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5 terribili programmi della televisione italiana che hanno chiuso i battenti subito

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Se vi diciamo “Adrian” a cosa pensate?

Nel corso degli anni la televisione ci ha regalato dei programmi di grande qualità, non sono mancate, però, trasmissioni oggettivamente brutte o che nonostante le premesse , come nel caso dell’ultimo programma di Adriano Celentano, “Adrian“, sono state dei veri e propri flop.

Nell’era dei canali digitali e dello streaming la televisione ha perso parte del suo appeal, ha difficoltà ad andare incontro ai gusti del pubblico più giovane e spesso i programmi che hanno più successo in termini di Auditel sono sempre e solo i soliti noti.

Sebbene la crisi della tv generalista sia recente, le trasmissioni che non hanno avuto successo ci sono state anche in era pre-internet.

Oggi parleremo quindi di cinque terribili programmi della televisione italiana che hanno chiuso i battenti subito.

5. La piscina, 1991, Rai Tre

Iniziamo con un throwback: è l’estate del 1991 e Alba Parietti ha la sua grande occasione, viene reclutata da Rai3 per una trasmissione in prima serata a metà tra il varietà ed il talk show: “La Piscina“. La Parietti ha finalmente la possibilità di dimostrare il suo talento; perché per essere in tv dalla notte dei tempi, uno lo deve per forza avere.

Lo studio televisivo viene trasformato in un attico romano con piscina in cui la conduttrice ha la possibilità di intervistare ospiti, cantare, ballare e, addirittura, fare da spalla ai comici ospiti, tra cui ricordiamo Oreste Lionello; Benito Urgu, Stefano Nosei.

Il programma, però, non riesce a conquistare il pubblico; le critiche maggiori le prende la conduttrice accusata di “essere troppo”. Poco calibrata, molto autoreferenziale, poco misurata e con troppo ego. C’è troppa Alba e poco tutto il resto.

Erano altri tempi, però, e sicuramente un programma del genere non era adeguato a Rai3, rete riconosciuta come “culturale”.

È molto probabile che nemmeno i più vecchietti tra noi ricordino de “La Piscina”, è invece possibile che vi ricordiate di una memorabile performance della Parietti in cui interpreta, in maniera molto provocante e sensuale, il brano “Etienne“, cantato originariamente da Guesh Patt. Passa sempre su Blob.

Più che un party, in piscina La Parietti ci ha fatto un gran tonfo.

4. Non dimenticate lo spazzolino da denti, 1995, Canale 5

Nel 1995 Fiorello non è ancora il One Man Show di “Stasera pago io” ma il suo talento è già emerso prepotentemente con il “Karaoke” e Mediaset gli affida la conduzione della versione italiana del varietà inglese “Don’t Forget Your Tootbrush”.

Il programma è un game show in cui il pubblico può vincere un viaggio in una destinazione esotica e non deve dimenticare lo spazzolino da denti perché potrebbe partire subito. C’è tutto ciò che ci deve essere in una trasmissione di intrattenimento: un conduttore bravo e simpatico, il corpo di ballo col nome che finisce in “ine” (spazzoline, nella fattispecie), l’inviato, (Marco Balestri), la soubrette avvenente, (Anna Falchi).

Fiorello è simpatico, intrattiene, canta, diverte, interagisce col pubblico ma nonostante questo il programma non convince. In realtà, i numeri fatti dallo show sono altissimi se paragonati ai dati Auditel fatti da un programma “di successo” di oggi, ma, ai tempi, una media di quattro milioni di spettatori a puntata, il sabato sera, è considerata poca roba, soprattutto perché da Fiorello ci si aspetta di più ed il programma “Non dimenticate lo spazzolino da denti” viene ritenuto ancora oggi uno dei più grandi flop della televisione italiana, complice la messa in onda in un giorno in cui il pubblico giovane, a cui si rivolge, esce.

A Fiorello, poi, non è stato perdonato il non aver battuto “ I Cervelloni” di Paolo Bonolis.

Oggi sembra impossibile legare al suo nome il sostantivo “flop” eppure 26 anni fa, la televisione era diversa, il pubblico pure ed anche uno dei più grandi conduttori di tutti i tempi è stato battuto dall’auditel.

Dimenticare lo spazzolino da denti ci sembra l’ultimo problema di questo programma.

3. Il più grande (italiano di tutti i tempi), 2010, Rai2 (spoiler: non è Adrian)

Più che “Il più grande (italiano di tutti i tempi)” dovremmo definirlo il più grande (flop di Francesco Facchinetti).

Sull’onda del successo datogli dalla conduzione di X-Factor, la Rai affida al figlio dei Pooh uno show che ha come obiettivo l’eleggere, tramite televoto, il personaggio italiano più top dei top.

