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L’evoluzione del bravo ragazzo nella storia delle Serie Tv

Le storie, ma in fondo anche la vita vera, sono popolate da tipi umani. Per citarne solo alcuni: da un lato c’è il figo, dall’altro lo sfigato; da un lato il bad boy, dall’altro il bravo ragazzo; la ragazza celebre e la timidona; il pretino di campagna e la vecchia pettegola ad libitum…

Così, accade anche nel mondo delle Serie Tv. La cosa interessante è vedere come, nonostante le costanti che caratterizzano questi tipi, essi mutino nel tempo in base al momento storico, alle tendenze degli anni che li fanno nascere, alle esigenze del pubblico…

Ecco quindi che proseguiamo con questa nuova rubrica sull’evoluzione dei TipiSeriali nel corso del tempo. Chiaramente prenderemo solo qualche esempio, cercando con cura quelli più rappresentativi. E oggi è il turno di uno dei nostri Tipi preferiti:

IL BRAVO RAGAZZO

 

RICHARD CUNNINGHAM (Happy Days)

richie

Richard, meglio conosciuto come Richie, è il protagonista delle prime sette stagioni di Happy Days, anche se il mastodontico personaggio di Arthur Fonzarelli gli ha un po’ rubato la scena. Come Fonzie nel caso della figaggine, Richie è il prototipo seriale del ‘bravo ragazzo’. Studente diligente, figlio responsabile, amico fidato, ma anche ingenuo, puro, spontaneo Richard raccoglie in sé tutte le doti e i difetti del ragazzo perbene. Richie è il classico teenager americano degli anni ’50. Persino il suo aspetto denuncia il suo buon cuore: il giovane, infatti, ha il volto di un fanciullo, impestato com’è di dolci lentiggini. Vuole fare lo scrittore, e con le donne è una mezza frana, come vogliono alcuni clichè. Spesso si dimostra saggio e maturo. Compensa alla perfezione la figura di Fonzie.

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