Finalmente tornerà su Amazon Prime Video la fortunata docuserie sportiva All or Nothing, che dal 2015 gira tra i più importanti spogliatoi sportivi, raccontandoli in modo inedito e avvicinando ulteriormente tifosi e giocatori, abbattendo la barriera del mito e rendendo questi ultimi più umani e a portata di mano. Inizialmente All or Nothing si era indirizzata più sul mondo del football americano, raccontando nelle prime stagioni gli spogliatoi degli Arizona Cardinals, dei Dallas Cowboys e di altre prestigiose società americane. Dal 2018 la serie è sbarcata anche nel mondo del calcio, cominciando ad infiltrarsi anche negli spogliatoi più importanti del panorama calcistico europeo ed internazionale, partendo da quello del Manchester City e proseguendo, due anni dopo, con quello del Tottenham Hotspur, fresco di rinnovo strutturale e soprattutto del nuovo, meraviglioso, Tottenham Hotspur Stadium. Dal 25 novembre la serie approderà anche nello spogliatoio di una delle più importanti squadre italiane, la Juventus, raccontando dettagliatamente i risvolti della passata stagione, quella 2020/2021. Noi di Hall of Series abbiamo avuto l’onore di partecipare alla conferenza stampa di lancio di All or Nothing: Juventus, in diretta dalla suggestiva cornice dello Juventus Stadium di Torino. In questo articolo vogliamo introdurvi brevemente che cosa abbiamo scoperto.
Alla conferenza, moderata da Giulia Mizzoni, hanno partecipato volti importanti dei due colossi, Amazon e Juventus, che stanno dietro alla realizzazione di questa prima stagione italiana. Nicole Morganti, Haed of Italian Originals per Amazon Studios, Dante Sollazzo, Haed of Unscripted Originals per Amazon Studios, Pavel Nedved, Vice Presidente della Juventus e Giorgio Ricci, Chief Revenure Officer della Juventus.
All or Nothing: Juventus, qual’è l’obiettivo di Amazon
All or Nothing è uno dei principali contenuti firmati Amazon e finalmente giunge in Italia. Per il colosso americano, che nel nostro paese possiede già i diritti di alcuni match della Champions League, lo sport è fondamentale. Tuttavia non c’è solo il calcio nei progetti di Amazon, e in futuro si punterà su molti contenuti legati ad altre realtà italiane e mondi inesplorati, sempre con una produzione importante e di qualità e con la volontà di raccontare icone e squadre nostrane. Il format è stato un enorme successo nelle precedenti edizioni ambientate in vari paesi, tra cui soprattutto Stati Uniti ed Inghilterra. La volontà principale di Amazon è sempre stata quella di narrare, tramite lo sport, culture e generazioni diverse, a partire dal football americano fino ad arrivare al calcio in Europa, raccontando, dunque, quanto l’elemento sportivo sia rivelatore di determinate caratteristiche identitarie dal valore culturale e sociale.
Dante Sollazzo, Haed of Unscripted Originals per Amazon Studios, ha voluto sottolineare un aspetto molto importante di All or Nothing: Juventus, ovvero che più di una docuserie è meglio parlare di un documento dal valore storico perché racconta una realtà che, se esaminata tra anni, avrà una valenza culturale molto importante e servirà per comprendere la storia di un’intera generazione.
All or Nothing: Juventus, perché proprio la Juve
Alla domanda fatidica “perché, fra tutte, proprio la Juve?”, la Haed of Italian Originals di Amazon, Nicole Morganti ha risposto affermando che il motivo è in realtà molto meno banale di quanto possa sembrare. Per Amazon si tratta di una enorme sfida ma per niente scontata. Certo, la Juventus è la squadra con più tifosi in Italia ed anche la più vincente a livello nazionale, ma la scelta è stata condizionata principalmente dal fatto che la Juventus, proprio grazie alla sua fama e risonanza, riesca ad inglobare la narrazione dell’Italia intera. E a riprova di ciò, durante la conferenza, abbiamo avuto la possibilità di visionare alcuni spezzoni di All or Nothing: Juventus, dei quali per ora non anticiperemo nulla, ma che ci hanno fatto capire quale sia la volontà portante del prodotto. All or Nothing in genere ha sempre mirato a raccontare gli spogliatoi sportivi in modo inedito, trasmettendo ai fan, delle squadre protagoniste e non, quali siano i valori dei club, oltre a dare la possibilità di vedere da un lato più umano tutto ciò che c’è dietro al lavoro quotidiano svolto da staff e calciatori. In questa edizione, la prima italiana, la volontà è quella di raccontare un pezzo d’Italia oltre che un pezzo di Juventus e quindi di calcio in generale. In più la sfida è stata nel convincere la società Juventus a mettere da parte l’eleganza della propria identità per lasciare spazio alla calorosità umana, ai valori della famiglia e degli affetti personali. All Or Nothing: Juventus darà dunque la possibilità ai fan di andare oltre lo sportivo, oltre il personaggio, e di entrare a stretto contatto con le vite dei protagonisti e con quelle di chi sta dietro al sistema Juventus. Nella Juve la scorsa stagione hanno giocato mostri sacri del calcio italiano, come Gianluigi Buffon (ora al Parma), Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci, con questi due freschi di vittoria dell’Europeo, e che dunque rappresentano non solo il proprio club di appartenenza, ma una generazione intera di tifosi, italiani e non solo.
Ultimo, sicuramente non per importanza, il Vice Presidente della Juventus, nonché storica bandiera della squadra e vincitore di un Pallone d’Oro, Pavel Nedved, ha voluto precisare e ribadire l’obiettivo della squadra guardando al futuro: “La Juventus guarda al futuro con il solito, unico, obiettivo: vincere. Lo fa evolvendosi, progettando e puntando sull’innovazione e sui giovani, che sono sempre stati e tutt’ora restano il motore portante della società”.