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Lost ed il suo grande punto debole

Lo abbiamo guardato per anni, lo abbiamo amato, lo abbiamo odiato, lo abbiamo incolpato dei nostri dubbi amletici più profondi alle tre di notte, ci è mancato e ci manca tutt’ora, ma la serie campione di incassi ha delle falle che non possiamo dimenticare: oggi parliamo del punto debole di Lost. 

Lost è una delle serie più seguite della storia. Ammirata dai fan e dalla critica ed allo stesso tempo discussa all’infinito. Sebbene come detto poco fa essa sia una delle Serie Tv più seguite al mondo, anche ad anni di distanza continuiamo a parlare di ciò che non ha proprio funzionato e che ha in qualche modo “ammaccato” il ricordo di quella che più che una serie è una filosofia di vita.lostPartiamo dalle prime stagioni, anzi dalle prime puntate. Tutto bene, tutto fantastico, la prima puntata di Lost è come un Sabato pieno di aspettative, come una primavera piena di promesse ed intriganti curiosità da scoprire. Ogni episodio spinge ad andare avanti, anche all’inizio quando si ha una situazione abbastanza ovvia e scontata, c’è qualcosa che porta a dare il via alla puntata successiva.

La cosa particolare è che, soprattutto con il passare del tempo, ciò che porta a continuare con il seguente episodio, accade negli ultimi secondi, il che è intrigantissimo: chi lo ha seguito dall’inizio non vedeva l’ora che passasse una settimana per vedere cosa sarebbe accaduto; chi lo ha visto già nell’era dello streaming sa cosa vuol dire passare i weekend interi sull’Isola. Il tutto funziona perfettamente finché non arriviamo alle ultime stagioni: è qui che inizia il caos più totale.
Tale confusione è stata dettata da un prolungamento della serie che sarebbe dovuta finire alla quarta stagione. Certo, non avremmo potuto conoscere tutta una parte della storia, tuttavia gli elementi più importanti, le vicende più coinvolgenti accadono nelle prime stagioni (ricordiamo tutti tanti esempi).

Con questo non sto assolutamente dicendo che le stagioni dalla quarta in poi siano inutili o pessime, sto solo dicendo che tutte le vicende aggiunte successivamente alla decisione del prolungamento del programma, sarebbero potute essere trattate con più dignità

Possiamo dire che da “Gallina vecchia fa buon brodo” –essendo che la decisione di portare avanti la serie sia stata dovuta ad un enorme successo di quello che al tempo era già diventato un classico – a “La minestra riscaldata non è mai buona”, il passo è davvero breve.

Infatti, come accennato in precedenza, il problema non è tanto il contenuto delle ultime stagioni ma il modo in cui è stato trattato: ci sono puntate su puntate che non servono assolutamente a niente, e contribuiscono esclusivamente ad aumentare la confusione che regna sovrana nella mente dello spettatore dalla prima puntata.

Tutto l’intermezzo che c’è da quando i naufraghi tornano sull’isola alla fine è un’immensa nuvola di fumo nera. Questo ha portato alla creazione di situazioni anche piuttosto inutili e di personaggi introdotti per poche puntate per cercare di giustificare alcuni passaggi senza i quali la storia non avrebbe retto. Il che diventa fastidioso quando alla fine dei conti i personaggi che interessano sono davvero pochi.

Che Lost non sia una serie per tutti è chiaro e non l’apprezzeremmo se non fosse così, tuttavia ci sarebbe dovuto essere un po’ più rispetto verso gli spettatori o per lo meno rispetto per la storia.

Infatti, Lost non ha punti deboli se non il fatto che non sa quando finire. 

lostChiaro, nessuno vorrebbe mai che qualcosa finisse, ma le serie, i libri, le esperienza, i rapporti, i viaggi sono belli perché devono avere una conclusione.

Lost l’ha tardata un po’ troppo e la falla sta proprio nel fatto che è possibile che tale ritardo sia stato dovuto al fatto che la voglia di raccontare una storia bellissima si sia facilmente trasformato nella voglia di arricchire la storia di milioni di particolari  (mandando in confusione i fan che ad una certa hanno continuato a guardare per pura curiosità e fedeltà), al fine di cavalcare il successo mediatico della serie e quindi spremerla fino al midollo ricavandone tutto ciò che se ne poteva ricavare.

A questo punto resta solo da scegliere fra una pedina bianca ed una pedina nera, scegliere fra continuare ad adorare Lost per quello che è, con le sue debolezze ed i suoi colpi di genio, oppure decidere di prendere questo articolo come un pretesto qualsiasi per mettersi comodi sul proprio divano, accendere la tv e ricominciare la serie da capo così da cercare di vederci chiaro…. ANCORA UNA VOLTA. (FATELO SUBITO!)

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