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Questo pezzo può essere letto anche in chiave ironica. Ho detto “anche”. Ogni volta che scrivo un pezzo, se posso, ci butto dentro Dawson. E questo quando non mi metto a scrivere pezzi direttamente sul biondino più famoso della serialità. Se una volta mi sono divertita a immaginare come sarebbe stata la vita a Capeside dodici anni dopo la fine della serie  e un’altra a immaginare Dawson nei panni di Mr Grey in Cinquanta sfumature di Dawson È PERCHÉ IO ADORO DAWSON. Ollà! Finalmente l’ho detto! Non azzardatevi a giudicarmi, che gli scheletri nell’armadio ce li hanno tutti. Ok? Tra voi si nasconderà pure gente che guarda Pomeriggio Cinque, quindi siamo più che pari, chiaro? Però devo ammettere che c’è anche un altro motivo se tiro sempre fuori Dawson dal cilindro: è una furbata. Una semplice, onesta furbata e la mia italianità giustifica qualsiasi atteggiamento simile. Il punto è che Dawson è ormai famoso alla stregua del Da Vinci, quindi, che abbiate seguito Dawson’s Creek ( e quindi siate cresciuti con buoni ideali e un paio di psicosi) o meno, cambia poco: sapete di chi si sta parlando. Ma questa è solo metà furbata. La seconda metà consiste nella doppia modalità di lettura che si può fare nel caso di un testo che abbia Dawson come protagonista: se lo ami, puoi prendere il pezzo sul serio; se lo detesti, puoi leggere il medesimo testo in chiave ironica. Questa è anche la modalità con la quale scriverò di lui, perché, sì lo amo, ma mi rendo anche conto sia potenzialmente uno dei personaggi più detestabili della storia. Quindi, a voi la scelta. Ma alla fine, nella solitudine della vostra anima, una cosa dovrete pur ammetterla: gli vogliamo tutti bene!

    #1 BIONDEZZA – Partiamo dai luoghi comuni che sono sempre rassicuranti. Questo discorso, solitamente, vale per le esponenti del gentil sesso, ma noi ce ne sbattiamo e lo estendiamo anche al nostro eroe. Ora, è CHIARO che le illazioni che legano il colore dei capelli alle capacità cognitive siano del tutto errate. Qui nessuno sta dicendo che una persona bionda è più stupida di una mora, ma, perlomeno, grazie alla saggezza popolare, una bionda (o Dawson) avrà sempre un alibi, una giustificazione. E quindi, anche quando il nostro beniamino si dimostra un poco sciocco nella gestione della sua propria esistenza, invece che puntare il dito, dobbiamo ricordarci che è biondo e, sebbene non crediamo alle maldicenze, ci possiamo avvalere del beneficio del dubbio.

dawson

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