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Inside no. 9 è un gioiello, e la terza stagione l’ha confermato

EMPTY ORCHESTRA

Inside no. 9

Diversamente dalle altre puntate di questa stagione – ma più in generale dell’intera Serie – qui il dramma umano ha toni molto meno grotteschi del solito. È, infatti, una storia abbastanza realistica: un gruppo di colleghi sta festeggiando la promozione di uno di loro, ma la festa è rovinata dalla minaccia di licenziamento che preme sulle loro teste. Sanno, infatti, che il festeggiato deve decidere chi di loro perderà il lavoro.

Ora, conoscendo Inside no. 9 e in maniera più lata Pemberton e Shearsmith mi aspettavo spargimenti di sangue a non finire e invece sono rimasta sorpresa. Il dramma, o meglio i drammi ci sono: il tradimento, la minaccia di licenziamento, gli sgambetti tra colleghi, e così via. Tutti drammi sottili, ma profondi, veraci e realistici, che emergono con garbo e intelligenza, in una puntata che può sembrare ‘sottotono’ rispetto alle altre per la mancanza di risvolti horror o thriller, ma che racconta con molto garbo uno spaccato della nostra società.

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