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#VenerdìVintage – Theodore “Ted” Buckland, l’avvocato bislacco

L’avvocato Ted Buckland è per distacco il personaggio più sfortunato, strano e per l’appunto bislacco di tutto lo staff del Sacro Cuore!

Le non per forza giuste regole sociali impongono quasi sempre la presenza di uno “sfigato” all’interno di un gruppo: un individuo che viaggia su binari diversi dagli altri, le cui caratteristiche non piacciono alla gente che piace e soprattutto resiste al tacito invito di cambiamento proposto dai cosiddetti “normali” della comitiva.

Nel fantastico universo di “Scrubs” questo ruolo non può che essere appannaggio di Ted Buckland, il bislacco avvocato dell’ospedale.

Sulla spaziosa fronte di Ted campeggia un bersaglio che, chi più chi meno, gli altri protagonisti della serie centrano perpetuamente. Proprio non riescono a mettersi sulla stessa lunghezza d’onda di quest’omino buffo e silenzioso. Tra di essi, il più agguerrito e implacabile di tutti è colui che senza dubbio può essere definito la nemesi del nostro strampalato eroe: Bob Kelso (“come va?“).

Ted e Kelso
Ted e Kelso

Questi due se le sono date di santa ragione per 9 lunghissimi anni. Con questo intendo ovviamente dire che Bob ha preso, psicologicamente parlando (o forse no?), a calci nelle terga il povero Ted dal primo all’ultimo episodio.

Come? Si potrebbe citare la sfida intellettuale con il suo cane Baxter, il divieto perpetuo delle ferie, lo scherzo della terra nel caffé e tante, innumerevoli umiliazioni che l’avvocato è stato costretto a subire, senza rispondere praticamente mai al suo aguzzino. Certo, talvolta ci sono state delle piccole gioie, come ad esempio la disputa delle siringhe oppure la corsa senza vestiti a seguito del pensionamento dello stesso Kelso (per altro terminata con la lacerazione della lingua di Ted e un fiume di sangue), però è impossibile non decretare Bob vincitore di quest’unilaterale tenzone.

La prepotenza, il carisma e il potere del primario sono semplicemente irraggiungibili per la goffaggine, l’introversione e le fin troppo produttive ghiandole sudorifere dell’avvocato, che un po’ come gli Washington Generals sembra essere stato creato esclusivamente per venire annichilito e sconfitto dagli Harlem Globetrotters (confessatelo, immaginarsi il vecchio Kelso con canotta e mutandoni a strisce è davvero spassoso!).

Tutto questo suggerisce un tipo di personaggio piuttosto stereotipato e in effetti per molti versi è così, tuttavia Ted potrebbe riservare qualche sorpresa.

Ted e la sua band
Ted e la sua band

Da un uomo di 50 anni, che vive ancora con sua madre ed evidentemente fallito non ci si aspetterebbe l’ardire di mettere su un quartetto musicale, invece Ted l’ha fatto e anche con dei bei risultati! Momento da secchioni in arrivo. L’attore che lo impersona, Sam Lloyd, è per davvero un cantante (perfino di discreto successo) e quello che si vede in “Scrubs” è il suo vero gruppo: i “The Blanks” sono in attività dal 2000, hanno pubblicato due dischi ufficiali e continuano imperterriti a far risuonare le loro candide voci nei locali americani. Fine del momento da secchioni.

Insomma, Ted ha il coraggio di mostrare la sua (sottile) vena artistica al mondo che lo circonda e questo appare oltremodo strano se si pensa che Buckland passa il suo tempo per lo più in stato di perenne mutismo, emettendo qualche grugnito di tanto in tanto e covando nel suo testone sogni piuttosto pittoreschi come i 100 modi più sanguinosi per uccidere Kelso o che ne sarebbe stato della sua vita se avesse avuto più capelli.

Ogni scena che ha per protagonista Ted è semplicemente irresistibile, tale è il tasso di umorismo demenziale all’interno di esse tuttavia, sulla falsa riga della comicità di “Fantozzi” che in Italia conosciamo così tanto bene, la storia di quest’avvocato incarcerato nei suoi completi di nylon fuori moda è profondamente triste e malinconica.

Ted in tutta la sua tristezza
Ted in tutta la sua tristezza

Questo dialogo tra lui, l’Inserviente e J.D. dopo l’ennesima delusione amorosa del Nostro è emblematico:

I: “Senti Ted è normale che tu sia sconvolto per quella ragazza. Noi abbiamo firmato una tregua per darti una mano

T: “Non sono sconvolto…

J: “Ted ti abbiamo visto nel parco tirare sassi alle coppie sposate!

T: “Perché loro sono felici e io no?!

J: “Coraggio amico, ce la farai a conquistarla

T: “No, no, no. Voi due non potete capire. Se solamente penso a una ragazza così avvenente la salivazione mi si azzera, mi si secca la bocca! Solo al pensiero dei suoi meravigliosi occhi e del suo dolce sorris…

Tralasciando l’ultima parte e l’apparente paralisi di Ted, vi rendete conto di chi si è appena mostrato? Un insicuro, un infelice cronico, un’anima in pena del tutto cosciente di ciò che accade intorno a lei e che vorrebbe altrettanto, si adopera (a modo suo) per raggiungerlo e non ci riesce! E’ struggente, quasi drammatico, talmente triste da lasciarti immobile…poi però sapete che è successo? Ted l’ha conquistata quella dolce donzella e senza scendere a compromessi col cambiamento che tutti gli altri tentavano subdolamente di suggerirgli. Si perché dietro quel muro di gomma c’è un uomo volenteroso, positivo e soprattutto pieno di speranze e di sogni che, dopo una gargantuesca dose di sventure, è finalmente riuscito a realizzare. Chi è adesso lo sfigato?

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