Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sul finale di Agents of SHIELD
Il 5 dicembre di questo mese, Netflix ha aperto ai suoi fan italiani lo streaming della settima e ultima stagione di Agents of SHIELD che era andato in onda negli US durante la scorsa estate. La storica serie Marvel aveva annunciato che con queste puntate avrebbe concluso la storia dei nostri protagonisti.
C’è da fare una premessa per chiunque non abbia mai visto la serie o per chi si è scordato di come siamo arrivati a questa settima annata. La sesta stagione del prodotto si era conclusa letteralmente nel mistero più totale.
Il personaggio di Fitz era sparito, la battaglia finale aveva portato May sul punto di morte e delle strane figure erano arrivate per portare via i corpi senza dire alcuna parola.
E per non farsi mancare nulla, i nostri protagonisti si sono trovati teletrasportati in un passato a loro sconosciuto senza alcun piano da seguire.
Un finale di stagione caotico che aveva dato il via al terrore tra i fan, pronti ad affrontare linee spaziotemporali in cui non capire assolutamente nulla invece che una trama conclusiva lineare.
Ma Agents of SHIELD ci ha smentito. Oh se ci ha smentito.
Non sono il series finale è appagante, rincuorante e pieno di autocitazioni ma anche in grado di chiudere tutte le sottotrame esistenti.
No, l’intera ultima stagione è una perla rara. Tra citazioni al mondo cinematografico, televisivo e di cultura pop in base al decennio in cui si trovano i protagonisti (con una puntata dal sapore Tarantiniano veramente incredibile), la trama è andata avanti in modo lineare, sicuro e diretto.
Questo perché l’intera stagione almeno come macrotrama era già stata pensata e conclusa lo scorso anno, in quanto il finale della sesta stagione ottiene una spiegazione nel finale di serie. Si vede proprio che ogni singola cosa lasciata in sospeso era una scelta voluta.
Nel corso delle sue sette stagioni Agents of SHIELD ha avuto alti e bassi, anche abbastanza evidenti. Certe storyline ci hanno appassionato come non mai, mentre altre non vedevamo l’ora che si concludessero. Nell’intera settima stagione questo non lo abbiamo sentito. Ogni puntata era funzionale agli sviluppi di trama in modo attivo e diretto.
Anche quelle più strane come la puntata in loop, palese citazione de “Il giorno della Marmotta”, famoso film con Bill Murray o ancora la sopracitata puntata piena di sangue e violenza quasi sdoganata. Ogni passo avanti nel tempo si è sentito, e i nostri personaggi hanno vissuto questo secolo con un grande peso sul cuore.
Non sono assolutamente mancati i momenti struggenti, tra cui la morte di Enoch, personaggio ormai amatissimo dei fan che sul punto di lasciarci comunica alla squadra che quella sarà la loro ultima missione. Predizione che poi verrà rafforzata da Fitz.
Non solo sarà la loro ultima missione insieme, questa sarà l’ultima volta in cui si troveranno tutti insieme in una stanza.
E qui la mente dei fan è volata tra timori e paure: arriverà la morte di qualcuno per cui non potranno effettivamente essere più tutti nella stanza se manca uno di loro? Purtroppo o per fortuna no.
Agents of SHIELD non sceglie la grande morte nel finale, ma si limita a chiudere le sottotrame, e ciò che era stato tenuto all’oscuro dei fan viene finalmente spiegato. Fitz e Simmons avevano ideato un particolare piano per proteggere la loro primogenita, pianificando ogni passo da lì in avanti ma dimenticandosi loro stessi dei passi affinché nessuno potesse scoprirli.
Il finale della sesta stagione viene così spiegato, mostrandocelo dalla prospettiva delle losche figure che si rivelano proprio loro. Arrivando poi alla battaglia finale in cui Daisy riesce a sconfiggere Nathaniel Malick e salvare l’universo. Dopo una vita da reietta, la nostra protagonista ha finalmente trovato una famiglia con cui riunirsi ed essere felici.
Time-skip di un anno, tutti i nostri protagonisti si riuniscono in un bar per parlare tra di loro.
Ma come? Non doveva essere impossibile trovarsi tutti nella stessa stanza dopo la missione finale?
Sì, e per quanto è dura scoprirlo, quello che vediamo è un po’ una riunione su Zoom ma con tecnologia molto più avanzata. I sentimenti sono tanti, le parole non troppe, non poche, ben mirate.
Yo-Yo è la prima a disconnettersi, mostrandoci come è diventata la versione di “Flash” della Marvel, ancora in missione per aiutare il mondo.
A seguirla a distanza di poco è May che saluta il suo grande amore Coulson e si disconnette con la promessa di rivedersi e mostrando quell’emozione che le era mancata per tanto tempo. La vediamo professoressa alla nuova Coulson Academy, pronta a preparare i nuovi agenti del futuro.
Stacca la connessione anche la nostra amata coppia Fitz e Simmons, finalmente uniti, finalmente felici e in pensione, pronti a vivere una vita normale con la loro bambina.
Dopo aver avvisato Coulson di un regalo che gli ha spedito, anche Mac dice addio ai fan raccomandando ai due rimasti di stare attenti. Il capo dello S.H.I.E.L.D. si trova sull’Helicarrier della Marvel pronto a guidarla verso il suo futuro.
Rimangono in due. Rimangono i due.
Daisy e Phil. Johnson e Coulson. Non potremmo spiegarvi a parole cosa esiste tra questi due personaggi, sarebbe impossibile.
Sette stagioni prima, Coulson reclutò questa reietta della società abbandonata da tutti, facendole trovare una famiglia e ricevendo in cambio tutto l’amore del mondo come fossero padre e figlia.
There are people out there who are lost. People who show promise. If you don’t find them who will? […] It’s funny what can happen if someone believes in you.
Le parole di Daisy sono perfette: lei, chiamata Quake, Distruttrice di Mondi, Skye. Una ragazza senza nome che nel corso del tempo se ne è sentita affibbiare più di uno. E l’amore tra lei e Coulson è il più puro che possa esistere: senza secondi fini, ma neanche primi. È una fiducia pura riposta nell’altro perché sì. Perché al mondo serve fiducia.
All’ultimo saluto Coulson si disconnette ma il focus rimane su Skye e ce la mostra in missione per l’universo con la ritrovata sorella e l’amore della sua vita.
E Coulson? La scena finale è dedicata a lui, che apre il pacco di Mac e ci trova esattamente ciò che ogni fan voleva vedere: le chiavi del suo iconico bolide con il quale reclutò Daisy la prima puntata, completamente rimesso a nuovo. Su gli occhiali e in moto, verso i titoli di coda.
Così si conclude Agents of SHIELD
Uno show sulla Marvel che parla di umani e di emozioni, di sentimenti e di fiducia, di razzismo e di inclusione. Figli, genitori, parenti, amori, colleghi, amici. Non è servito il grande botto a una serie che aveva il suo reattore arc nel cuore dei protagonisti.
Che vi piacciano le trame complicate, i sentimenti, il mondo dei due schermi o la cultura pop, possiamo confermarlo: il finale di Agents of SHIELD è perfetto per tutti. Sediamoci a questo bar virtuale e gustiamocelo.