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Shōgun 1×09 – Passato, vendetta e morte: la Recensione del nono episodio

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Shōgun 1×09!!

I fiori sono tali perché appassiscono. L’alba è luminosa perché esiste il crepuscolo. La vita non sarebbe tale senza la morte. Certi destini risplendono perché esiste il declino. E quando è giunta la tua ora, se sei abbastanza fortunato, puoi scegliere se dargli un senso oppure no. Shōgun 1×09 è l’ultimo tratto fangoso che ci accingiamo a percorrere prima del gran finale. Un ponte tra tutto ciò che abbiamo visto fino a questo momento e l’epilogo definitivo. Shōgun è una serie autoconclusiva (disponibile su Disney+), per cui il finale di stagione coinciderà anche con il finale di serie. Ci avviciniamo perciò all’ultimo pezzettino di strada, quello che ci separerà per sempre dai destini dei personaggi di questo universo affascinante e misterioso.

Shōgun 1×09 è la puntata della consacrazione di Lady Mariko, l’episodio che porta a conclusione il suo arco narrativo.

Shōgun 1x09
Una delle scene iniziali di Shōgun 1×09 (640×360)

Il finale dell’ottava puntata ce l’aveva mostrata pronta ad assolvere il suo compito. La missione assegnatale da Toranaga si compie all’interno di questa puntata. Lady Mariko arriva ad Osaka insieme a John Blackthorne e Yabushige per riportare a Edo le donne del suo Signore. Solo che la città è diventata il quartiere generale di Ishido, una fortezza dalla quale non si può entrare né uscire senza il suo permesso. Le più grandi famiglie nobiliari del Giappone, sebbene conservino una libertà formale, sono di fatto prigioniere di Ishido. Lo scopo di Toranaga è quello di smascherare le reali intenzioni del suo nemico, costringendolo a gettar via la maschera e a rendere palese l’inganno con cui tiene il Paese sotto scacco. Il vero nemico del Giappone non è il Signore del Kanto, accusato di tradimento, ma colui che tiene in ostaggio il Consiglio dei Reggenti e le più grandi famiglie dell’impero.

Il compito di Mariko è quello di costringere Ishido a scoprirsi. Giunta al suo cospetto, gli chiede formalmente di ripartire da Osaka con le donne di Toranaga, con lo scopo di portarlo a compiere una scelta: negare il permesso di partire, con il rischio di scatenare una rivolta tra le famiglie nobiliari tenute in ostaggio in città, oppure acconsentire alla partenza e creare un precedente. La strategia è sottile e dimostra quanto in Shōgun 1×09 l’azione vera e propria sia condensata nei tatticismi piuttosto che nei combattimenti, nel sangue e nei duelli. In questo episodio, ad ogni modo, il focus principale resta su Lady Mariko, un personaggio sospeso tra Purgatorio e Inferno. Originaria di una delle famiglie più importanti del Giappone, figlia di un uomo ritenuto traditore del suo Paese, la nobile al servizio di Toranaga è cresciuta vedendo nella morte l’unica possibilità per redimersi.

Shōgun 1x09
La scena del seppuku in Shōgun 1×09 (640×360)

Ha vissuto incastrata nel suo passato, prigioniera di una vita che avrebbe sempre desiderato abbandonare.

Solo che in Shōgun 1×09 il personaggio di lady Mariko, sempre così arrendevole e remissivo negli episodi precedenti, fa sfoggio di una fierezza che non credevamo potesse appartenerle. Determinata a portare a termine la missione assegnatale dal suo Signore anche a costo della vita, Mariko si prende la scena, rivendicando con orgoglio le proprie origini e sfidando Ishido senza paura, a viso aperto. La nobile al servizio di Toranaga affronta il suo nemico e lo umilia persino (non sono una contadina da calpestare, gli dice, rinfacciandogli le sue origini modeste). Gli autori hanno fatto un gran lavoro con questo personaggio. Shōgun 1×09 è la resa dei conti (come per la 1×09 di WandaVision), la vendetta di Mariko contro il destino. Un modo per chiudere con il passato e confrontarsi una volta per tutte con Ochiba, la Madre dell’Erede apparsa la prima volta nel quinto episodio.

Il confronto tra le due donne è molto intenso. Prima di porle l’una difronte all’altra, gli sceneggiatori hanno aspettato che i loro archi narrativi arrivassero a un punto di maturazione che permettesse ad entrambe di misurarsi senza sotterfugi.

Anche il personaggio di Ochiba, per quanto marginale rispetto a quello di Mariko, ha subito un’evoluzione che diventa concreta proprio nel corso di Shōgun 1×09. La Madre dell’Erede inizia a dubitare della propria strategia e in lei, personaggio all’apparenza cinico e distaccato, si intravedono i primi segnali di un cedimento emotivo. La penultima puntata vuole chiudere il cerchio prima di approdare al gran finale della settimana prossima. Era necessario pareggiare i conti col passato prima di volgere lo sguardo al futuro. Ma esiste un futuro per Lady Mariko?

