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Cinque modi in cui 13 Reasons Why potrebbe (e dovrebbe) continuare

Un paio di premesse sono doverose. La prima: cercavo da qualche giorno uno spunto per scrivere di “13 Reasons Why”, dopo aver divorato il libro e visto senza fretta la Serie; poi è arrivato un articolo di Silvia Villa che parlava della difficoltà del possibile rinnovo della Serie, una interessante discussione di alcuni nostri utenti alla notizia pubblicata su facebook e finalmente ho avuto l’illuminazione. Quindi grazie, lettori!

Ed ecco la seconda: a detta di chi vi scrive “13 Reasons Why” può anche aver concluso la sua storia, ma di fatto non ha esaurito il suo compito. Sì, perchè la chiave di lettura della Serie viene data in “Tredici: oltre i perchè” la puntata di mezz’ora dedicata agli attori, ai produttori e ai direttori dello show che hanno parlato, insieme a esperti del campo, di stupro, bullismo, suicidio e di tutte le tematiche che hanno reso la prima stagione così amata e controversa.

Senza girarci troppo intorno: soprattutto per chi ha potuto fare i paragoni col libro, è abbastanza evidente, come sottotrama della Serie, un forte intento didattico e pedagogico (assente nella base cartacea). Lo sviluppo delle diverse storyline spinge e invita a quelli che sono i messaggi contenuti nella “puntata speciale”, alla fine della stagione: riconoscete i sintomi, comprendete la vostra paura e la vostra vergogna, superatele e ricordate sempre di chiedere aiuto, sia in casa sia da professionisti (il sito attivato col nome della Serie è tutto fuorchè un caso).

E una seconda stagione di “13 Reasons Why” potrebbe completare l’opera. Perchè se è vero che per Hannah Baker non c’è più nulla da fare, molte altre storie sono state influenzate dalle sue scelte e meritano di essere approfondite. Perchè alcuni personaggi non facciano la fine di Hannah e perchè altri ci mostrino il loro modo di affrontare e superare il dolore.

Ecco quindi i 5 modi in cui potrebbe (e dovrebbe) continuare 13 Reasons Why

1) Raccontare la storia di Skye Miller

Skye Miller 13 Reasons Why

Dopo aver letto il libro, speravo che i personaggi di Skye e Tony potessero essere meglio approfonditi: sono stato accontentato. Detto questo, Skye può essere una Hannah in potenza, ma una Hannah ancora viva e quindi “salvabile”. I creatori della Serie hanno scelto di darle dei connotati autolesionistici assenti nell’originale cartaceo, e questo la renderebbe perfetta come protagonista della seconda stagione. Cosa l’ha portata a farsi del male? Cosa prova davvero per Clay? E Clay, dopo aver finalmente seppellito Hannah nella sua mente, riuscirà davvero ad accorgersi della richiesta di aiuto della cameriera del Monet? Il nostro protagonista potrebbe riscattare tutti gli errori che crede di aver fatto finora e affrontare un nuovo percorso di maturazione e, chissà, un nuovo amore.

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