Jessica non è mai stata una sprovveduta. Lei ha sempre saputo cosa stava facendo, nel momento in cui lo stava facendo. I continui tentativi nella sua lotta contro il silenzio, contro la negligenza e l’indifferenza della gente ne sono la prova. Il suo desiderio di farsi sentire, di essere ascoltata ha prevalso su tutto il resto anche quando di fronte a lei ha incontrato diversi ostacoli. Non solo Jessica è stata uno dei motivi trainanti della serie, ma ha anche avuto un forte impatto nei confronti degli altri personaggi. Proprio per questo motivo 13 Reasons Why 3×12 vuole renderle omaggio con un discorso che celebra tutto il suo duro lavoro.
La verità è una sola: non si sente mai parlare abbastanza di quanto le sia accaduto. Le poche parole che le sono state rivolte, tutti i “mi dispiace” non hanno senso. Le critiche che le sono state mosse di fronte alle modalità della sua protesta non hanno fatto altro che peggiorare la situazione.
Questo finché il mondo, e con esso la Liberty High, non si rende conto di quanto sia sbagliato che, tanto per cominciare, un ragazzo si sia sentito autorizzato a fare ciò che voleva con il corpo di Jessica e di altre persone.
Proprio per questo motivo, finalmente, dopo un’intera stagione passata nella rabbia e nel silenzio, Jessica ha dato una voce a tutte le vittime. O meglio, a tutti i sopravvissuti. Il coraggio dimostrato da lei, come da tutti quelli che si sono alzati in piedi a interrompere la spirale di sofferenza e solitudine in cui si erano ritrovati, è stato ripagato. Tutte le azioni, le rivolte, i tentativi disperati di essere ascoltati, hanno finalmente un senso. Ora i sopravvissuti sanno di non essere soli. Jessica non è sola, Tyler non è solo e nemmeno Justin è solo.
Della storyline di Tyler ne abbiamo parlato approfonditamente (anche qui). Lui in particolare ha dovuto toccare il fondo, prima di poter risalire. Tutti quelli attorno a lui, quelli che hanno cercato in tutti i modi di proteggerlo e di salvarlo, in qualche modo, si sono fatti carico del suo peso e lo hanno condiviso assieme. Prima per la tentata strage e poi per quello che gli ha fatto Monty, aggressione che lo ha cambiato per sempre. In 13 Reasons Why 3×12 finalmente anche lui si è tolto un peso dalle spalle, questa puntata è stata il suo punto di svolta. Per Tyler, Clay e Jessica sono state due persone molto importanti ed è solo grazie a loro che ha trovato la forza di alzarsi in piedi e di dire, a testa alta, di essere un sopravvissuto.
Tutta questa felicità viene spenta quando la polizia irrompe a scuola, arrestando Clay per l’omicidio di Bryce. Il che non è stata affatto una sorpresa considerato il suo comportamento in passato e il suo odio nei confronti di Bryce Walker. Non resta quindi che capire una cosa: cos’è successo la sera dell’Homecoming? Clay si è ingelosito vedendo Any e Bryce baciarsi e durante la rissa ha cercato di far del male al ragazzo, fallendo miseramente. La sua serata non è finita lì perché è stato a quel punto che il protagonista si è recato sotto casa del suo nemico e gli ha mandato dei messaggi minatori, ignaro del fatto che in quel momento lui si trovasse già al molo.
Qui, un altro pezzo del puzzle cade al suo posto. In 13 Reasons Why 3×12, Zach confessa di essere l’assassino. Secondo la sua versione, Bryce è morto dopo che lui lo ha abbandonato al molo, tutto sanguinante e con una gamba rotta, impossibilitato a chiedere aiuto. Ovviamente le cose non potevano risolversi così facilmente. O meglio, questo spiega tutte le lesioni sul corpo della vittima, ma la causa del decesso è affogamento.
Quindi ai detective, con l’aiuto di Ani, resta solo da capire chi sia stato a buttare il corpo di Bryce in acqua. Clay è stato, in un certo senso, scagionato, ma il suo alibi continua a destare sospetti. L’arresto di Monty, successivo alla denuncia di Tyler, non è che l’ennesima pista che la polizia prova a seguire. Ma sarà compito dell’ultima puntata fare chiarezza su quanto è accaduto perché i segreti stanno cominciando a emergere, ma ancora non sappiamo chi dei ragazzi sia l’assassino. A questo punto potrebbe trattarsi davvero di chiunque, perfino di Ani. Usando proprio le parole della ragazza:
Tutti quella sera avevano un motivo per uccidere Bryce Walker