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#VenerdìVintage – Le 7 Serie Tv italiane più amate tra gli anni Ottanta e Novanta

2) Vicini di casa

I vicini di casa

Sit-com andata in onda tra il 1991 e il 1992, Vicini di casa riprende in grandi linee lo schema narrativo del film La strana coppia con Jack Lemmon e Walther Matthau, inserendolo nella Milano di inizio anni novanta con protagonisti due fratellastri diametralmente opposti per stile di vita, i quali condividono un appartamento dentro un condominio nel quale abitano anche un strambo inventore di giocattoli e la presentatrice televisiva Gabriella Golia. Fanno parte del cast Silvio Orlando, Teo Teocoli, Gene Gnocchi e, appunto, la Golia.

Scritto da Gino e Michele – ideatori della compagnia cabarettista Zelig – con la collaborazione della Gialappa’s Band, Vicini di casa una volta concluso è finito nel dimenticatoio delle repliche televisive, nonostante la critica lo abbia spesso incluso tra esempi di sitcom italiana di qualità.

 

3) La piovra

La piovra

Serie “kolossal” con all’interno ben dieci miniserie, La Piovra è stato il primo esempio di prodotto televisivo italiano che tratti di mafia. Andato in onda dal 1984 al 2001 (anno in cui furono trasmesse le due puntate de La piovra 10), La piovra vede diversi protagonisti, anche se nell’immaginario comune vengono ricordati soprattutto quelli delle prime stagioni: il commissario Cattani (interpretato da Michele Placido) e il suo acerrimo nemico Tano Cariddi, capo della “Piovra”, interpretato da Remo Gironi ed ispirato a Michele Sindona.

Tra rapporti inquietanti tra politica e mafia, massoneria e corruzione, La Piovra ebbe un incredibile successo, non solo in Italia ma anche fuori dai confini, soprattutto per la sua capacità (e coraggio, visti i tempi) di raccontare un fenomeno complesso senza utilizzare stereotipi e censure.

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