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La Classifica dei 10 migliori episodi di Adventure Time

Adventure Time
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L’errore più comune che si può fare quando si pensa ad Adventure Time, è quello di credere che si tratti solo di un cartone animato per bambini. Niente di più semplicistico dato che il cartone animato in questione è molto più di quello che può sembrare a una prima occhiata. Utilizzando il genere più vecchio del mondo, ovvero la favola, Adventure Time ci trasporta nel magico mondo di Ooo dove abitano mostri, vampiri, eroi e principesse zuccherose, per raccontare di cosa significhi crescere e diventare grandi. Per dieci stagioni, la serie tv ci ha tenuto compagnia con i suoi buffi protagonisti. Nelle avventure di Finn, Jake, BMO, la principessa Gommarosa, Marceline e tutti gli altri abbiamo ritrovato un po’ di quella spensieratezza tipica dell’infanzia, ridendo dei loro scherzi e gioendo per le loro vittorie. Gli abitanti della Terra di Ooo hanno fatto breccia nei cuori dei tantissimi fan che, ancora oggi, ripensano allo show con dolce malinconia.

Tra immagini coloratissime e strani personaggi, Adventure Time si prende anche il tempo di lasciarci degli importanti insegnamenti, come avviene in questi stupendi dieci episodi.

10) 6×19 – Sei proprio tu?

Una costante che accomuna la maggior parte degli episodi di Adventure Time è una certa aura misteriosa e bizzarra. Le avventure di Finn e Jack diventano, spesso, talmente assurde da superare i confini della classica avventura fantasy per farli precipitare in mondi onirici e sempre più stravaganti. L’episodio “Sei proprio tu?” rientra in questa cerchia e, pur piazzandosi al decimo posto della nostra classifica, rimane una delle puntate migliori dell’intero cartone animato. Dopo la morte di Prismo, ucciso per mano del Litch, Finn e Jake celebrano un funerale in suo onore con l’ultimo sottaceto regalato loro dall’amico scomparso. Senza volerlo, però, danno inizio a un rituale del sogno per cui Jake viene trasportato in un’altra realtà mentre Finn deve cercare il modo per riportare indietro l’amico. Jake osserva i vari ricordi della vita di Prismo e addormentandosi riesce a riporatre in vita Prismo. Ovviamente la puntata è ancora più complessa e il rituale del sogno, per funzionare, ha bisogno che qualcuno dorma per sempre. Così, tra labirinti onirici e doppioni, “Sei proprio tu?” si costruisce come un’enorme puntata matrioska in cui i nostri protagonisti

9) 7×23 – Fin Ghiaccio

Anche in questo episodio, Prismo gioca una parte molto importante ai fini della trama. Il signore dei sogni chiama in soccorso Finn e Jake per fermare la versione malvagia del nostro eroe prima che possa aprire un portale verso il multiverso. In un episodio precedente, “Il desiderio di Finn,” abbiamo conosciuto l’alter ego cattivo di Finn e la sua versione di Jake posseduta dal Litch. Bene, in questo episodio la minaccia è più presente che mai ma con un po’ di astuzia e coraggio i nostri eroi riescono a sventare la minaccia. Inoltre, il finale ci riserva anche qualche lacrimuccia. Impietosito dalla sua versione malvagia, Finn, tornato nella stanza del tempo, chiede a Prismo di distruggere la corona di Re Ghiaccio dell’altra dimensione. Così facendo, l’altro Finn è libero e può ricongiungersi con la sua famiglia, desiderio che il nostro eroe non ha mai potuto realizzare. Una puntata che esplora l’idea dell’eroe tra pro e contro. Non sempre infatti essere un eroe significa solo combattere i cattivi e vivere mille avventure ma anche sacrificare la propria felicità in nome di un bene più alto.

8) 5×02 – Il desiderio di Jake

Nel primo episodio della quinta stagione, Jake e Finn, dopo aver inseguito il Litch attraverso un portale, incontrano per la prima volta Prismo che concede loro un desiderio ciascuno. Finn, con la migliore delle intenzioni, desidera che il Litch non sia mai esistito creando una realtà parallela in cui la magia non esiste. In questa realtà, la corona di Re Ghiaccio non ha un proprietario e così il Finn alternativo per salvare la propria famiglia la indossa e diventa cattivo. Il secondo episodio si apre dunque con un Finn ormai corrotto dal potere che inizia a congelare ogni cosa provocando l’esplosione della bomba mutagena. Il Litch torna, quindi, anche se dentro il corpo di questo Jake alternativo.

Il vero Jake, dopo aver scoperto le conseguenze del desiderio di Finn, esprime il suo salvando Finn e imprigionando il Litch nella dimensione del sogno. L’episodio è un geniale monito sui desideri e le ripercussioni che questi possono avere, anche quando nascondono le migliori intenzioni possibili. Cambiare il passato non è mai una scelta saggia perché ci sono eventi che devono necessariamente accadere. Le ripercussioni di quanto avvenuto in questo episodio colpiranno nuovamente Finn e Jake nella sesta stagione.

