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10 motivi per amare Community

How I Met Your Mother
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Spesso dimenticata e misconosciuta in Italia, Community (che a noi manca tantissimo) rappresenta uno dei più fulgidi esempi di comedy alternativa, una Serie Tv cioè che abbandona i colori sgargianti e le situazioni alla “volemose bene” tipici delle comedy tradizionali senza però perdere il gusto per la risata. Anzi, per il sorriso. Perché con Community si ride sempre a denti stretti ben consapevoli della più profonda riflessione che la scena di turno riserva sempre.

Andata in onda per sei stagioni per un totale di centodieci episodi, Community racconta la storia di Jeff Winger, un avvocato a cui viene revocato il permesso per esercitare la professione perché in possesso di una laurea falsa. Jeff si iscriverà così a uno scadente college dove poter ottenere nel più breve tempo possibile la laurea. Qui si troverà coinvolto in un gruppo di studio che lo legherà indelebilmente ai sei membri di cui è composto.

L’idea alla base della Serie nasce a opera di Dan Harmon che era finito anni addietro in un college per salvare il rapporto con la fidanzata di allora. Al Glendale Community College (Los Angeles) divenne incredibilmente legato al gruppo di ragazzi con cui era solito studiare nonostante non avesse nulla in comune con loro. La figura di Jeff è perciò ispirata allo stesso Dan Harmon, per sua stessa ammissione egocentrico e opportunista come il protagonista.

Proviamo ad analizzare insieme dieci motivi che possano convincervi ad iniziare questa fantastica e ingiustamente snobbata (in Italia, più che altro) Serie Tv.

1) È originale anche nella caratterizzazione dei personaggiCommunity

Si è già detto del protagonista, Jeff, e di come la sua caratterizzazione sia fortemente autobiografica e legata in buona parte alla personalità del creatore Dan Harmon. Lo stesso Harmon ha a più riprese sottolineato come il casting abbia occupato la stragrande maggioranza del lavoro sulla Serie. E il risultato si vede. Ogni interprete è credibile e ha una psicologica unica e particolarissima. Oltre all’acuto ma calcolatore Jeff abbiamo la bella Britta, ragazza impegnata in mille campagne e attenta alle minoranze.

Il suo eccesso di altruismo è spesso sfruttato per ripetute critiche a certo buonismo da “tuttofare” e messo alla berlina dalla scaltrezza dello stesso Jeff che si rivela però sempre buffonesco nei suoi tentativi di strumentalizzare la cosa. Nerd autistico è invece Abed da cui passa buona parte del citazionismo diretto che troviamo in Community. Suo grande amico è Troy, estroverso e affascinante. A completare il gruppo Annie, la perfettina del gruppo; Shirley, fanatica cristiana e Pierce, ricco annoiato. Ma anche i personaggi minori non mancano di un’attentissima analisi. Su tutti Craig Pelton, il preside politicamente corretto fino all’iperbole e Ben Chang, mina vagante della Serie, villain sui generis.

La chimica generata tra tutti gli interpreti è unica e rappresenta il grandissimo punto di forza di Community. Le battute emergono nella loro naturalezza così come le situazioni in cui di volta in volta i personaggi si calano con realismo impressionante.

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