6) Duplice modo di porsi
Di questo aspetto va dato tutto il merito all’attore che lo ha interpretato, Giancarlo Esposito. Incredibile è, infatti, il modo in cui è riuscito a rendere Gus estremamente temibile e gentile nella stessa scena nell’arco di pochi secondi. Pensiamo, ad esempio, alla puntata in cui i cugini Salamanca si siedono nel suo fast food con intenti decisamente intimidatori; la direttrice del locale si rivolge a Gus che, molto gentilmente, le assicura che si occuperà lui della faccenda, sorridendole. Un secondo dopo, rivolge uno sguardo truce, intimidatorio e penetrante nei confronti dei cugini: in un attimo, abbiamo assistito ad una netta metamorfosi.
7) Imprevedibilità
Un boss che si rispetti lascia che l’istinto compia la sua piccola parte. Se l’imprevedibilità non è dettata dall’istinto, almeno è ciò che traspare all’esterno: l’uccisione di Victor è l’esempio più lampante di questo aspetto. Nessuno in quella stanza e in quel momento pensava che il soggetto destinato a morire fosse il faccendiere di Gus, e di certo non in quel modo brutale e animalesco: la nota compostezza di Gus è venuta meno nel momento in cui ha mostrato il suo secondo lato, sgozzando a mani nude quel ragazzo.