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Serie TV - Hall of Series » True Detective » 10 momenti in cui Rust Cohle ci ha fatto riflettere

10 momenti in cui Rust Cohle ci ha fatto riflettere

9) Religiosità

rust cohle

Nella puntata in cui visitano il capannone in cui si sta celebrando la consueta messa cantata, Rust Cohle esprime tutto il suo disappunto in riferimento a ciò che sta vedendo, con grande irritazione di Marty. Queste le sue parole:

“Questa qui sarebbe vita? Persone che si radunano e si raccontano stronzate in aperto contrasto con tutte le leggi dell’universo solo per finire una cazzo di giornata in santa pace? Sarebbe questa la realtà in cui vivete voi, Marty?”.

La frase, in risposta alla provocazione di Marty che è meglio vivere in quel modo piuttosto che come vive Rust, esprime la posizione di quest’ultimo non tanto sulla religione, quanto sul concetto di religiosità: non è un problema di cristianesimo, ebraismo o islamismo, ma è un problema di fuga; fuga dai reali problemi che quella gente, con un paio di canti e di preghiere, crede di poter evitare o dimenticare. Le risposte, sembrerebbe dire Rust, vanno cercate fra noi e dentro di noi, non in qualcosa o qualcuno con cui non riusciamo neanche ad avere un contatto.

10) Discorso finale

rust cohle

La storia è finita: il killer e pedofilo è morto; Rust e Marty hanno quasi perso la vita per raggiungere il loro obiettivo, ma hanno fatto trionfare la giustizia. A rischiare di più è stato Rust, che per qualche momento ha pensato finalmente di essere raggiunto dall’oscurità che anni prima aveva avvolto la figlia. Ed ecco, dunque, la frase che conclude la storia: osservando il cielo, Rust chiede a Marty cosa vedesse; tanta oscurità, gli risponde l’amico;

“Non sono d’accordo; una volta non c’era che l’oscurità. Ma se me lo chiedessi ora, ti direi che, per come la vedo io, è la luce che sta vincendo”.

Questa frase, di un inaspettato ottimismo ma toccante significato, conclude il percorso iniziato nel 1995: Rust Cohle si appresta a vivere, non solo più a testimoniare, in maniera definitiva quell’esperienza magnifica, piena di contraddizioni odiose e insopportabili, che concede a tutti il tempo di cambiare più volte il modo di vedere le cose: la vita.

Per una più generale visione della prima stagione, consiglio:

10 temi esistenziali di V. Bellopede;

Il simbolismo e la poetica di D. Settembrini;

Filosofia, riflessione, vita del sottoscritto.

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