Attenzione: il seguente articolo conterrà spoiler sul finale di 13 Reasons Why. Se invece siete in pari, qui trovate la recensione all’ultima stagione.
Non sempre è possibile rimediare a un danno: la storia di Justin Foley ci insegna proprio questo. Alle volte la rottura è così radicata e profonda che non può essere estirpata in alcun modo, conducendo così all’inevitabile.
In questo articolo ripercorreremo i fatti più significativi che hanno portato alla disfatta di questo personaggio, elencando i 5 momenti in cui, mossi da pietà e commozione, avremmo voluto dargli un caloroso abbraccio.
1) Il periodo che ha vissuto per strada
Alla fine della prima stagione di 13 Reasons Why, Justin confessa a Jessica ciò che le ha fatto Bryce.
Ciò porta sia la ragazza che l’amico a tagliare i ponti con lui. Non sapendo più dove stare, dato che viveva a casa di Bryce per sfuggire dalla madre tossicodipendente e dal suo compagno violento, Justin decide di abbandonare la città e vivere per strada.
Nella seconda stagione, Clay andrà a cercarlo in quanto è l’unico che può testimoniare contro Bryce e farlo accusare di violenza nei confronti di Hannah. Alla fine si scoprirà che per sopravvivere Justin è stato costretto a prostituirsi nel periodo in cui ha vissuto per strada, fatto che ha condotto la sua vita verso un punto di non ritorno.