7) 6×24 – Evergreen

Adventure Time è molto più che un semplice cartone animato per bambini e, con il passare delle stagioni, questa consapevolezza diventa sempre più chiara.

Lo show ha una sua vera e propria lore che si arricchisce episodio dopo episodio collegando tra di loro i diversi tasselli anche a distanza di anni. Per esempio, un elemento importantissimo della trama principale è la corona di Re Ghiaccio e i poteri devastanti che ne derivano. Un oggetto in grado di esaudire qualsiasi desiderio ma a un costo davvero troppo alto e sono i nostri protagonisti a scoprirlo per primi, a loro spese. Anche Finn, abbiamo visto, può essere corrotto dalla sua magia. Nell’episodio ventiquattro della sesta stagione, Soccorro Sempreverde e il suo assistente Gunter – che non è un pinguino, stavolta, ma un cucciolo di dinosauro – vogliono costruire una magica corona che li aiuti a impedire la distruzione della Terra. Le cose però non vanno come previsto e un desiderio sbagliato porta alla nascita del primo Re Ghiaccio.

La puntata è molto importante perché spiega alcuni dei più grandi misteri della serie ma allo stesso tempo può essere apprezzata come una favola in sé e per sé. Ed è proprio questo il grande pregio di Adventure Time, ovvero la capacità di interconnettere tra loro le storie mantenendole fruibili e magiche anche a un pubblico di passaggio. Evergreen è un episodio pieno di lore ma, allo stesso tempo, una favola con una morale ben precisa che può essere apprezzata e compresa da tutti: rispettare il prossimo e averne cura. .

6) 5×33 – Il tempo di un panino

Jake il Cane è l’elemento comico principale di Adventure Time.

Grazie a lui anche le avventure più oscure e i pericoli più pericolosi riescono a essere affrontati con il sorriso. Nel secondo episodio della quinta stagione abbiamo visto come l’intervento di Jake si sia rivelato essenziale per salvare Finn e il mondo intero. Ma è con questo trentatreesimo episodio della quinta stagione che l’essenza stessa di Jake viene raccontata in tutta la sua dolce follia. Jake riceve un’ispirazione magica e decide di dare forma al panino perfetto. Una volta completata e ammirata la sua opera, il nostro cane parlante non vede l’ora di gustarselo ma viene interrotto sul più bello dall’Omino Magico che gli ruba il panino e promette di restituirlo solo se Jake risponderà a un indovinello.

Anche in questo caso, il pretesto buffissimo da cui prende avvio la storia dell’episodio nasconde una morale di un certo tipo. Il primo istinto di Jake, infatti, non è quello di tenere il panino tutto per sé ma di condividerlo con i suoi amici che, a loro volta, sono pronti a intervenire per aiutarlo contro l’Omino Magico. Insomma, è una favola su un panino? Anche, ma quel panino rappresenta il legame profondo che unisce questi coloratissimi personaggi. Jake è forse uno dei meno caratterizzati dello show e che, quindi, proprio con qeusto episodio ha modo di farsi conoscere maggiormente e darci un’idea del suo carattere che non si limita al buffo egoismo.

5) 5×05 – Il mondo dei piccolini

Un altro episodio in cui l’Omino Magico mette i bastoni tra le ruote ai nostri protagonisti. Sembra una giornata come tante quando Finn e Jake trovano una sacca contente versioni di loro stessi e dei loro amici in miniatura creati dall’Omino Magico. I due iniziano a giocare con loro, governandoli come piccole marionette e sconvolgendo i rapporti delle versioni in miniatura. Il gioco però non è affatto quello che sembra avendo delle ripercussioni sia sulla relazione tra il Finn e il Jack del mondo reale, sia sulle loro controparti piccoline. I loro sé in miniatura non sono affatto dei semplici giocattoli ma delle loro versioni da un’altra realtà alternativa che non riescono però a comunicare in alcun modo.

Per alcuni questo episodio di Adventure Time ricorda moltissimo le vibes alla Twilight Zone con quella sensazione di straniamento e alienazione tipica dello show di fantascienza.

Un evento apparentemente innocuo nasconde un incontro con l’impossibile che cambia radicalmente la concezione della realtà dei nostri protagonisti, facendo riconsiderare loro la posizione che hanno di se stessi nell’universo. “Il mondo dei piccolini” è un episodio spartiacque, necessario per l’evoluzione di Finn e per la sua crescita sia come eroe che come ragazzo. Finn gioca con i piccolini senza alcun intento malvagio ma quando scopre di poter effettivamente sconvolgere la loro vita, anche questo ha delle conseguenze.

4) 7×14 – La vendetta di AMO

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BMO è il migliore amico di Finn e Jake vivendo insieme a loro mille e più avventure, come quella volta in cui i nostri eroi entrano dentro la piccola console per giocare ai suoi videogame. Per la maggior parte del tempo, però, BMO veste il ruolo dell’aiutante lasciando poco spazio a un maggiore approfondimento. L’episodio quattordici e quindici della settima stagione ci permettono di dare uno sguardo al passato di BMO introducendo il personaggio di Mo, creatore di BMO. Il giorno del compleanno della piccola console, si presenta alla casa sull’albero Mo, con un corpo da robot adesso. È il giorno del compleanno di BMO e alla casa albero si presenta il suo creatore Mo, ora con un nuovo corpo da robot e con una sfida per la sua creazione. Mentre BMO deve recarsi alla Fabbrica MO per svolgere un rito di passaggio nell’età adulta, Mo resterà con Finn e Jake. L’avventura di BMO è un susseguirsi di trappole mortali e scioccanti rivelazioni spingendo BMO a diventare grande.

