Non credo di dover essere io a spiegarvi cosa sia Boris e quanto sia importante nel mondo delle serie tv. Obiettivamente questa potrebbe essere l’introduzione più corta mai fatta, e potrei utilizzare soltanto citazioni dallo stesso telefilm.
Ma la verità è che anche Boris vuole la sua parte. Questa serie tv risale al 2007, e si è conclusa nel 2010. Quindi in realtà sono passati più di dieci anni dalla sua prima messa in onda, e dobbiamo ringraziare Netflix se oggi possiamo rivederci tutte le puntate a ripetizione.
Boris è LA serie tv. Con una comicità sferzante e a tratti irriverente, racconta l’ambiente televisivo italiano in tutte le sue sfaccettature, soprattutto quelle generalmente più in ombra.
La serie tv ha creato dei tormentoni incredibili, che ancora oggi vengono usati anche nel linguaggio comune, più spesso di quanto non si pensi. E sorprende pensare che dopo dieci anni le cose nel settore non sembrano essere molto cambiate.
Il lato marcio è raccontato con un divertente cinismo che noi spettatori non dimenticheremo mai. Ecco perché oggi abbiamo voluto celebrare questa serie raccontando i dieci motivi per amare Boris. Abbiamo fatto il possibile per includere tutte le meraviglie che ci sono state mostrate, ma se mancasse qualcosa, fatecelo sapere!
1) I personaggi
Sono convinta che se comincio a parlare di Boris a chiunque mi ascolti verrà in mente almeno un personaggio. Ed è altrettanto probabile che a ognuno ne venga in mente uno diverso. Questo perché il cast della serie tv è variegato e presenta dei personaggi perfettamente caratterizzati.
Da Biascica, responsabile delle luci coatto, a Duccio, direttore della fotografia cocainomane; da Stanis La Rochelle, il divo del cast, a Corinna, protagonista femminile raccomandata e incapace. Fino ad arrivare al nostro regista, René Ferretti, che da anni fa questo mestiere e ha capito come gira il mondo.