. In effetti, l’anno in cui viene realizzata e trasmessa questa Serie coincide con l’affioramento delle prime piattaforme di condivisione. Quindi, proprio per le sue dinamiche contestuali, Lost diventa presto l’argomento di discussione prediletto sui social. Ogni settimana, durante la messa in onda, centinaia di ipotesi vengono plasmate dal pubblico per dare una risposta concreta ai quesiti emersi dalla visione. Noi ne abbiamo raccolte alcune di veramente assurde per voi.

1) La creazione dell’isola

Questa prima teoria nasce dalla necessità di spiegare la genesi dell’isola protagonista di Lost.

Secondo il parere di alcuni appassionati, per comprendere la sua formazione, bisogna risalire alla creazione della Luna e in particolare alla teoria dell’impatto gigante. Una genesi quindi che risale a molti anni prima della comparsa dell’uomo sulla Terra.

Brevemente, secondo questa teoria, la Luna nasce dallo scontro della Terra con Theia, un corpo celeste dalle dimensioni di Marte.

Alcuni fan di Lost recuperano questa teoria, sostenendo che il punto in cui avviene lo scontro coincide con l’ubicazione dell’isola. Theia viene quindi fatta a pezzi e parte del suo nucleo di ferro viene strappato e trascinato all’interno della Terra. Questa operazione crea una sorta di bolla, in cui le acque dell’oceano vengono respinte, facendo emergere il lembo di terra. L’isola.

2) Il mostro di fumo

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Ve lo ricordate il mostro di fumo? Quella grande nuvola di smog che sembra decretare la buona condotta o meno dei vari personaggi?

Apparso fin dal primo episodio, si tratta dell’elemento forse più apertamente fantastico dell’intera Serie. Durante la messa in onda, suscita così tanto interesse e attrattiva da divenire uno degli argomenti prediletti dalla community.

Nella Serie il mostro è il fratello di Jacob, ucciso da quest’ultimo alla “Sorgente” dell’isola e trasformato poi dalla “Sorgente” stessa in fumo. Egli è capace di assumere le sembianze delle persone morte e il suo unico scopo pare essere quello di abbandonare l’isola.

Inizialmente, molti fan di Lost, per conciliare il mostro con le sue azioni imprevedibili, ipotizzano l’esistenza di due mostri. Uno, il fratello di Jacob, una figura benevola che cerca in tutti i modi di abbandonare l’isola. L’altro, il “Diavolo”, una figura malvagia che uccide e spaventa senza motivo apparente i vari personaggi.

3) Una nuova strategia di vendita

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Si tratta di una teoria che emerge con l’apparizione di Charles Widmore.

Secondo questa assurda ipotesi, il nonno manipolatore di Seth Cohen (in The O.C.) pare essere invischiato nello sfruttamento delle strutture abbandonate dalla Dharma Initiative per i propri interessi personali. In altre parole, egli vuole usare l’arcana scienza della Dharma per creare una nuova strategia di vendita. Una strategia di vendita che consiste nel trasferire direttamente nella testa delle persone il desiderio di un certo prodotto.

Alla luce di ciò, i sopravvissuti del volo Oceanic 815 non si sono mai realmente schiantati. L’aereo è semplicemente atterrato dall’altra parte dell’isola, dove ai passeggeri viene inculcato lo schianto. In questo senso, i “sopravvissuti” non sono altro che dei soggetti su cui testare le ricerche condotte da Widmore.

A sostegno di questa ipotesi, c’è chi ha visto anche nel titolo stesso l’acronimo di Land Of Scientific Testings.

4) Il backgammon

Questa è strana, ma rispetto alle altre ha un minimo di fondamento e spiega alla perfezione certe dinamiche.

Le più antiche versioni del gioco del Backgammon vogliono che si cominci la partita con le pedine ancora fuori dalla tavola. In questi termini, il gioco consiste quindi nell’introdurre le pedine nella tavola per farle ritornare alla base e poi di nuovo fuori dal campo di gioco. Un’altra regola vuole che le pedine “mangiate” siano costrette a tornare indietro e a ricominciare da capo.

