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Marvel’s The Defenders – Le pagelle: Luke Cage, una tosta riconferma

Uno degli eventi più attesi dell’anno! Uno dei progetti più ambiziosi nato dalla combutta Marvel/Netflix. The Defenders, con il suo irruente esordio, ha monopolizzato la scena ed è arrivata l’ora di tirare le somme, l’ora dei pagelloni! Noi di Hall Of Series abbiamo deciso di analizzare ciascun personaggio con occhio critico, valutando attentamente le reazioni derivate dall’innesto nel contesto “squadra”. Partiamo con il gigante buono: l’indistruttibile Luke Cage!

VOTO 7

Luke

Il possente giustiziere di Harlem deve fare i conti con il prezzo della sua onestà. È ancora in carcere per gli eventi che lo hanno portato a salvare il suo amato quartiere. Poteva scappare quando voleva, poteva lavarsene le mani, poteva impedire il suo internamento, ma se abbiamo imparato una cosa da questo omone è che l’ipocrisia non fa parte di lui. Luke Cage costringe se stesso a rispettare un personale codice etico e ciò lo ancora alla sua natura mansueta, lasciando sopito il suo lato oscuro e costringendolo ad una serie di rinunce importanti. Tale atteggiamento non sembra però spaventarlo: lui vuole comportarsi così, vuole seriamente assecondare questo compromesso, ed è convinto che tale scelta possa portarlo sul sentiero della redenzione.

Redenzione che non sembra affatto una chimera per lui, al contrario dei suoi nuovi soci.

Saremo brutali coi voti. I Defenders non funzionano quasi mai insieme e il 7 affibbiato a Luke Cage assume un valore doppio. Tra tutti è forse l’unico che vuole mettersi in discussione prestandosi a bagni di umiltà. Non vuole essere il leader, non vuole comandare, il suo obbiettivo è quello di far crescere il gruppo e indirizzarlo verso il successo. È il membro dei Defenders in cui spicca meglio questa attitudine,  molto più rispetto persino a Daredevil, il quale è condizionato spesso da esigenze personali.

Luke Cage è il ritratto dell’asservimento al fine comune.

Luke Cage

Tuttavia è obbligatorio sottolineare che, nonostante le buonissime intenzioni, spesso e volentieri Luke Cage manifesti un evidente inadeguatezza: nelle scelte, nei modi di agire e nella superficialità in cui sfocia. In questa battaglia non basta essere armato di ottime intenzioni ma bisogna possedere determinate attitudini. Questa sua mancanza gravissima è facile da ricondurre all’effettiva inesperienza che Luke ha come “supereroe”. Ciò è un attenuante ma non giustifica completamente i suoi continui errori.

Si fida troppo di chi non dovrebbe, pecca in alcune operazioni di indagine e perlustrazione, si fa sconfiggere troppo facilmente nel corpo a corpo … insomma! Caro Luke Cage, hai molto da imparare.

Luke Cage

Vuole stare fuori dai guai, vuole continuare a intendere il suo potere come un fardello ma sappiamo che il Fato, che regola la vita di questi eroi solitari, li condurrà sempre dove il pericolo e il sopruso vigono. Ed è secondo questo principio che Luke si interseca con la battaglia alla perfida organizzazione della “Mano”, è per seguire un ragazzo di Harlem che il solitario uomo antiproiettile scoprirà un mondo sepolto e una cultura millenaria, è così che si unirà ai Defenders.

Luke Cage è un eroe visibilmente spaesato e privo di una caratteristica fondamentale: la malizia. Solo abbracciando una parte del suo lato oscuro potrà sfruttare al meglio il suo inesplorato potere. Finché non lo farà sarà un ottimo soldato, un’ottima spalla su cui poter contare, un buon combattente ma non sarà mai un leader, e anche se non ha la minima intenzione di ricoprire quel ruolo, deve essere sempre pronto.

Buone intenzioni, ampi margini di miglioramento, dedizione alla causa, etica quasi ineccepibile, onestà, non è appariscente ed è determinato. Il buon voto dato a Luke Cage è un incentivo per il futuro ed è rivolto soprattutto a quello che può essere ma che al momento non è …

Ti aspettiamo Luke!

Luke Cage

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