2) Transparent
Morton L. Pfefferman, un docente di scienze politiche ormai in pensione, rivela alla sua famiglia di essersi sempre sentito una donna e di non volersi più nascondere.
Morton, quindi, cercando quella felicità tanto desiderata diventa Maura, coronando finalmente il suo sogno. Per il protagonista però la strada non è di certo in discesa, a fargli maggior ostruzionismo saranno i suoi familiari: la sua ex moglie Shelly (Judith Light) e i suoi tre figli Sarah, Josh e Ali.
La storia di Morton altro non è che un espediente per mettere in luce una realistica storia fatta di amore e consapevolezza e di come questi due componenti siano spesso slegati tra loro. Sullo schermo vediamo una famiglia disfunzionale, arrabbiata e triste che deve fare i conti con la felicità di uno dei suoi componenti in una lunga lotta verso l’accettazione.
Jeffrey Tambor, il magistrale interprete di Morton/Maura, dà qui voce al movimento trans in una maniera profondamente accurata e mai banale.
”Non esistono dio, regole, giudizi morali, tranne quelli che accetti o che crei per te stesso. E quando è finita è finita, c’è una sola vita: perché non essere felici finché si è qui?”
Questo racconto ha bisogno di essere ascoltato, guardare Transparent si rivelerà sicuramente una scelta giusta, fidatevi.