6) I genitori violenti di Justin
Altro splendido esempio di genitorialità sono la madre di Justin e il suo patrigno violento (e probabilmente tossico). La madre è in balia di relazioni sentimentali sbagliate, è di certo una donna fragile che che pensa che l’amore sia violenza e prevaricazione. Tra il fidanzato e il figlio, seppur a malincuore, sceglie il primo e questo spiega molto sulle mille insicurezze che minano la personalità di Justin, un bullo che cerca solo amore.
Il patrigno, se vogliamo chiamarlo così, non solo minaccia di ucciderlo, ma lo butta fuori di casa come un vecchio oggetto di cui disfarsi. Ed ecco da dove deriva il lato violento e represso di Justin.
7) I genitori di Alex, che proprio non ci hanno capito niente
Lo sceriffo del paese è il padre di Alex.
Alex il sensibile, quello che, fino all’ultimo, cerca di mostrare il lato buono di sé, che vorrebbe essere accettato dal gruppo più famoso della scuola. Perché, probabilmente, il padre pensa (teme?) che sia gay, perché è diverso, perché non è uno sportivo. Lo applaude quando si getta in una rissa con uno dei bulli, lo protegge quando dovrebbe fargli una multa per eccesso di velocità, lo nasconde dalle proprie responsabilità fino all’ultimo, anche quando dovrebbe rendere testimonianza davanti agli avvocati.
Alex non ce la fa, preferisce spararsi in testa, piuttosto che nascondere altra polvere sotto al tappeto. Lascia una camera in ordine, così come aveva chiesto suo padre, rendendolo orgoglioso. E resta solo ad affrontare tutti i suoi fantasmi.