L’ACCUSA A CLAY
Se Clay fosse rimasto, se Clay non se ne fosse andato quando lei l’ha mandato via, tutto quello che è successo dopo (lo stupro di Jessica, l’incidente in cui è morto Jeff, lo stupro di Hannah, ecc.) non ci sarebbero stati. È questo il succo della cassetta di Clay, l’undicesima cassetta.
Ora, ovviamente non è colpa di Clay quello che è successo. E personalmente non credo che Hannah gli stesse dando la colpa, visto che dice chiaramente che lui è l’unica persona pulita lì in mezzo, l’unica che non c’entra nulla tra le sue “13 reasons why“.
Quando lo manda via, dopo aver reagito male quando il bacio si stava trasformando in qualcosa di più, Clay se ne va. Era la reazione giusta: lei ha mostrato di non volerlo lì, forse anche di non essere interessata davvero a lui, e lui se n’è andato. Certo, sarebbe potuto restare, dirle le stesse cose che immagina poi di dirle mentre sente la cassetta, ma con i se e non i ma non si costruiscono le storie.
Non l’ha fatto, se n’è andato e non è una colpa. Ha semplicemente preso una decisione, una decisione che in quel momento era giusta per lui.