Marco Polo è una miniserie Netflix da 10 puntate – basata su “Il Milione” scritto da Rustichello da Pisa (sotto dettatura dello stesso Marco Polo) – ottima da recuperare durante un weekend di pioggia.
Attraverso gli occhi del protagonista – inizialmente un po’ innocente e spaesato, ma sempre curioso e determinato – la serie ci vuole portare a scoprire luoghi e tempi lontani. Sì, attraverso gli occhi di Marco Polo, perché anche essendo protagonista non è al centro di tutte le vicende del mondo in cui si trova; è anzi, spesso tenuto a distanza in quanto “Latino” (così viene chiamato) – per un’evidente frizione tra mondo orientale ed occidentale. Inoltre è comunque in mezzo ad avvenimenti più grandi del singolo quindi il suo contributo, seppur considerevole, spesso non è abbastanza da fargli avere il controllo della sua storia.
Tutto ha inizio quando la famiglia Polo si inoltra nell’impero mongolo, lungo la Via della Seta, in cerca di commercio. Sin dalla prima scena si percepisce aria di guerra attraverso un villaggio – fedele alla dinastia cinese Song – distrutto dai mongoli. Appena Marco Polo e la spedizione raggiunge quest’insieme di macerie, i suoi uomini vengono in gran parte uccisi dai soldati del Khan, e i sopravvissuti catturati e portati a corte. Gli “ospiti” sono obbligati a gattonare dall’ingresso del salone del trono e piegarsi in presenza dell’imperatore.. e così i Polo. Loro portano in dono olio santo da parte del Papa che vuole espandere il cristianesimo attraverso le terre orientali. Le tradizioni e le culture straniere sono ben accette nel regno di Kublai Khan, così come le religioni, purché chiunque voglia entrare nel suo regno gli giuri fedeltà!
I Polo però non sono riusciti ad eseguire tutte le sue richieste e, dopo che Marco li salva dall’offendere il Khan grazie alla sua loquacità e il suo modo di trovare bellezza in ogni cosa, questi vengono esiliati. Se non che il padre di Marco, per non perdere il commercio nella via della seta, lascia il figlio al servizio dell’imperatore mongolo. Così Marco Polo, in estremo disaccordo col padre, si trova prigioniero alla corte di Kublai Khan.