RAPPORTO CON GINEVRA
Uno stravolgimento totale del mito di Artù, ben costruito e trattato, anche se vagamente stereotipato. Ginevra è una serva, la dama di compagnia di Morgana, di umili natali e per di più di colore. Insomma, non certo una regina. In più, la sua intesa con Lancillotto avviene prima della sua relazione con Arthur e non vi è alcun vero tradimento. Anzi, Ginevra aiuta il giovane principe nel suo processo di maturazione, aprendogli gli occhi verso tutta una serie di suoi comportamenti e di ingiustizie sociali che lui all’inizio non nota, cresciuto com’è nella bambagia, al sicuro dalle brutture e dalla povertà. Questo rapporto lo aiuta a imparare a preoccuparsi dei più deboli oltre che a difenderli con le armi.
INSICUREZZA
Il suo modo di fare spaccone nasconde, nemmeno troppo bene, una forte insicurezza, dovuta sia al rapporto con il padre, uomo duro e poco incline a mostrare il proprio affetto, sia alla sua educazione finalizzata a trasformarlo in un buon re. E spesso Arthur non si ritiene all’altezza di questo compito, che comunque vede abbastanza lontano (suo padre è ancora piuttosto giovane e gode di buona salute).
Nonostante le sue qualità, in fondo è modesto e crede di non essere all’altezza del padre, in fondo un buon re anche se indiscutibilmente bigotto.