7. Il mistero il e paranormale
A leggere la trama di Outlander inizialmente si può restare un attimo perplessi: una donna che viaggia indietro nel tempo fino al 1973? Verrebbe da pensare a macchine del tempo o vortici spazio temporali. Ma come è possibile visto che la storia è ambientata (inizialmente) nel 1945?
Ma non stiamo parlando di tecnologia o navicelle spaziali, tutt’altro: la forza che muove gli eventi è legata al sovrannaturale ed alle leggende che animavano la Scozia in passato, come i Druidi, le pietre magiche, la forza della Madre Terra. La nostra protagonista infatti si ritroverà a viaggiare nel tempo attraverso alcune pietre situate sulla collina di Craig Na Dun, nelle Highlands scozzesi, dopo avere assistito ad un rituale sacro in onore di Madre Natura. L’elemento di magia e mistero rende la storia ancora più interessante, perché conferisce quell’aurea mistica ad una vicenda che altrimenti sarebbe sembrata poco più che assurda non trattandosi dei normali contesti dei viaggi del tempo. Sarete tentati più volte di dimenticare la premessa paranormale dello show (che un po’ decresce andando avanti) anche perché ciò che colpisce è il fatto che Claire riesce facilmente ad adattarsi a questa nuova realtà in cui si ritrova catapultata, e man mano che lei si ambienta nel castello di Leoch sarà sempre più facile percepire quest’aura di magia come normale. Questo anche grazie al personaggio di Geillis Duncan, una donna molto misteriosa che Claire incontrerà durante il suo viaggio, una specie di guaritrice da tutti considerata una strega che però nasconde un segreto molto più grande e sconvolgente.