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La prima stagione di Lost è l’inizio di un viaggio inaspettato

Era il 22 settembre 2004.

Sono passati quasi tredici anni e sembra ieri.

In questa fatidica data faceva la sua comparsa sul canale ABC una serie che avrebbe cambiato per sempre gli schemi e la storia della serialità: Lost.

La prima stagione fa il suo debutto tra la curiosità e lo scetticismo del pubblico.

Può sembrare una serie come le altre ma non è così, già dalla prima puntata si capisce che qualcosa è differente, che oltre la trama iniziale c’è qualcosa di più.

La premessa è che, nella stessa data in cui il primo episodio va in onda, l’aereo con a bordo i nostri futuri eroi si schianta sulla famosa Isola. 

La prima stagione di Lost copre il periodo tra il primo giorno e il giorno numero 44.

[FERMATEVI QUI SE NON VOLETE SPOILER!]

Lost

Questi 44 giorni sono incentrati sui sopravvissuti della parte centrale dell’aereo e la loro prima lotta con la sopravvivenza e la conoscenza della strana isola su cui sono approdati.

Il primo problema a cui i protagonisti devono fare fronte è proprio quello della sopravvivenza.

Organizzare il gruppo, curare i feriti e capire quando i soccorsi arriveranno.

La situazione non è semplice e già si delineano i primi conflitti, le personalità più forti.

I sopravvissuti devono essere uniti, devono collaborare e questo spesso non avviene.

Assistiamo ai conflitti che nascono, alle cose non dette, alla formazione di una nuova piccola società in cui ognuno occupa un posto e come sempre è accaduto troviamo anche le lotte per il potere.

La sopravvivenza è una guerra, lo è sempre stata.

È una guerra di potere.

E’ una guerra per ottenere ciò di cui si ha più bisogno, anche le medicine.

È una guerra in cui si scontrano le diverse vite precedenti, diversi idiomi con cui comunicare.

È un conflitto in cui anche i pregiudizi più beceri si mostrano e poi si sciolgono come neve al sole di fronte al bisogno comune.

In Lost avviene tutto questo in soli 24 episodi. 

Lost

L’isola su cui sono precipitati sembra come tante altre.

Presto, però, i sopravvissuti si accorgeranno che non è così.

L’isola è particolare e nasconde diversi segreti.

Jack vede apparire suo padre, presumibilmente morto e quando ritrova la sua bara, questa è vuota.

Viene captato un segnale di aiuto in francese di una donna che risale a 16 anni prima.

E, dulcis in fundo, i nostri “eroi” si trovano a dover fare i conti con la giungla e uno strano mostro fatto di fumo nero che la attraversa e che nel suo passaggio non lascia nulla intatto.

L’isola dimostra fin da subito la sua doppia faccia.

Da una parte dona e aiuta nella sopravvivenza.

Dall’altra si dimostra terribile, difficile da interpretare e porta via ciò che appare inutile ai suoi fini, come un in gioco.

I sopravvissuti si trovano in diverse situazioni inaspettate, ormai arresi al prossimo arrivo dei soccorsi e devono rendersi conto che non posso evitare ciò che l’isola custodisce, nel bene e nel male.

Non possono evitare le strane presenze, le botole, i mostri di fumo, le guarigioni miracolose, le perdite dolorose.

Lost

Durante la prima stagione di Lost abbiamo l’opportunità, con calma rispetto al solito, di conoscere, amare ed apprezzare i personaggi della serie.

Ogni personaggio viene presentato piano piano, senza fretta e noi scopriamo prima ciò che appare e poi ciò che è, sia nella vita precedente lo schianto che nella vita dopo, alle prese con la sopravvivenza sull’isola.

Possiamo vedere sullo schermo i personaggi che hanno inizialmente un ruolo e che poi invece vanno a ricoprirne un altro.

Jack il dottore si mostra subito come il candidato naturale ad essere il leader del gruppo.

Kate è la fuggitiva che si ritrova di nuovo padrona della sua libertà.

Sawyer è il truffatore che subito scende in campo per la sua sola sopravvivenza e non si ferma nemmeno se si tratta di frugare fra i cadaveri.

Locke è il paraplegico che cammina.

Jin e Sun la coppia, Michael e Walt padre e figlio, Boone e Shannon fratello e sorella, Charlie la rockstar drogata e Claire la ragazza incinta.

Ognuno ha le sue avventure, i suoi problemi, e deve aver a che fare con gli altri e con sé stesso.

E poi c’è Hurley.

Hurley è il personaggio migliore della stagione, oltre che della serie intera.

Hurley è Lost, è il ragazzo grasso e felice che vince il Jackpot, diventa ricco e la sfortuna inizia a perseguitarlo.

Per lui l’isola rappresenta il ritrovamento di ciò che è, un ragazzo buono, altruista, allegro che aiuta tutti ed è per tutti l’amico di cui non si può fare a meno.

Lost

La vera particolarità di Lost sono i flashback.

Grazie ad essi noi possiamo conoscere i personaggi prima che prendessero l’aereo.

Come in un puzzle, iniziamo il viaggio dentro la loro vita, dentro i fatti che li hanno resi ciò che sono ora sull’isola.

Possiamo vedere il cammino che verrà ma anche quello che li ha condotti lì.

Ci rendiamo conto che, inaspettatamente, le loro vite erano già strette da un filo rosso che li univa tutti.

Le maglie del destino si stavano semplicemente stringendo.

Lost

La prima stagione di Lost è l’inizio del viaggio.

E’ l’antipasto di ciò che sta per accadere e il finale è uno dei migliori cliffhanger che siano mai andati in onda.

Abbiamo il primo contatto con gli Altri, gli uomini misteriosi che abitano già l’isola e che fino a quel momento non avevo mostrato il volto.

L’ultima immagine che abbiamo è quella di Jack e Locke, i due personaggi più iconici e rappresentativi del senso della serie che guardano dentro la botola buia in attesa di scoprire cosa li aspetta nel prossimo capitolo della loro avventura, ignari di cosa davvero accadrà.

“Ragazzi… dove siamo?”

 

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