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Nip/Tuck, il culto del narcisismo tra l’essere e l’apparire

Nip \Tuck riesce ad essere un prodotto tragicomico, a tinte erotiche, trasgressive e irriverenti con una massiccia dose di humour; è un medical drama unico e che si trasforma di continuo, alternando momenti comici, drammatici e deliranti. La serie ha vinto un Golden Globe nel 2005 come Miglior serie drammatica e si è conclusa nel 2010, con la sua sesta ed ultima stagione.

Nip /Tuck è il culto del narcisismo, l’ossessione morbosa per l’attenzione degli occhi altrui sul nostro aspetto esteriore.

È una serie che fa riflettere in modo incredibile su una domanda cardine delle nostre esistenze. Dopo le tre domande esistenziali primordiali ed eternamente insoddisfatte : chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, subentra infatti il tema dell’estetica, non come il vero senso di etica e rispetto del bello, ma l’estetica come ossessione totale, come preoccupazione assoluta e necessità vitale. La domanda è ora un’altra, chi, cosa siamo e soprattutto cosa sembriamo, agli occhi degli altri?! Nip/Tuck scava dentro il nostro animo e ci fa riflettere su qualcosa di comune ma assolutamente incredibile. Siamo ossessionati e disturbati dal giudizio degli altri; eppure questi “altri” sono soggetti che per noi non hanno nè un nome, nè un volto, nè un aspetto. Si può anche non conoscere affatto “gli altri”, eppure il loro opprimente giudizio, muta e fa cambiare l’ idea riflessa che abbiamo di noi stessi. Si vuole essere diversi, tramite un’ operazione di chirurgia estetica, i soldi spesi per il nostro aspetto esteriore, il biglietto da visita per la società. Il botox che lievita negli zigomi diventa copertura di ciò che siamo dentro, il silicone che aumenta le misure dei seni, sintesi metaforica di molte anime gonfie fuori e vuote dentro.

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Nip\Tuck

Nel centro privato di chirurgia estetica “McNamara/Troy” va a confluire tutto lo spettro delle personalità umane esistenti, una vera e propria realtà circense : il fiero vanitoso; colui che semplicemente ostenta; colei che vive nella venerazione sacra delle riviste di gossip e vuole essere come le top model e le sacre dive della tv; il fragile che non vuole essere ma solo apparire; il vero paziente che in seguito a seri incidenti ha realmente bisogno di un intervento di chirurgia plastica, la ragazzina viziata che vuole avere un decolletè più generoso e le labbra come la sua più appariscente amica, il ricco ereditiero che ha come occupazione lo sperperare. Aspiranti suicidi, maniaci narcisisti, gangster, soggetti disturbati e donne spendaccione, un vero ambiente da circo in una clinica privata di chirurgia. Dottor Troy e socio hanno veramente a che fare con ogni personalità esistente, con ogni vizio, con ogni tipo di paziente e con ogni tipo di intervento chirurgico, diventando sempre più ricchi e stimati nella Miami del lusso e dell’ostentazione (ambientazione tra le altre, della serie Dexter). Il loro business cresce grazie alle incertezze umane, all’effettiva necessità e alla cultura del narcisismo, nonostante i costi altissimi e la non necessità, sono sempre più coloro che ricorrono alla chirurgia estetica.

Screenshot_2016-03-29-15-41-51La chirurgia plastica diventa una metafora della vita stessa : “il necessario” ed “il superfluo” che si incastrano e si odiano.
L’uomo spesso senza inciampare ed arrovellarsi nel dilemma shakespeariano dell’essere e del non essere, sceglie una terza via, la strada del compromesso :”la comodità dell’ apparire”, e qui interviene il tandem McNamara\Troy. I due dottori si completano a vicenda, la dialettica scioltissima, l’essere egocentrico, la follia e il fascino di Christian Troy si sposa con la dedizione, intelligenza e professionalità di Sean McNamara. Le vite di Christian e Sean non sono intrecciate soltanto nell’ambito lavorativo, entrambi con Julia McNamara formano un triangolo amoroso del passato, Chris e Julia ebbero infatti un rapporto e questa scomoda verità del passato sarà un tema cardine del rapporto tra i due amici\colleghi.

La serie funziona per tantissimi motivi e l’alternarsi e sovrapporsi di generi diversi crea una commistione originalissima, questo è di sicuro il primissimo motivo di successo. Gli attori sono convincenti e la tematica trattata è uno specchio degli anni attuali e della nuova mentalità dell’uomo moderno. Uno dei numerosi meriti della serie è criticare la società dei ricchi e degli pseudo-famosi con una tipologia di critica sociale che in Nip\Tuck non è mai pesante e demagogica, ma sempre accompagnata dall’ironia, dai dialoghi riuscitissimi e frizzanti e dalle situazioni assurde, (tendenti in certi casi al paradossale) in cui i due chirurghi spesso vanno a trovarsi.

Nell’assurda costruzione artificiale che chiamiamo “vita”, la bellezza è un utile mezzo per raggiungere un fine, una necessità primordiale, e per moltissimi è tristemente un’ossessione senza fine.