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Non Uccidere – Il laboratorio seriale di Mamma Rai

Come nella pagina precedente, piccola guida alla distribuzione delle informazioni avute su Non Uccidere 2

  1. Non Uccidere parte su Rai 2 dal 12 giugno
  2. Anzi no, anticipiamo tutto, lo facciamo partire dal 2 giugno su Rai Play, il canale streaming della Rai
  3. La Rai fa all-in di nuovo e annuncia: “Su Rai Play presenti tutte le puntate della seconda stagione in anteprima“. Nasce nei fatti un nuovo servizio, Rai Play Anteprima, che potrebbe essere esteso a future produzioni dei primi tre canali.
  4. Dal 31 maggio (quindi due giorni prima e senza alcun annuncio) le puntate sono disponibili su Rai Play
  5. Le puntate saranno tolte da Rai Play appena comincerà la programmazione standard su Rai 2
  6. Da voci non ufficiali, e facendo attenzione al trailer e ad alcuni indizi su Twitter, scopriamo che in realtà le puntate non sono 12 ma 24. Le altre 12 dovrebbero andare in onda in autunno, ma, visto come stanno le cose, del doman non v’è certezza, anche perchè lo stesso Campo Dall’Orto è stato da poco defenestrato

Fatta questa doverosa premessa, se ancora non vi fa male la testa, passiamo alla seconda stagione di Non Uccidere e partiamo dal promo

La piacevole conferma è quella di trovarci, con Non Uccidere, di fronte a qualcosa di decisamente inusuale per il pubblico italiano. Musica, inquadrature, luci, si conferma il buonismo zero, insomma, ci allontaniamo con piacere dagli stereotipi, e abbiamo alcune piacevoli sorprese.

La prima è che la Serie sembra aver ascoltato i consigli dei fan. A livello di dialoghi, le scene “giudiziarie” sono ridotte al minimo e chi parla lo fa con competenza e precisione, insomma, con un senso. A livello di trama, i fan sono stati esauditi: Valeria ha scelto con chi stare, lo vediamo fin dai primi minuti e gli shippatori seriali potranno piacevolmente esultare. Ma questo non vuol dire che sia arrivata la felicità, anzi!

Senza entrare nello spoiler, nel triangolo tra Andrea, Valeria e Giorgio, due dei vertici hanno subito un forte trauma e questo li condiziona. Le reazioni risultano credibili, rendendo la Serie autentica: non c’è nulla che non possa essere spiegato, o almeno compreso con una situazione eccezionale che li attanaglia, rendendo difficile collaborare nella risoluzione delle indagini.

Capitolo personaggi secondari: come nella prima Serie, la scelta dei personaggi protagonisti nei casi di puntata in puntata è notevole. Nessun cedimento a starlette o pura bellezza fisica, ma quasi solo personaggi con anni di carriera alle spalle e già abituati a un livello alto nelle produzioni. Tanto per citarne qualcuno Franco Ravera, Eleonora Giovanardi, Antonia Liskova, Lavinia Longhi, Angela Molina. Il casting è forse la sorpresa più bella di entrambe le stagioni della Serie, va detto senza incertezza.

non uccidere

I casi riescono a essere appassionanti, pur rimanendo, nei fatti, un pretesto narrativo: come in ogni noir che si rispetti, l’indagine è il mezzo attraverso il quale la camera scandaglia nell’animo umano e nei rapporti (affettivi e di forza) che si creano tra vittima, colpevole e investigatori. Non mancano colpi di scena davvero forti (come nella parte centrale della 2×07), ma anche qualche battuta a vuoto.

Le grandi innovazioni (riduzione della durata delle puntate a meno di un’ora, spostamento del focus da Torino, rapporto più diretto con il passato di Valeria) sono di fatto nel complesso ben gestite (ma un paio di puntate meritavano qualche minuto in più), e permettono alla trama principale di non perdersi mai. Inoltre l’assenza di uno dei personaggi principali, andato via per dissidi con la produzione, è stata gestita benissimo, a livello di trama. Il commento di chi ha visto in anteprima i 12 episodi (potete farlo anche voi su Rai Play per altri due giorni), è di un hype davvero alto e a cui le produzioni nostrane sono poco abituate.

Non mancano i difetti (cattivo sviluppo del rapporto di squadra, a tratti la voce troppo bassa rispetto alla musica, un paio di casi risolti in maniera poco convincente), ma resta il coraggio di saper affrontare tematiche non facili senza fare sconti, soprattutto a se stessi.

Giudizio finale? Chi ha amato la prima stagione, amerà ancor di più la seconda, chi non ha visto la Serie troverà un prodotto godibile, ma soprattutto Non Uccidere merita di essere vista da chi vuole un salto di qualità nelle Serie Tv italiane. Può essere apprezzata o meno nel suo risultato finale, ma è innegabile che Valeria Ferro e la sua squadra ce la mettano tutta per andare nella direzione giusta, soprattutto nel comparto tecnico. Se esiste, nella serialità, un voto di stima, va piazzato qui, senza incertezze. In America sarebbe quel prodotto di nicchia che conquista il suo spazio perchè altri fanno il lavoro sporco dell’audience al posto suo, in Italia manca una copertura simile, ma finora mancava anche un prodotto simile.

Riuscirà Non Uccidere a vincere la sua sfida con il grande pubblico? Dal 12 giugno potremo saperlo!

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