I personaggi presenti in classifica sono dei più vari, da personaggi storici come Dante, Leonardo Da Vinci, Galileo Galilei, a personalità importanti della nostra società come Falcone e Borsellino, dal campo letterario con Pirandello, allo spettacolo con Totò e Laura Pausini.

Al programma viene dato un taglio da varietà, quindi lo si snatura dal modello inglese, da cui trae spunto, che invece è un talk show. Grande errore.

Al debutto il programma ottiene l’8,77% di share con 1.861.000 telespettatori, mantenendosi costante nelle puntate successive per chiudere a 1 milione  e mezzo con il 6,8%. 

Numeri irrisori al tempo.

A non piacere, oltre all’enfasi nella conduzione e la prestazione poco convincente di Martina Stella, è stata la scelta delle personalità che devono essere votate per ottenere il titolo di più grande italiani di tutti i tempi.

Alcuni accoppiamenti come Leonardo Da Vinci e Laura Pausini sono sembrati blasfemi. Vi lasciamo con la curiosità di scoprire chi ha vinto il titolo di più Grande.

Possiamo dire, a ragion veduta, che Facchinetti è più bravo con il talento degli altri.

A buon intenditore.

2. Reality Circus, 2006, Canale 5

Ci siamo, non poteva mancare un reality show, non poteva mancare Barbara D’Urso.

Prima di essere la regina di Mediaset, Carmelita ha un passato da dottoressa (Giò) ma anche da conduttrice di reality.

Sua è la conduzione del Grande Fratello della suite di Patrick e Katia ma sua è anche la conduzione di una serie di reality improbabili che cercano di sfruttare questa, allora nuova, formula televisiva.

Il format è abbastanza semplice: concorrenti, più o meno famosi, tra cui brilla Valeria Marini, vivono sotto un tendone da circo e guidati dal figlio di Moira Orfei devono allenarsi per fare dei numeri circensi.

Ci sono anche le nominations, però, come ogni reality che si rispetti.

La trasmissione non ha incontrato, in termini di audience, il successo previsto dalla rete televisiva ed è stata chiusa con tre settimane d’anticipo: l’ultima puntata è stata seguita da 2.698.000 telespettatori (per uno share del 15%), considerati insufficienti per Canale 5.

Non si capisce cosa non sia piaciuto nello specifico. In generale, tutto.

1. Adrian, 2019, Canale 5

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Ci fa davvero male inserire Adriano Celentano in questa lista.

Celentano è una personalità straordinaria che ha fatto la storia della musica e dell’arte in generale ma Adrian è stato oggettivamente un flop, un programma che proprio non è piaciuto a nessuno, né alla critica né al pubblico.

 Adrian è un progetto in 9 puntate; il programma è diviso in due parti: quella che anticipa il cartone, con Celentano e vari ospiti, e il cartone vero e proprio, doppiato da Adriano Celentano, disegnato da Milo Manara, con le musiche di Nicola Piovani, insomma non i primi scappati di casa.

Il cartone, Adrian, è ambientato in un futuro distopico, nel 2068, e l’Italia è governata da un sistema antidemocratico che controlla i suoi cittadini allo scopo fittizio di proteggerli. Al potere troviamo poche fazioni, soggetti manipolatori che fanno tutti capo a un super-mafioso. Si fa riferimento anche a temi caldi come come la violenza sulle donne, l’immigrazione, l’inquinamento e la disuguaglianza sociale.

La prima puntata ottiene un buon successo con 5.997.000 telespettatori e il 21,92% di share poi il declino, fino ad arrivare a toccare un picco negativo con l’8,92% di share.

Dopo 4 puntate il programma viene interrotto per “un malanno di stagione di Adriano Celentano, per poi tornare mesi dopo con titolo e formula modificati :“Adrian Live – Questa è la storia…

Nonostante gli sforzi, neanche questo secondo ciclo ottiene i risultati sperati.

Adrian non è partito con le migliori premesse, ci sono state defezioni importanti prima che lo show iniziasse; pare che per divergenze di vedute artistiche non abbiano più partecipato allo show Michelle Hunziker, Ambra Angiolini e Teo Teocoli.

Gli sono state rivolte molte critiche per le numerose scene erotiche e per alcune frasi lesive per la dignità delle donne come: “Se aveste bevuto qualche bicchierino in meno, forse avreste evitato l’increscioso approccio con dei tipi così poco raccomandabili“. 

Adrian è talmente brutto da non poterlo essere così tanto: siamo convinti che Celentano ci abbia trollato tutti.

Cosa abbiamo imparato oggi?

Se fanno flop Fiorello e Celentano possiamo sbagliare anche noi comuni mortali.