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Era l’uomo più atteso di questo inizio 2016 e non ha deluso le aspettative. La premiata ditta Marvel/Netflix è riuscita a sfornare una serie di capolavori uno dietro l’altro, e sembra essere inarrestabile. Matt Murdock, alias Daredevil, o se preferite “Il Diavolo di Hell’s Kitchen”, è uno dei personaggi certamente più riusciti degli ultimi anni. Nel corso delle prime 2 stagioni ha risvegliato l’interesse per un eroe che, nonostante una pellicola cinematografica a lui dedicata, non aveva ricevuto giustizia nel mondo televisivo. L’abbiamo seguito sin dagli albori della sua carriera da vigilante fino all’apoteosi nel finale della seconda stagione, quando sembra fare il suo passo definitivo verso l’affermazione come eroe.
Affascinante, misterioso, caritatevole, forte e inarrestabile: Matt Murdock è forse ciò che più si avvicina alla definizione di Difensore degli innocenti.
Ci ha colpito la sua personalità, il suo percorso e la sua crociata solitaria. Preparatevi ad un’analisi nuda e cruda di un personaggio controverso.
10 motivi per amare Matt Murdock/Daredevil
ANGELO VESTITO DA DIAVOLO
Matt Murdock fa quel che fa per amore della sua città e della sua gente, e sa bene che agli occhi del mondo Hell’s Kitchen è considerata una topaia abbandonata da Dio. Un bambino che nasce nell’inferno e a cui vengono inflitte pene pesantissime e ingiuste per un anima come la sua. Assumerà la sua seconda identità spinto dalla convinzione che la giustizia non vada rimpiazzata bensì aiutata. Durante i suoi tormentati discorsi arriverà sempre a ribadire che agisce perché la giurisprudenza che tanto ama non arriva fino alle viscere più recondite della società. Non giudice, giuria e boia ma Angelo custode incaricato di raccogliere le anime in pena per assicurarle al giudizio imparziale di un tribunale. Il suo costume deve essere un simbolo, e sceglierà di essere un Diavolo perché l’inferno è la sua casa. E nonostante avverta il volere di Dio nell’affrontare la sua crociata, non dimentica di essere nato e cresciuto in mezzo ai demoni.