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Suburra di Netflix riuscirà a redimere la serialità italiana?

Parlando di serialità italiana mi farò impopolare, ma poco importa: credo che vada fatto. Non sono in troppi, ormai, a credere che l’Italia sia in grado di produrre serie tv veramente di qualità. D’altro canto, il livello della competizione è alto: le serie tv italiane si devono scontrare con quelle americane (soprattutto) o inglesi che, in alcuni casi – a livello tecnico quanto narrativo – hanno poco da invidiare al cinema. Eppure, dobbiamo essere sinceri, esistono almeno due casi nei quali il prodotto seriale italiano si è dimostrato all’altezza delle aspettative: stiamo parlando di Romanzo criminale – La serie e Gomorra – La serie. E non è un caso che il binomio sia questo. Cosa hanno in comune queste due serie?

  1. Entrambe hanno origine in due libri che hanno riscosso parecchio successo. Romanzo criminale è scritto dal giudice Giancarlo De Cataldo e prende ispirazione dalla vera storia della Banda della Magliana. Gomorra, è un romanzo non-fiction di Roberto Saviano; il sottotitolo basterà a spiegarne le intenzioni: “Viaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della camorra”.
  2. Entrambe sono tratte dai due film (anch’essi di successo) tratti dai due libri sopracitati. Il primo di Michele Placido, il secondo di Matteo Garrone.
  3. Entrambe parlano della corruzione, della malavita, di ciò che si nasconde sotto l’apparente splendore di questa bell’Italia.
  4. Entrambe dirette da Stefano Sollima.

suburra

Cosa c’entra ‘sta manfrina con Suburra, il film che abbiamo visto nelle sale a partire dal 14 ottobre scorso?

Tutto questo c’entra eccome. Perché dal film Suburra verrà tratta una serie omonima e sarà la prima prodotta da Netflix (servizio streaming e on demand appena sbarcato in Italia e attivo negli USA dal 2008) in Italia. Probabilmente andrà in onda nel 2017. E Suburra va ad aggiungersi al binomio di cui sopra, andando così a formare una triade: sarà diretta (come lo è stato il film stesso) da Stefano Sollima, è tratta dall’omonimo film a sua volta tratto da un romanzo di successo sempre di De Cataldo (e Bonini, stavolta) che, a sua volta, parla della corruzione, della malavita, di ciò che si nasconde sotto l’apparente splendore di questa bell’Italia. Anzi, fa di più: in quest’opera i tre poteri che governano da sempre l’Italia (politica, malavita e Chiesa) si incontrano e si intersecano fino ad amalgamarsi in un modo che fa paura.

La nostra storia è un viaggio nel cuore oscuro di Roma, per scoprire e portare alla luce alcuni dei più gravi scandali dei nostri tempi, molto prima che diventino titoli sulle pagine di testate internazionali come il New York Times, la BBC o il Guardian”

dichiarano i due scrittori, per poi aggiungere:

Siamo felici di sapere che grazie al film di Stefano Sollima, a Netflix e a Cattleya, le nostre indagini raggiungeranno un pubblico ancora più ampio”.

Ma ‘sta Suburra, alla fin fine, che è? Di che parla?

Suburra (per ora le informazioni sono quelle estrapolate da film e da romanzo, non ci è ancora dato sapere che direzione prenderà la serie, anche se non riteniamo si discosterà molto) prende il nome dall’antica zona romana (da sub-urbe, appunto) ove erano concentrate le attività criminali (che spesso si incontravano con il potere ufficiale). Per estensione, il termine ci viene ora ad indicare un quartiere malfamato. La storia è, grossomodo, quella dei sette giorni che precedono l’Apocalisse: la caduta del governo, le dimissioni del papa, la fine di un’era. C’è una grande speculazione edilizia per trasformare Ostia in una sorta di Las Vegas made in Italy. Sono coinvolti in questo malaffare:

Filippo Malgradi: un politico corrotto, colluso e che è finito anche in un bel casino durante una delle sue serate a base coca & mignotte (quanta italianità!)

Numero 8:  capo dei criminali di Ostia

Samurai: l’ultimo componente della Banda della Magliana

– Sebastiano: PR che, cinico e arrivista, si trova invischiato in situazioni più grandi di lui, anche se poi…

Sabrina: una giovane e bella escort che si trova la sera sbagliata, nel posto sbagliato, con il politico e l’amichetta sbagliati

Viola: la fidanzata tossica di Numero 8

– Manfredi: lo spietato capoclan di una famiglia di zingari

Le storie di tutti questi personaggi si intrecciano in un effetto domino vertiginoso. Ognuno di loro è affascinante e convincente, ma se avete visto Romanzo Criminale o Gomorra che ve lo dico a fare?

Suburra, tuttavia, ha una cosa in più delle altre: parla di cose successe appena prima o appena dopo la sua ideazione. Ha un che di profetico, anche se forse sono tutte cose che, in Italia, ci si dovrebbe aspettare. Ultime quelle di Mafia Capitale con i Casamonica, Carminati e tutto il resto.

Con queste premesse, se non ce la può fare Suburra a redimere la serialità italiana, non so proprio cosa ce la possa fare!

Elisa Belotti

Un saluto agli amici di Serie Tv, la nostra droga, Seriamente Tv, Suburra il Film
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