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Siamo stati alla conferenza stampa di Bang Bang Baby, la nuova serie italiana di Amazon Prime Video

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Bang Bang Baby, come la definisce la sceneggiatrice Valentina Gaddi nella conferenza stampa a cui noi di Hall of Series abbiamo avuto l’opportunità di partecipare, è un “crime teen drama con una spruzzata di black comedy“, ed è anche la nuova serie tv italiana targata Amazon Studios. Accanto a Valentina Gaddi, nella stesura della sceneggiatura di questo prodotto tutto italiano, ci sono Andrea Di Stefano (che ne è anche l’ideatore) e Sebastiano Melloni, i quali hanno collaborato con i registi Michele Alhaique, Margherita Ferri e Giuseppe Bonito per la creazione dei 10 episodi da 50 minuti circa che compongono la serie.

Ad attirare l’attenzione non sono solo i nomi di attori conosciuti nel panorama seriale e cinematografico italiano, come Adriano Giannini (Baciami ancora, Senza nessuna pietà, In Treatment), Lucia Mascino (Ma cosa ci dice il cervello, I delitti del BarLume, Suburra – La serie), Dora Romano (La Dea Fortuna, Viva la sposa, L’Amica Geniale) e Antonio Gerardi (Basilicata coast to coast, Io sono Babbo Natale, 1993), ma anche quelli di volti piuttosto nuovi. Prima fra tutti, a rubare la scena ai famosi interpreti appena nominati c’è Arianna Becheroni, conosciuta per il ruolo da co-protagonista avuto nel 2019 in Mio fratello rincorre i dinosauri.

In Bang Bang Baby, prodotta da The Apartment e Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle in co-produzione con Enormous Films, Arianna veste i panni di Alice, una sedicenne che vive una vita fin troppo noiosa e normale con sua madre in una cittadina del Nord Italia. Siamo nel 1986 e le giornate di Alice stanno per cambiare all’improvviso, sconvolte da una inaspettata rivelazione su suo padre che la costringerà a fare i conti con il proprio turbolento passato.

Alla conferenza stampa sono state rivolte numerose domande al cast, alla produzione e alla regia di questa serie, e a rispondere sono stati Michele Alhaique (regista e supervisore artistico), Nicole Morganti (Head of Italian Originals, Amazon Studios), Lorenzo Mieli (Amministratore delegato di The Apartment, società del gruppo Fremantle), Dora Romano (Nonna Lina), Antonio Gerardi (Nereo Ferraù), Lucia Mascino (Gabriella, mamma della protagonista), Adriano Giannini (Santo Maria Barone) e Arianna Becheroni (Alice) in collegamento da casa.

bang bang baby lucia mascino

Innanzitutto, a Nicole e Lorenzo è stato chiesto di parlare della genesi del progetto e del modo in cui è nata l’idea per Bang Bang Baby.

Nicole: “Questo è stato uno dei primi progetti a essere portato ad Amazon Studios. Lorenzo è andato dalla direttrice degli Originals Europei con questo pitch e lei se n’è prontamente innamorata.

Lorenzo: “Tempo fa ci eravamo imbattuti in una storia vera, che è la storia di Marisa Merico. Dal nostro punto di vista, mio e di noi produttori, dava uno spunto veramente interessante, cioè raccontare la formazione di un personaggio adolescente, femminile, il suo coming of age, come si dice, però all’interno di un contesto ovviamente più che disfunzionale, una famiglia criminale nella Milano degli anni ’80. Questo era in sé già un interessantissimo spunto, ma in più, dal punto di vista dello stile, del tono, delle modalità del racconto, da subito abbiamo cercato di trovare una chiave. Michele è stato incredibilmente bravo a renderla dal punto di vista registico, a entrare nella testa di una ragazzina degli anni ’80, a raccontare la storia da quel punto di vista, come l’immaginario pop di una teenager in quell’epoca diventasse una forma narrativa, senza che questo fosse un gioco di stile ma un vero elemento e motivo del racconto. Questa è stata la genesi. Ci è voluto tanto tempo, perché sono un modo di raccontare, uno stile, un genere che non sono nostri, non ci sono punti di riferimento, e questa è la cosa di cui oggi posso dire da produttore di essere più fiero. È un prototipo di una cosa che non esisteva. Si possono avere mille influssi, però riuscire a fare Sposerò Simon Le Bon nel mondo della criminalità degli anni ’80 è una cosa che non sapevamo come sarebbe riuscita, e grazie a tutte le persone che sono qui ce l’abbiamo fatta.

Arianna Becheroni

È una serie che ha un appeal internazionale e un enorme production value. Pur essendo ambientata in Italia verrà vista in tutto il mondo, e ha avuto il coraggio di osare e puntare anche su attori emergenti, come ci tiene a ricordare Nicole Morganti, perché “chi non punta su nuovi talenti non può andare da nessuna parte“. Nicole è fiera del risultato ottenuto con Bang Bang Baby, soprattutto perché rappresenta perfettamente la linea editoriale della commistione di generi che Amazon Studios sta cercando di seguire.

E questo non soltanto dal punto di vista della storia in sé o delle tematiche affrontate, ma anche per quanto riguarda l’enigmatico aspetto visivo della serie, su cui Michele Alhaique ha lavorato molto.

Michele: “I copioni erano veramente ricchi di toni e di generi diversi quindi inizialmente la cosa mi ha spaventato, poi per fortuna c’è stato il lockdown che mi ha dato la possibilità di lavorare e capire quale fosse il tono giusto per tenere in piedi lo scheletro del racconto. È stato un viaggio di formazione per questa ‘Alice del Paese tutt’altro delle Meraviglie’ e ho cercato di stare molto vicino a lei, con ottiche larghe, grandangoli, per provare a sentire il respiro di questo personaggio, a entrare con lei in questo mondo, a prendere per mano lo spettatore e, con queste lunghe panoramiche, a provare a vivere emotivamente quello che vive la protagonista. La camera è in continuo movimento insieme al movimento emozionale di Alice.

Infatti, Bang Bang Baby è, come confermano anche i membri del cast presenti in conferenza stampa, un concentrato di emozioni e di personaggi controversi, ambigui e contrastanti, e non vediamo l’ora di goderci la visione in streaming su Prime Video a partire da giovedì 28 aprile, quando le prime 5 puntate della serie saranno disponibili in esclusiva in Italia e in 240 paesi. Per le 5 conclusive, invece, dovremmo attendere giovedì 19 maggio.

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