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The Walking Dead, le pagelle della quinta stagione

REG 6 – In The Walking Dead vige una regola: se sei vecchio e saggio, muori. E’ capitato a Dale, poi ad Hershel, ora è il turno di Reg. Si mostra subito come buon elemento di equilibrio, ma viene tranciato da Pete in preda al delirio. Poveraccio.

AIDEN 4,5 – Sbruffone ma incapace, arriva subito allo scontro con Glenn che prova a fargli capire quanto in realtà lui non sia adatto a comandare nessuna spedizione. Si piglia un pugno, ma non capisce l’antifona. Muore male, abbandonato dal teorico amico Nicholas: Noah e Glenn provano a salvarlo, ma è troppo tardi.

MICHONNE 7,5 – Nella prima parte di stagione la tengono in panchina, praticamente. Mentre tutti sono in giro qua e là a divertirsi o uccidere zombie, lei e Carl rimangono in Chiesa per badare a Judith e Padre Gabriel. Nella seconda sale in cattedra. Il presupposto è che è una Michonne diversa, una Michonne proiettata verso l’evoluzione. Da personaggio tutto grinta e katana si trasforma in elemento di equilibrio, per tutti. Amorevole, rassicurante, soprattutto con Rick. Ma anche con i suoi figli, con Sasha che prova disperatamente a far rinsavire, con tutti. E’ lei che convince Grimes a seguire il piano di Eugene virando verso Washington, nonostante si sia scoperto che lo scienziato ha mentito. E’ lei, in pratica, a far si’ che il gruppo incroci il destino di Alexandria. Ed è sempre lei a calmare le acque quando Rick offre quello spettacolo delirante nel bel mezzo della città, stendendolo con un colpo alla testa per metterlo a tacere e far capire all’intera comunità che la situazione è sotto controllo. Depone le armi per quasi tutta la durata della season five, ma dopo i titoli di coda la si vede di nuovo brandire la katana: prepariamoci all’ennesima trasformazione di questo personaggio camaleontico, la leonessa con i dreads sta tornando.

JESSIE 6 – Definirla nuova Lori sembra esagerato, ma i presupposti non mancano. Due uomini si sfidano per lei: sposata con Pete, crea un feeling molto particolare con Rick. Rispetto al triangolo Rick-Lori-Shane ci sono varie differenze, quella principale è che Rick, ora, si trova dall’altra parte, dalla parte del potenziale amante e non del marito. Il fatto che desideri cosi tanto la bionda e voglia uccidere suo marito sembra quasi una sorta di vendetta cosmica nei confronti del suo ex migliore amico defunto, ma c’è di più. Jessie infatti viene regolarmente picchiata da Pete e Rick prova a fare giustizia per difendere lei ed indirettamente tutto il gruppo. Personaggio importante per le dinamiche finali, più che per quanto effettivamente fatto e dimostrato in quel di Alexandria. Aspettiamo la prossima stagione, dove sarà più libera, per offrire un giudizio definitivo: la liason tra lei ed il grande capo è quotata 1,20.

ABRAHAM 8 – Era apparso nel finale della quarta stagione, e si vedeva in maniera chiarissima che potenziale da top character assoluto avesse. Non delude le aspettative durante la quinta. Presenza scenica, carisma, intelligenza. Il generale Abraham è uno straordinario valore aggiunto al gruppo di Rick Grimes. Uno che non perde mai la speranza, uno che sa agire rapidamente quando serve ma che sa anche stare al suo posto senza intralciare le dinamiche di gruppo. Il suo discorso in Chiesa è toccante, ‘Salviamo il mondo per quella piccola’. Vuole andare subito a Washington, e di corsa, ma si scontra con Rick che vuole aspettare il ritorno di Daryl e Carol: i due vengono quasi alle mani. Poi Abraham capisce, e da uomo vero si scusa: “Scusa, sono stato uno stronzo. Vieni a Washinghton, il nuovo mondo avrà bisogno di Rick Grimes”. Protagonista assoluto anche dopo, quando scopre che Eugene ha mentito: quasi lo uccide in una furia animalesca, poi se ne pente, sembra entrare in una fase di autodistruzione, ma quando il finto scienziato si risveglia ecco che Abraham pare risvegliarsi con lui, pervaso da un nuovo senso di speranza. Burbero ma idealista, con la faccia da duro ma buono come il pane. Nella saga di Alexandria assume il ruolo di capo costruttore e salva una donna attorniata da decine di zombie, abbandonata dai suoi teorici amici. Dando a tutti una lezione di coraggio e solidarietà. Avrebbe tutte le carte in regola per fare il capogruppo, ma riconosce le qualità di Rick e non lo intralcia. “In poche parole, fuori c’è un vasto oceano di merda di cui voi non sapete un ca**o. Rick conosce ogni centimetro di quella merda. E forse anche di più”. Chapeau, Mr.Ford!

