La narrazione che ha reso After Life un successo planetario è legata alla lotta per sopravvivere dopo aver subìto una perdita dolorosa. È una narrazione efficace, resa ancor più interessante dallo stile UK che si permea nelle due stagioni di After Life finora prodotte. La serie britannica è riuscita nell’intento di affrontare un problema doloroso iniettandogli del cinico umorismo, e qui Ricky Gervais (ode al suo genio sovversivo) ha svolto un lavoro egregio. Vi erano dubbi?
Una prima stagione ad altissimi livelli è un fattore che ha sicuramente spinto Netflix a rinnovare per una terza stagione a poco meno di due settimane dalla première della seconda. Già questo è impressionante, se consideriamo che normalmente il colosso dello streaming impiega circa un mese per decidere dei rinnovi di uno spettacolo.
Gervais è stato fra i primi a commentare il rinnovo, ringraziando pubblicamente i suoi fan su Twitter. L’attore 59enne aveva già espresso la sua disponibilità a reinterpretare Tony per una nuova stagione, a patto che fosse la gente a richiederlo. In un’intervista ha affermato: “Non lo farei per il gusto di farlo. Non lo farei solo per essere pagato o perché loro [Netflix] vogliono altre tre ore sulla loro piattaforma. Deve essere che le persone vogliono davvero di più “.
Con il benestare dei fan, con l’impegno di Netflix e con il non più tacito consenso di Ricky, andiamo a vedere cosa potrebbe accadere in una terza e, forse, ultima stagione di After Life.
Nella seconda stagione ci separiamo da Tony mentre sta lottando ancora una volta con il dolore. Questa volta si tratta della perdita di suo padre, interpretato in maniera straordinaria da David Bradley. Morte della quale Tony viene a sapere durante il talent show della cittadina dove vediamo un protagonista rilassato e in via di recupero. Una brutta battuta d’arresto per il personaggio principale che però sembra reagire in modo differente dal passato. Abbiamo visto un miglioramento significativo nel corso delle stagioni. Adesso Tony ha compreso l’importanza degli amici, delle persone care che gli sono state vicine durante tutto il suo dolore, aiutandolo nei giorni più bui. Per questo motivo nel finale di seconda stagione decide di cambiare comportamento ed essere gentile con loro, determinato a ricambiare il favore.
Ragionando su ciò che potrebbe accadere durante la terza, la trama più importante e ancora in bilico sarebbe la continuazione della lotta per salvare il giornale locale intorno al quale si svolgono quasi tutte le dinamiche. Ormai è una sfida personale per Tony, che ha promesso a Sandy che avrebbe salvato il giornale. Sembra quasi divertito dalla situazione.
Questa sarà la possibile trama di fondo, ma ovviamente ciò che ci interessa di più come amanti di After Life è il recupero mentale di Tony.
Vedremo come affronterà questa ennesima perdita, la perdita del padre, e come tutto ciò influirà sulla relazione con Emma. Relazione non ancora sbocciata ma che ha un doppio potenziale. Salvare Tony e la sua esistenza o distruggerlo fino alle fondamenta per poi ricostruirlo.
Chi ritroveremo sicuramente nel cast della terza stagione?
Possiamo aspettarci che tutti i membri del cast riprendano i loro ruoli, o quasi. Includiamo senza problemi Ricky Gervais nei panni di Tony Johnson, Penelope Wilton come Anne, Ashley Jensen ad interpretare Emma, Tom Basden come Matt, Tony Way come Lenny, David Earl nel personaggio di Brian, Joe Wilkinson come Pat, Mandeep Dhillon come Sandy, Jo Hartley in June, Roisin Conaty come Roxy, Diane Morgan nei panni di Kath ed Ethan Lawrence come James. Insomma, tutti i personaggi principali e quelli appena secondari sono stati confermati. D’altronde la serie non sarebbe la stessa senza di loro. Non è chiaro se vedremo ancora David Bradley nella figura del padre di Tony. Dopo la sua morte nella seconda stagione potrebbe ancora riapparire attraverso i filmati domestici o i ricordi, come la moglie Lisa. Peter Egan è stato presentato nella seconda stagione come Paul, il proprietario della Tambury Gazette, e il fatto che ci sia dell’interesse amoroso nei confronti di Anne potrebbe essere un segnale forte sulla possibilità che possa far parte anche della terza stagione.
Ovviamente, After Life non sarebbe completa senza Anti, il cane di Tony, che nella serie prende il nome di Brandy.
Proprio riguardo a Brandy, c’è una possibilità su dieci milioni che la serie prenda una linea decisamente blu. La morte del cane di Tony.
No, non vogliamo nemmeno pensarci, ma certamente sarebbe un momento di netta svolta per il personaggio e per After Life. Le due possibili soluzioni ad un avvenimento così potrebbero essere il suicidio di Tony o la fuga in un posto lontano. Lontano dai ricordi e lontano dalle persone care.
Ma questo è un finale o comunque proseguo della serie impossibile, per fortuna.
Quindi non ci resta che attendere per capire come, anche questa volta, Ricky Gervais ci stupirà con la terza stagione di After Life.