Lady Ochiba in Shōgun 1×09 (640×360)

La giovane donna non sembra vacillare, neppure quando suo figlio minaccia di rinnegarla. L’unico “imprevisto”, l’unico intralcio che sembra frenarle la mano, è quel John Blackthorne che continua a instillarle il dubbio. L’Anjin è forse l’unica cosa che inchioda Lady Mariko alla vita, l’unica ragione per cui se ne separerebbe malvolentieri. La presenza di Blackthorne all’interno delle sequenze di Shōgun 1×09 suscita quasi tenerezza. Lo straniero osserva scioccato ciò che accade intorno a lui. I suoi occhi sono anche i nostri occhi. Il suo stupore è il anche il nostro. La scena del seppuku di Lady Mariko è angosciante, ma conserva una sua poesia. È una sequenza raccapricciante, che strilla senza dire nulla. Che libera il proprio atroce grido nel silenzio soffocato dei presenti.

Il momento di massima tensione di Shōgun 1×09 coincide con la presa d’atto di John Blackthorne, che per amore di Mariko, rinuncia a tutte le sue convinzioni e si offre come secondo per toglierle la vita e salvarla dalle fiamme dell’Inferno.

Il suo è un atto di generosità paradossale, ma allo stesso tempo enorme. Per un occidentale, parlare di seppuku è un abominio. Ma John Blackthorne, per una volta, sceglie di arrendersi e di mettere il volere di Mariko prima delle proprie convinzioni. Anche a costo di perderla per sempre, in uno sconfinato e abominevole slancio di amore (e compassione). Fortunatamente il destino regala ai due personaggi qualche attimo di genuina felicità, che Shōgun 1×09 è disposto a mostrarci solo in parte. Mariko ha vissuto tutta la vita in un opprimente Purgatorio e rischia di finire tra le fiamme dell’Inferno. Ma l’Anjin ha rappresentato il suo fugace attimo di Paradiso prima della fine.

L’altro tema di Shōgun 1×09 è il tradimento di Yabushige. Il personaggio interpretato da Tadanobu Asano ha mostrato sin dall’inizio una certa ambiguità. È rimasto sempre defilato, pronto a schierarsi dalla parte del vincitore. Ora però Ishido gli tende la mano e lui coglie al volo l’occasione. Costretto a firmare la resa insieme a Toranaga, Yabushige si è ritrovato incastrato in una situazione che lui non aveva scelto. Capitolare insieme al suo signore non faceva parte dei piani. Confuso e incerto sulla strategia da adottare, Yabushige finisce per tradire il proprio clan, aprendo le porte agli shinobi di Ishido che vogliono rapire Lady Mariko.

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John Blackthorne e Lady Mariko in Shōgun 1×09 (640×360)

C’è sempre un sottile senso dell’ironia in Shōgun.

Yabushige, che si è macchiato del tradimento convinto di poterne trarre vantaggio, rischia di finirne vittima a sua volta. Il sacrificio di Mariko potrebbe aver dato ai suoi uomini la chance di restare in vita, ma uscire da quel pantano potrebbe non essere così semplice. La domanda che però ora ci poniamo è questa: Toranaga aveva previsto anche questo? Sapeva che il suo vassallo lo avrebbe tradito? Ciò che si vede nel finale di Shōgun 1×09 faceva parte dei piani del Signore del Kanto? La morte di Mariko era un altro sacrificio necessario per vincere la guerra?

Nella recensione dell’ottavo episodio, avevamo immaginato che Cielo cremisi sarebbe stata una puntata piena zeppa di azione, guerra, sangue. In realtà, poche frecce sono scoccate sul cielo di Shōgun 1×09. L’episodio si è concentrato sui concetti di sacrificio e lealtà, portandoli alle loro estreme conseguenze. È un episodio molto lento, che in un’ora di visione racconta appena l’arco di una giornata. Ogni volta che la morte si avvicina, Shōgun rallenta. È come se gli autori volessero prepararci al suo arrivo, farci gustare ogni momento prima del trauma finale. Era già successo con il finale del quarto episodio e con la morte di Hiromatsu ed è ancora più chiaro in quest’ultima puntata. Il sacrificio di Mariko, in una modalità che lei stessa non aveva immaginato, cambierà sicuramente l’atteggiamento di alcuni personaggi nell’ultima puntata della serie.

Ma ormai l’azione non è davvero più rinviabile. E la palla passa di nuovo a Toranaga. Non vediamo l’ora di guardare il finale di questa serie!