Lungi dall’essere una favola positiva, questo episodio di Adventure Time non ci insegna, forse anche in maniera abbastanza cruda, che la vita non è sempre bella ma che le cose brutte accadono, anche alle persone migliori. Mo in realtà è morto e la sfida di BMO diventa metafora delle tragedie che noi tutti siamo chiamati ad affrontare nella vita vera. Gli eventi traumatici accadono e tutto ciò che ci rimane da fare è rimanere saldi nelle nostre decisioni per poterli superare.

3) 4×25 – Magia musicale

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È uno degli episodi più belli e commoventi di Adventure Time, quello in cui scopriamo finalmente il passato di Re Ghiaccio e la sua storia. Andato a casa di Marceline per scrivere una canzone insieme a lei, Re Ghiaccio sembra non riuscire a ricordare in alcun modo la sua vita prima di diventare il cattivo che tutti conosciamo. Anche quando Marceline rivela di averlo conosciuto prima della trasformazione chiamandolo con il suo vero nome e mostrandogli gli scritti che le ha lasciato molti anni prima, Re Ghiaccio continua a non ricordare nulla. Ma è l’ultima parte della puntata a mostrarci la verità e lasciarci in una valle di lacrime. L’episodio si conclude infatti con un flashback di parecchi anni prima, in cui una Marceline bambina piange rimasta sola in una città misteriosamente devastata. Le si avvicina un uomo di nome Simon che la consola e le dona un peluche. La bambina gli si affeziona molto e inizia a viaggiare con lui, considerandolo sempre più una guida e una figura paterna.

Marceline è tuttora legata profondamente al fu Simon ma è un affetto che non può più trovare riscontro dato che Simon/Re Ghiaccio non ricorda nulla. Anche in questo caso, la puntata può essere letta in una chiave metaforica per parlare di argomenti delicati come quelli della demenza e dell’Alzheimer, due malattie che distruggono le famiglie dall’interno lasciando solo tanto dolore e tristezza per ricordi che non possono più essere condivisi.

2) 5×16 – Il portale errante

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“Il portale errante” è il classico episodio stand alone di Adventure Time che nasconde, in verità, un messaggio ben preciso e mai banale.

Finn, Jake e BMO stanno costruendo un fortino di cuscini ma è molto triste perché la relazione con la principessa Fiamma del regno del Fuoco potrebbe essere al capolinea. I crucci di Finn sono quelli tipici di un bambino e d’altronde il forte di cuscini è uno dei giochi tipici dell’infanzia, dove la fantasia viene lasciata a piede libero. Il fortino in questione è davvero enorme e mentre Finn si addentra nell’intrico di soffici cuscini, attraversa un portale che lo conduce in un nuovo mondo dove ogni cosa, comprese le persone, sono fatte appunto di cuscini. Dopo aver sconfitto un drago ed essere diventato così l’eroe di quel regno, Finn decide di restare vivendo una vita piena con una moglie e dei figli. Morendo da vecchio con i suoi cari attorno, Finn riemerge dal fortino di cuscini, di nuovo adolescente e senza alcun ricordo. Almeno così dice a Jake. Molto simile a un episodio di Rick & Morty che ricalca la stessa trama, anche in questo caso la tranquilla vita da adolescente e i suoi problemi vengono ridimensionati di fronte alla vita longeva e alle nuove responsabilità.

1) 7×24 – La grotta senza uscita

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In una grotta misteriosa e oscura, Finn deve affrontare un viaggio alla ricerca di sé stesso e di chi è davvero. All’interno della caverna, nonostante tutti i suoi sforzi, il nostro protagonista sembra sempre tornare ogni volta al punto di partenza. Come un bravo Hansel, Finn prova a lasciare dietro di sé delle “briciole di pane” ma con scarsissimi risultati. Per sette stagioni, il nostro eroe ha sempre potuto fare affidamento sugli amici di sempre ma stavolta potrà contare solo sulle sue forze. All’interno dell’oscurità della grotta, Finn affronta sfide e pericoli potendo fare affidamento solo sul suo istinto e sulle capacità. Ma anche quando pensa di aver risolto l’indovinello, la caverna sembra prenderlo silenziosamente in giro. L’uscita della caverna non è affatto quello che sembra e cercare la verità richiederà ogni sforzo possibile e un nuovo modo di Finn di guardare al mondo attorno a lui. L’ambientazione suggestiva e la narrazione quasi onirica trasportano lo spettatore in un altro mondo, lontano per certi dai colori e dalla spensieratezza a cui ci ha abituati Adventure Time. È il mondo degli adulti quello che Finn deve affrontare, per lasciarsi alle spalle l’infazia e diventare finalmente adulto.