4) La recitazione
C’è poco da dire. La recitazione è stata a dir poco spettacolare. Cast di altissimo livello, e non solo per i volti noti. Sono stati tutti bravissimi. Una menzione d’onore a Daniel Webber, aka Lee Harvey Oswald, bravissimo e a dir poco inquietante.
Oltre a queste ragioni, poi, c’è aggiungere che con il tempo ho potuto capire che, se già adattare qualunque romanzo è difficile, adattare King è un’impresa immane, che spesso fallisce miseramente.
Sono felice di poter dire che 11.22.63 è una delle poche che è riuscita nell’ardua impresa.