Alla luce di ciò, appare abbastanza evidente l’analogia con quello che accade ai personaggi nelle diverse stagioni. Nelle prime quattro stagioni i sopravvissuti allo schianto (le pedine) vengono introdotti nell’isola (la tavola). In seguito, nella quinta, alcuni della Oceanic escono dall’isola (il campo di gioco), vengono “mangiati”, ma sono costretti a tornare. Nella sesta stagione, infine, con i Flash Sideways, i personaggi (le pedine) ricominciano dall’inizio una nuova partita, senza dimenticarsi però di quella precedentemente affrontata.

5) La teoria dell’Uroboro

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Molti siti internet sostengono invece la teoria dell’Uroboro, chiamata anche la teoria dell’eterno ritorno.

Secondo questa ipotesi, tutti gli strani eventi che accadono sull’isola non sono altro che il risultato di un eterno ritorno dei suoi abitanti. Abitanti che quindi tornano costantemente indietro nel tempo, in un moto circolare senza fine. Ciò contribuisce a spiegare perché alcune persone dell’isola (come Richard Alpert) non sembrino mai invecchiare e perché invece i sopravvissuti all’incidente aereo abbiano delle visioni del passato e tornino a stati di salute precedenti (come Locke che guarisce dalla sua paralisi).

In questi termini è come se l’isola fosse in una sorta di bolla temporale, all’interno della quale gli abitanti utilizzano le sue potenzialità per fare viaggi nel tempo. In altre parole, l’isola come la DeLorean di Emmett Brown o il Tardis del Dottore.

Questa ipotesi si fa largo quando Desmond incontra per la prima volta Eloise Hawking, che indossa una spilla con un Uroboro. L’Uroboro è in effetti un simbolo molto antico, raffigurante un serpente nell’atto di mordersi la coda. Rappresenta la teoria dell’eterno ritorno e tutto ciò che è rappresentabile attraverso un ciclo che ricomincia.

6) La terapia di gruppo

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L’idea alla base di questa teoria è che i sopravvissuti all’incidente aereo facciano tutti parte di uno stesso programma terapeutico e socio riabilitativo all’interno di una realtà virtuale. Un programma che li dovrebbe aiutare ad affrontare i propri demoni interiori e lo schianto stesso.

In questa realtà ognuno è libero di affrontare le proprie paure e il proprio passato liberamente. Il sopravvissuto, solo quando si impadronisce del proprio passato, è pronto per affrontare una vita psicologicamente sana. Per cui, esce dal programma, “morendo”.

A supporto di questa teoria, c’è il fatto che ognuno di essi ha un proprio passato da affrontare. Questo inoltre spiega perché ogni personaggio dia l’impressione di morire dopo aver raggiunto una sorta di equilibrio interiore.

7) La teoria della penna

Creata da un giovane fumettista veronese, questa è senza dubbio la teoria più ASSURDA in assoluto. Una teoria che ha creato una rete di sostenitori incredibile, in grado di spiegare “tutti” gli eventi, mettendo al centro le penne e le matite. In effetti, frugando nel sito del creatore di questa teoria, si trovano parecchi indizi interessanti (o forse è il caso di chiamarli: simpatiche coincidenze!). Un’ipotesi che fa emergere una sorta di eterna lotta tra il passato, rappresentato da coloro che utilizzano la matita (la Dharma) e il presente, rappresentato da coloro che utilizzano la penna (i sopravvissuti all’incidente aereo). Un’eterna lotta tra penna e matita che diviene pure metafora dello scontro/confronto tra Jack e Locke. Il primo infatti per completare un cruciverba utilizza la penna e non commette errori; il secondo invece usa la matita e in un’inquadratura appare mentre cancella un errore.

In definitiva, non sarebbe divertente in fondo se la chiave di tutti i misteri di Lost fosse un particolare che tutti gli spettatori hanno avuto sotto il naso fin dall’inizio?

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