PETE 3,5 – Peggio di tutti (quasi tutti), peggio anche dei cattivi veri. Personaggio di un valore morale imbarazzante, picchia la moglie, si ubriaca ed arriva all’inevitabile scontro con Rick, che per poco non lo uccide. Viene isolato, ma torna alla carica per uccidere lo sceriffo. Non vi riesce, ma nel tentativo fa fuori il povero Reg prima di essere finito da Mr.Grimes col placet della matrona Deanna. Bye Bye Pete, non ci mancherai.

NICHOLAS 3 – Se Pete è quasi il peggiore, Nicholas è il peggiore in assoluto. Di base non sarebbe nemmeno cattivo, ma mai si è visto personaggio cosi stupido, codardo e infame nella storia di The Walking Dead. Per colpa della sua incapacità fa uccidere assieme ad Aiden alcuni uomini di Alexandria, poi lascia morire lo stesso Aiden ed è colpevole della fine di Noah, quindi tornando in città racconta a Deanna che le morti di Aiden e Noah sono colpa di Glenn, che invece si era sbattuto fino all’ultimo per salvarli. Non contento, prova addirittura ad uccidere lo stesso Glenn mettendolo in trappola, ma il coreano prima riesce a salvarsi, poi quando ha l’opportunità di ucciderlo non lo fa, e lo salva. Avremmo preferito il contrario.

SASHA 4,5 – Sbaglia di tutto e di più. A partire dal Grady, dove libera il poliziotto Bob – che non abbiamo giudicato perchè compare solo per pochissimo – rischiando la vita e rischiando di far saltare il piano di Rick, costretto poi ad ucciderlo. Per finire con Alexandria, dove impazzisce definitivamente. Ok, ha perso Bob – il fidanzato – e Tyreese, ma non è l’unica ad aver subito delle perdite. E per quanto inizialmente comprensibile, il suo atteggiamento irritante e sprezzante nei confronti del gruppo, non è giustificabile. Anche perchè mette in pericolo tutti più di una volta: per strada, quando in preda alla sua follia comincia rovina l’idea iniziale di attirare un’ora di zombie nei pressi del fiume per poi buttarli giù ed attaccandoli direttamente rischia di far mordere Abraham. E ad Alexandria, quando abbandona la propria postazione di vedetta contribuendo cosi a far entrare un walker in città. L’attenuante del dolore poteva essere buona per un paio di puntate, non per oltre mezza stagione. E non in un mondo apocalittico. Bocciata.

DEANNA 7,5 – Personaggio estremamente carismatico. La Monroe è una catalizzatrice e basta guardarla per rimanere ipnotizzati dal suo grande charme. Capisce sin da subito il potenziale di Grimes e soci, decide di parlarci ad uno ad uno: con una telecamera, perchè, ad Alexandria, loro sono per la trasparenza. Accoglie il gruppo di survivors in città con un atteggiamento da padrona di casa d’altri tempi. Si mostra molto equilibrata ed imparziale quando si tratta di giudicare zuffe o inconvenienti: dà ragione a Glenn nella collutazione con Aiden nonostante quest’ultimo sia suo figlio, fa capire a Nicholas che non crede alle sue parole quando quest’ultimo accusa Glenn di esser colpevole della morte dello stesso Aiden. Va in crisi soltanto davanti ai primi problemi interni. Non dà l’ok a Rick per uccidere Pete, ma la decisione gli si ritorce contro: il maritino cattivo di Jessie impazzisce ed alla fine ci rimette le penne il povero Reg. Davanti alla perdita dell’uomo della sua vita, Deanna cambia idea ed espressione. Raggelante, secca quando con gli occhi duri ma gonfi di lacrime dice: “Rick. Fallo”. Meglio tardi che mai. Comunque una gran bella new entry.

