4) Lemony Snicket
Che Lemony Snicket sia un tantino invadente è chiaro già dalle prime righe degli omonimi libri da cui è tratto il telefilm di Una Serie Di Sfortunati Eventi. Eppure, visto come il suo personaggio è stato trattato nel corso della trasposizione, ci si spera che i suoi difetti vengano limati. Non è questo il caso, però.
Non sto dicendo che il personaggio di Lemony Snicket non sia ben riuscito, anzi, è molto bello che abbiano scelto di concedergli dello spazio e si vede che il tutto è stato gestito con grandissima cura e attenzione. Solo che, insomma, così sembra un po’ troppo. Inizialmente i suoi interventi sono veramente godibili e più che interessanti: oltre a creare atmosfera, infatti, arricchiscono la narrazione con citazioni varie e stimolano la curiosità dello spettatore. Solo che poi si esagera, e Lemony inizia ad apparire ovunque, a interrompere continuamente la storia, e se nelle prime puntate i suoi interventi si accolgono con molto entusiasmo, alla fine vorresti solo poterlo legare e imbavagliare in un angolo per farlo stare zitto e mandare avanti le vicende dei Baudelaire.
Insomma, come in ogni cosa, la giusta misura è fondamentale, e anche uno dei migliori stratagemmi per portare ironia e dare il giusto clima alla storia, se esagerato può infine portare allo sfinimento.