MORGAN 8,5 – Ok, magari il giudizio sarà soggettivo. Ok, voi direte: ‘Come si fa a dare 8,5 ad uno che è comparso 3 volte messe in croce?’. Avete ragione, tutti. Ma pensateci: stiamo guardando uno spettacolo. Ed a livello di spettacolo, Morgan ne ha garantito eccome, pur comparendo pochissimo. Ci ha regalato momenti di puro pathos e mistero, quando è apparso a sorpresa post-titoli di coda dopo la prima e l’ottava puntata. E ci ha regalato un episodio da straordinario protagonista nel 5×16, quando finalmente si è deciso ad entrare in campo una volta per tutte. E’ lui a rivelarci il significato della W sulla fronte degli zombie, in pratica. E’ lui a farci conoscere gli Wolves, minaccia incombente della sesta, è lui a metterli a tappeto in 2-3 mosse da combattente consumato. Salva Daryl ed Aaaron perchè ‘Tutte le vite sono preziose, Daryl’. Un Morgan cambiato, restaurato dall’ultima volta in cui l’avevamo visto. Era in uno status di totale delirio, ora sembra un santone. Ed è sempre lui a regalarci il finale muto ma epico della quinta stagione“Rick…”. Sguardi tra i due amici che non si vedevano da una vita – un paio d’anni da quelle parti equivalgono a 30 dalle nostre – sorpresa mista a sgomento, emozione mista a preoccupazione. Ci hanno lasciato cosi, e non vediamo di vedere come si svilupperà il loro rapporto. Come si svilupperà il personaggio di Morgan. L’impressione è che sia potenzialmente una bomba.

RICK 8,5 – L’unico, l’imprescindibile, il leader. Rick Grimes non si smentisce mai e garantisce un’altra stagione di altissimo livello (chapeau Andrew Lincoln). Se la storia ad un certo punto sembra procedere a ritmi blandi, tranquilli: ci pensa lui ad alzare il livello con qualche scena epica ‘delle sue. E ce ne sono parecchie. ‘Un machete rosso. Sarà quello con cui ti ucciderò’. Ogni promessa è debito. Rick l’aveva detto, i cannibali avevano fatto incazzare le persone sbagliate. Gareth dopo aver visto la distruzione di Terminus viene finito con quel machete rosso. ‘Ti avevo fatto una promessa’. Liberatosi dei cannibali c’è la saga del Grady, e ancora una volta Grimes epicizza a più non possoI’m Rick Grimes…’ si presenta cosi ai poliziotti dell’ospedale, testa alta e petto in fuori, nonostante le pistole puntate. Lo scambio alla fine va male, lui uccide un poliziotto in maniera forse un po’ gratuita e sembra perdersi, ma fa parte dei suoi up and down di personalità. E quindi ancora Alexandria. Prima è scettico, poi ci prova a vivere una vita normale. A rilassarsi. Ma non ce la fa. Alla fine della 5×13 sente il rumore di uno zombie fuori dalla recinzione e gli vengono fuori brividi, sorrisi, di tutto e di più. Come se per lui ormai l’azione, il rischio, gli zombie, l’apocalisse fossero una droga. La tensione sale, il fatto che Pete picchi Jessie – di cui tra l’altro lui s’invaghisce – è lo spunto giusto per darle sfogo: botte da orbi ed altra scena epica, con pistola puntata sugli alexandrini: “Il vostro modo di gestire le cose è fallito. Se non combatti, muori. Noi siamo quelli che sopravvivono”Sontuoso, anche alla fine. Quando si prende di fatto il comando di Alexandria: “Voi cambierete. Voi sopravviverete”. Salvando tutti da uno zombie che s’aggirava indisturbato per la città. Salvando tutti da Pete, che uccide. E poi l’incontro con Morgan. ‘Rick…’. Sguardi attoniti, sguardi che raccontano poemi epici. Boom. Ancora complimenti, sceriffo.

CAROL 9 (MIGLIOR PERSONAGGIO DELLA STAGIONE) – Abbiamo un vincitore. Anzi, una vincitrice. La stagione 5 di The Walking Dead è la stagione della definitiva consacrazione di Carol Peletier. Una stagione dove Carol si prende la palma di Numero 1. Senza di lei sarebbero tutti morti a Terminus, ma s’inventa un capolavoro per liberarli ri-guadagnandosi la fiducia del gruppo. Rischia grosso al Grady, investita e salvatasi per miracolo. E’ ad Alexandria però che dà il meglio di se’. E’ ad Alexandria che spicca la sua stella camaleontica. Travestita da donna buona ed indifesa, si prende pian piano il comando. Spaventando bambini e poi costruendoci rapporti materni – col piccolo e fastidioso Sam, voto 6,5 – istigando e caricando di rabbia Rick, portandolo indirettamente all’esasperazione che esplode contro Pete e col discorso epico di Grimes versus alexandrini. Davanti al delirio del capo tutti sono tesi e preoccupati, lei invece tradisce un sorriso beffardo. Perchè ha vinto lei, perchè è lei che comanda anche se nessuno se ne accorge. Una donna debole ed insicura trasformatasi pian piano in un genio della guerra e della comunicazione. Burattinaia travestita da burattino. The Mentalist.

 

Un saluto agli amici di The Walking Dead Italia e The Walking Dead ITA!

 

 

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